Opel Astra OPC monta un motore turbo da 280 cavalli. Velocità 250 km/h

Opel Astra OPC, grintosa e tecnologica:
ha la telemetria come le Formula 1

di Giampiero Bottino
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MILANO - La Opel Astra mostra i muscoli. E che muscoli: la versione OPC della compatta di Rüsselsheim nasconde sotto il cofano un 2.0 turbo a iniezione diretta di benzina di ultima generazione, in grado di sviluppare 280 cv e 400 Nm di coppia massima, dati che garantiscono performance di tutto rispetto sottolineate dalla velocità massima di 250 km all'ora - finora mai raggiunta da un'Astra - e dai 6 secondi impiegati per raggiungere i 100 orari con partenza da fermo.
I tecnici dell'Opel Performance Center ha fatto davvero un gran lavoro: rispetto alla generazione precedente, la nuova Astra ad alte prestazioni genera il 25% di coppia in più, mentre la potenza è cresciuta di 40 cv. A confermare la modernità del progetto motoristico provvedono i dati su consumi ed emissioni, che sono diminuiti del 14% portando i primi a 8,1 litri ogni 100 chilometri e le seconde a 189 g/km di CO2. Un record per il ristretto panorama delle compatte hi-performance.

Un telaio hi-tech.
La meccanica è inoltre assistita da un telaio creato ad hoc, particolarmente efficiente per quanto riguarda la dinamica laterale e molto performante in termini di maneggevolezza. Tra i suoi punti di forza ci sono gli interventi sui montanti delle sospensioni posteriori, l'impianto frenante Brembo, il differenziale autobloccante a dischi multipli sull'asse anteriore che contribuisce a ridurre lo slittamento delle ruote e l'esclusivo telaio meccatronico FlexRide che consente al guidatore di selezionare tre diverse modalità di taratura delle sospensioni, nonché delle risposte del volante e dell'acceleratore.

Tre modalità di guida. La posizione standard corrisponde all'assetto più equilibrato, al miglior compromesso tra prestazioni e guidabilità quotidiana. Passando a Sport s'irrigidiscono le sospensioni, lo sterzo diventa più diretto e diminuisce il rollio a tutto vantaggio dell'agilità. Infine, posizionando il selettore su OPC si può assaporare il piacere della guida estrema. Le tre modalità sono affiancate da altrettante posizioni dell'Esp, che vanno dall'intervento standard alla totale esclusione del controllo di stabilità, consigliabile solo a chi ha buona confidenza con le auto ad alte prestazioni.

Un test infernale.
Per garantire l'affidabilità di tutta la sofisticata componentistica, nella fase di sviluppo ogni Opel OPC viene sottoposta a un test ad alta velocità di 10.000 km nell'«inferno verde» della Nordschleife, il mitico Anello Nord del Nürburgring che viene considerato il circuito più impegnativo del mondo. Questa prova impossibile è equiparata alla percorrenza di 180.000 km su strade normali.

Telematica in pole position.
Da segnalare che neppure la nuova Astra sportiva si sottrae alla moda che vuole l'auto sempre più telematica: è stata sviluppata una OPC PowerApp
che consente di accedere in tempo reale, tramite il proprio iPhone, a una grande quantità di dati relativi alla vettura e alle sue prestazioni (dai tempi sul giro alla pressione di sovralimentazione) che vengono rilevati attraverso il Can bus per poi essere analizzati, approfonditi e magari confrontati con quelli degli amici/rivali. In pratica, Opel è il primo costruttore a mettere la telemetria - così importante a livello agonistico - a disposizione dei suoi clienti. Completano l'identikit della vettura, a listino a partire da 31.000 euro, i numerosi dettagli estetici interni ed esterni ispirati al mondo delle corse e i cerchi in lega da 19 pollici, sostituibili con un'opzione da 600 euro con quelli, ancor più aggressivi, da 20 pollici.

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Venerdì 22 Giugno 2012 - Ultimo aggiornamento: 25-06-2012 16:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA