La Toyota Prius Plug-in

Toyota Prius Plug-in, 50 km in modalità EV e pannelli solari sul tetto per la ricarica

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GIRONA - Lo scorso anno in Italia sono state vendute complessivamente circa 40mila vetture ibride, di queste ben 35.700 “marchiate” Toyota. La tecnologia ibrida per le auto sta diventando una realtà sempre più solida, anche nel nostro Paese. Una scelta etica di valore assoluto in termini di responsabilità sociale, per quanto riguarda la riduzione dell’impatto ambientale, ma anche e soprattutto di risparmio ed efficienza a fronte di prestazioni pressoché invariate.

Guardando ai numeri di vendita è una sorta di monopolio in Italia per il brand giapponese che sin dai suoi esordi in Europa ha puntato sull’alimentazione alternativa proponendo vetture full hybrid e auto con ricarica plug in: le prime - per intenderci - quelle a doppia alimentazione, rappresentano circa il totale del mercato (lo scorso anno ben 39mila esemplari venduti nel nostro Paese); le seconde, invece, costituiscono un “settore” decisamente più di nicchia con 1.300 unità vendute nel 2016. Ed è proprio su questo secondo filone che gli ingegneri nipponici si sono concentrati cercando di realizzare un’ auto più sostenibile ma che allo stesso tempo non rinunci alle prestazioni e alla dinamica di guida. Il punto di partenza è la quarta generazione di Prius, fiore all’occhiello della gamma Toyota, che si presenta oggi, a oltre dieci anni dal lancio, in una nuova veste.

La nuova Prius Plug-in introduce delle novità assolute nel panorama automobilistico dell’alimentazione alternativa rappresentando una vera e propria avanguardia. Solo per fare qualche esempio: viene introdotto il primo sistema duale motore/generatore che aumenta la potenza dell’alimentazione elettrica; il primo sistema di climatizzazione al mondo con pompa di calore a gas che migliora l’autonomia elettrica e consente di rinfrescare o riscaldare l’abitacolo quando in veicolo è in modalità EV senza avviare il motore termico e, infine, il nuovo sistema di ricarica solare sul tetto per estendere ulteriormente l’autonomia.

Tutti questi sistemi ristabiliscono nuovi parametri all’interno della categoria consentendo a Prius Plug in Hybrid di raggiungere un’autonomia in elettrico puro di oltre 50 km, ovvero il doppio rispetto al modello precedente, una velocità di 135 km/h e consumi addirittura pari a un litro per cento chilometri (soprattutto in ambito urbano) a fronte di emissioni di CO2 che si attestano a 22 g/km. Numeri da record per quest’ auto che può essere ricaricata a casa in tre ore e dieci (due ore in Mode 2 con un’uscita 230 V) e che arriverà sul mercato italiano a partire da giugno mentre a fine mese sarà introdotta nel mercato domestico del Giappone. Esteticamente sono stati apportati cambiamenti per consentire di fornire spazio alle batterie più grandi, rispetto a quelle utilizzate per la generazione precedente.

La Prius Plug-in Hybrid è realizzata sulla piattaforma Toyota New Global Architecture che ha consentito di sviluppare un baricentro più basso tutto a vantaggio della dinamica di guida, migliorata grazie anche alla maggiore rigidità. Anteriormente si può notare un paraurti ridisegnato e la nuova griglia con fari a Led di derivazione Lexus. Al posteriore, invece, i gruppi ottici sono orizzontali: la vettura sarà disponibile in sette colorazioni differenti. All’interno il display 8” domina la consolle centrale dell’abitacolo mentre per quanto riguarda gli equipaggiamenti di sicurezza vale la pena sottolineare la presenza del Safety Sense con il radar e la telecamera posizionati nel logo anteriore della vettura per evitare collisioni ed intervenire in caso di situazioni pericolose.
 

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Venerdì 10 Febbraio 2017 - Ultimo aggiornamento: 20:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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