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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino

Fiat 500, la principessa del popolo festeggia sessant'anni

Il grande giorno è arrivato. Oggi il capoluogo piemontese e l’Italia intera sono in festa. Esattamente sessant’anni fa, infatti, con un parata cittadina entrata nella storia non solo dell’auto, la “Nuova” Fiat 500 faceva il suo debutto in società, aprendo un’inedita pagina per il Belpaese e per l’intero pianeta della mobilità. Una rivoluzione. Un’invenzione geniale che da subito dimostrò di saper conciliare valori diversi, alcune volte quasi opposti. Innovativa nella meccanica, intrigante nel design; popolare nel prezzo, elegante nello stile, quasi esclusiva. Un gioiello piacevolissimo da guidare e facile da riparare, dai costi di gestione contenuti; imbattibile nel crescente traffico delle città, ma capace di affrontare con grinta e autorità anche viaggi con orizzonti molto più ampi dei semplici “fuoriporta”, una piccolina in grado di solcare la Penisola in lungo e in largo ancor prima che venissero inaugurate le autostrade.

Una baby con lo spirito di avventura. Il papà, il mitico Dante Giacosa, solo grazie a lei è entrato nella leggenda. E sei decenni dopo la regina di tutte le citycar si prepara a fare un ingresso altrettanto importante, un passo che certifica quello che la realtà di tutti i giorni ha già sottoscritto da tempo: la 500 non è solo un’icona che ha fatto innamorare e ispirato generazioni di artisti, sedotti dai suoi dettagli in grado di miscelare forma e funzione, è lei stessa una vera opera d’arte. Fra celebrazioni ed eventi, sfilate e mostre, i festeggiamenti lunghi mesi che in queste ore toccano il picco massimo portano infatti un epocale annuncio. La Fiat 500 entrerà al MoMa di New York, il museo di arte moderna più famoso e importante del pianeta.

E non sarà un’apparizione temporanea, il simbolo tricolore farà parte dell’esposizione permanente. Il museo della Grande Mela ha acquistato una serie F, la più conosciuta, quella prodotta dal 1965 al 1972, quando venne affiancata dalla più giovane, ma molto meno travolgente 126 (la 500 con la versione R andò in pensione nel ‘75). «La Fiat 500 è un’icona della storia dell’automobile che ha cambiato per sempre il modo di disegnare e di produrre vetture - ha dichiarato Martino Stierli, il Philip Johnson Chief Curator of Architecture and Design del MoMa - aggiungere questo capolavoro quotidiano alla nostra collezione ci consente di ampliare il racconto del MoMa sulla storia del design automotive».

Olivier Francois, il responsabible del brand Fiat e del marketing dell’intera Fca ha aggiunto: «Nei suoi 60 anni di storia, 500 è andata ben oltre la sua manifestazione materiale per entrare nell’immaginario collettivo, diventando un’icona, che ora ha l’onore di essere certificata dall’acquisizione del MoMA: un tributo al suo valore artistico e culturale». Ma le sorprese che la simpatica piccolina ha deciso di riservare al suo vasto a appassionato pubblico di ammiratori non finiscono certo qui. Alcune verranno svelate in giornata, altre domani. Una, in particolare, andrà in onda questa sera, nell’orario di punta della tv e quasi a reti unificate (tutte le principali). Il regalo fatto da Fiat ai telespettatori italiani è See you in the future, uno short movie per celebrare il compleanno della 500.

E a fianco della vettura sicuramente protagonista un’altra star globale, il premio Oscar Adrien Brody. Un cortometraggio dal profumo di “Dolce Vita” visto che proprio al quel periodo è dedicata la speciale versione “Anniversario” realizzata per l’occasione in vendita da oggi. I festeggiamenti per la ricorrenza che sicuramente non finiranno qui Fca li ha ufficialmente iniziati in occasione del salone di Ginevra, un altro evento senza confini. Sotto i riflettori del motor show svizzero è stata infatti esposta la prima delle due speciali versioni per il compleanno, quella che mette insieme le due cifre (500 e 60), un oggetto diventato già cult prodotto in soli 560 esemplari rigorosamente limitati (e numerati).

Proprio quest’auto è stata protagonista del tour primaverile Forever Young che ha riscosso grande successo in numerose località europee ribadendo il messaggio dell’eterna giovinezza. Il Cinquino non invecchia mai e chi usa questa formidabile auto resta giovane con lei. Un modello abile nel rinnovarsi restando sempre se stesso, che nel tempo è cresciuto di dimensioni e ha evoluto le forme senza perdere un minimo del suo carattere forte e della sua travolgente personalità. Ha anche cambiato posizionamento restando però sempre 500.

Come non commuoversi con la versione del ‘57 che costava appena 464 mila lire, in meno di 3 metri poteva ospitare 4 persone (in realtà la prima aveva 2 soli sedili e una panchetta posteriore) e, grazie a un formidabile diabolico bicilindrico raffreddato ad aria, consumava pochissimo e non si rompeva mai. Una proposta quasi agli antipodi rispetto alla “560” che con carrozzeria solo cabrio è andata a ruba nonostante gli oltre 22 mila euro del suo listino. L’orgoglio del made in Italy dimostra che premium non si nasce, si può anche diventare.

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Venerdì 7 Luglio 2017 - Ultimo aggiornamento: 17:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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