La nuova Jeep Compass

Jeep Compass, anche nei Suv la virtù sta nel mezzo. Si rinnova il modello tra Renegade e Cherokee

di Giampiero Bottino
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LISBONA - Tra i protagonisti del sempre più affollato e combattuto settore dei Suv/crossover compatti non poteva mancare il marchio che in un certo senso può essere considerato un simbolo di questi di prodotti ha costruito la propria leggenda, arrivando a identificare con il proprio nome l’intera categoria. Stiamo ovviamente parlando della Jeep, il mito del fuoristrada Usa al quale l’integrazione con il gruppo Fiat, e la susseguente confluenza in Fca Group, ha portato notevoli vantaggi.
 

 

La conferma di una ritrovata verve viene dall’inoppugnabile linguaggio dei numeri: in 7 anni di crescita consecutiva le vendite del marchio sono passate dalle 330.000 del 2009 agli oltre 1,4 milioni raggiunti lo scorso anno. Un’escalation dovuta soprattutto al gradimento incontrato in tutto il mondo dalla crescente qualità dei prodotti, profondamente rivisitati alla luce della ricetta “italiana” che ne ha migliorato l’estetica e il comportamento dinamico, oltre ad arricchirli dal punto di vista tecnologico.

Le ricadute di questa strategia sono state positive ovunque, ma soprattutto nell’area Emea – dove nel 2016 le consegne sono aumentate dell’8% – dove Jeep, a conferma di un posizionamento davvero globale, è oggi l’unico marchio “americano” di Fca a essere commercializzato ufficialmente. Il più recente esempio di evoluzione della gamma in chiave più vicina ai gusti europei – anche se il look è firmato dal Centro stile del Michigan – arriva dalla nuova generazione della Compass, il Suv di segmento C che ha abbandonato le linee squadrate e non sempre armoniose dell’omonima progenitrice per vestire un “abito” più accattivante, in cui la modernità e la morbida eleganza delle linee ben si sposano all’aspetto aggressivo tipico del marchio, enfatizzato dal frontale incentrato sull’inconfondibile griglia a 7 feritoie.
 

Nonostante la lunghezza sia contenuta in 4.398 mm che ne rendono più facile l’utilizzo in ambito urbano, la Compass offre un abitacolo confortevole e spazioso, oltre che razionalmente arredato. Grazie anche al passo generoso (2.636 mm) e alle sedute accoglienti e ben sagomate, cinque persone possono affrontare in assoluto comfort lunghi trasferimenti, magari approfittando del tetto panoramico a due stadi ad azionamento elettrico che una volta aperto completamente consente di assaporare l’effetto-cabrio senza subirne gli effetti negativi. L’efficacia del frangivento incernierato sul bordo superiore del parabrezza, infatti, protegge alla perfezione da qualsiasi fastidiosa turbolenza.

Un’analoga attenzione è stata riservata al vano bagagli, il cui volume può variare da 438 (quando l’equipaggio è al completo) a 1.251 litri se a bordo ci sono solo due passeggeri e bordo e gli schienali posteriori sono abbattuti. La versatilità delle operazioni di carico è garantita dalla possibilità di posizionare il pavimento del bagagliaio su tre differenti livelli, mentre ad agevolare l’operazione concorre la disponibilità (di serie sulla più ricca versione Limited) del portellone con apertura e chiusura comandate elettricamente.

Maneggevole e piacevole da guidare, brillante quanto basta per soddisfare anche chi non vuole rinunciare alla sportività, precisa nelle traiettorie nonostante il gioco talvolta eccessivo dello sterzo, sulle strade portoghesi la nuova Compass si è rivelata affidabile ed equilibrata in tutte le situazioni, manifestando un comportamento dinamico adatto ai gusti e alle abitudini europei. Dotata di buona tenuta di strada, sempre agile e reattiva, l’ultima nata di casa Jeep ha dimostrato con in fatti la validità di un progetto che ha affidato all’ampio uso di acciai alto-resistenziali, che costituiscono il 65% della scocca, il compito di conciliare robustezza e leggerezza.

Nell’area Emea – e quindi anche in Europa – la Compass, modello davvero globale, viene proposta con una gamma di motori specifica, composta da unità di progettazione interamente italiana. Ne fanno parte i turbodiesel Multijet II 1.6 da 120 cv abbinato al cambio manuale a 6 marce, 2.0 da 140 cv che prevede anche l’alternativa della trasmissione manuale a 9 rapporti, quest’ultimo – sviluppato assieme a Zf e specifico per vetture con motore trasversale a trazione 4x4 – abbinato di serie al propulsore più potente del lotto, il 2.0 da 170 cv. A rappresentare l’alimentazione a benzina c’è invece il turbo 1.4 con tecnologia MultiAir di seconda generazione da 140 cv e cambio manuale a 6 marce.

Questo motore è declinato anche nella versione da 170 cv non prevista per il mercato italiano.
Con questi propulsori europei la nuova Compass ha dimostrato di essere una Jeep in tutto e per tutto, affrontando in scioltezza un percorso off-road magari non proibitivo, ma più che sufficiente per apprezzare le innovative soluzione tecnologiche sviluppate dal marchio americano per mantenere anche sui terreni difficili le performance che ne hanno contrassegnato la storia e costruito la leggenda.
 

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Mercoledì 23 Agosto 2017 - Ultimo aggiornamento: 24-08-2017 11:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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