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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino

Show all'Eur: le monoposto elettriche saranno spettacolo anche a Roma

I motori già rombano per il GP d’Italia. Il Cavallino tornato a rampare e la rinnovata sfida Mercedes-Ferrari hanno scaldato l’atmosfera: per la gara nel Parco si annuncia il pienone. Sul tracciato più antico e veloce del Mondiale le sfide Hamilton-Vettel sono garantite anche per i prossimi due anni ma l’Aci, che su richiesta del governo ora organizza in prima persona l’evento, è già al lavoro con i nuovi proprietari della F1 per prolungare il contratto. Le premesse sono incoraggianti, il feeling è ottimo. Se le monoposto più potenti del pianeta continueranno a sfrecciare a Monza, un’altra importante competizione motoristica internazionale si prepara a sbarcare in Italia.

Il Consiglio Mondiale della Fia ha approvato i calendari della prossima stagione e in quello della Formula E riservata alle monoposto elettriche figura anche l’e-prix di Roma. La data, chiaramente, è già stata fissata, sabato 14 aprile. Il tracciato e i dettagli dell’evento verranno invece svelati nelle prossime settimane, ma è certo che i bolidi silenziosi sfrecceranno all’Eur, un posto ritenuto ottimale per una gara del genere. Anche se giovane la Formula E ha un approccio ormai consolidato e una filosofia molto chiara, è diversa e complementare alla Formula 1. Quest’ultima, salvo qualche rara eccezione, dà spettacolo su circuiti permanenti, negli autodromi. Ipotesi che la Formula E non prende nemmeno in considerazione perché ha una missione quasi opposta, quella di portare fra la gente e promuovere la tecnologia elettrica che caratterizzerà sempre più le nostre vetture di tutti i giorni in un prossimo futuro.

La differenza fra i due tipi di vetture è sostanziale poiché le monoposto a batterie non fanno rumore e non emettono alcuna sostanza inquinante; oltre ad appassionare per la sfida e la battaglia sportiva, quindi, anticipano in qualche modo quella che sarà la mobilità del domani nelle metropoli. Il format ha riscosso parecchio successo, è andato oltre le previsioni, ha ufficialmente attratto un numero di costruttori che attualmente non ha uguali in nessun altra categoria e, soprattutto, ha spinto le principali e più belle città del globo a candidarsi per ospitare una tappa del Tour. Il terzo Campionato si avvia alla conclusione e la sfida vede impegnate Renault, Audi, DS, Jaguar e Mahindra; a breve arriverà la BMW e Toto Wolff ha fatto la prenotazione per la Mercedes.

La battaglia dei bolidi silenziosi ha attratto l’attenzione anche del presidente della Ferrari Marchionne, pare che anche Maranello tenga sotto stretto controllo l’evolversi della situazione. Per conquistare il titolo i piloti si sono già sfidati ad Hong Kong, Marrakesh, Buenos Aires, Città del Messico, Montecarlo, Parigi e Berlino ed ora si azzufferanno anche fra i grattaceli di New York e a Montreal. Negli anni scorsi sono state in calendario pure Pechino, Miami, Londra e Mosca, sempre in centro città. L’organizzatore Alejandro Agag è stato molto abile anche ad attrarre piloti e partner importanti. Corrono in Formula E diversi piloti che negli anni scorsi guidavano in F1 e altrettanti che ora sono impegnati nel WEC (Le Mans).

Le monoposto sono tutte uguali, realizzate dalla factory del maestro Dallara; la powertrain elettrica, che è quella che più interessa ai costruttori, è invece libera. L’Aci, che è la Federazione motoristica italiana, ha dato il pieno appoggio all’evento, il presidente Sticchi Damiani dialoga con Agag da anni e Roma fu fra le candidate per ospitare la prima gara di questa nuova formula che poi si disputò a Pechino. Nel circo ecologico è protagonista un’eccellenza tricolore: l’Enel è partner tecnico ed ha un piano strategico per migliorare costantemente l’efficienza dello spettacolo itinerante che presto sarà alimentato con energia prodotta da fonti esclusivamente rinnovabili.

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Domenica 25 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 05:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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