La Peugeot 3008 DKR di Carlos Sainz impegnata in un difficile passaggio tra le dune

Dakar, nella 4° tappa Despres (Peugeot) e Quintanilla (Husqvarna) prendono la testa

di Mattia Eccheli
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TUPIZA – La quarta tappa ha rivoluzionato la classifica della Dakar 2017 ed ha anche fatto registrare diversi ritiri eccellenti. Peugeot continua a dominare il raid, anche se la 3008 DKR che guida la generale è adesso quella di Cyril Despres che ha vinto la frazione (521 chilometri) infliggendo distacchi importanti. Di quasi 11 minuti a Mikko Hirvoven (Mini John Cooper Works Rally) e di di quasi 13 a Nani Roma (Toyta Hilux), rispettivamente secondo e terzo. Più attardate le vetture francesi pilotate da Stéphane Peterhansel (quarto a oltre 15 minuti) e di Sébastien Loeb (quinto con più di 22 minuti di ritardo).

Nella giornata in cui il saudita Nasser Al-Nattiyah (Toyota Hilux) non è nemmeno partito e nella quale Carlos Sainz (Peugeot 3008 DKR) è finito in una gola compromettendo il prosieguo del rally, Despres ha assunto il comando dalla gara, che ora guida con 4:08 di vantaggio su Peterhansel e di 5:08 su Hirvonen. Loeb accusa quasi 7 minuti di ritardo e Nani, quinto, dieci e mezzo. Il sesto, il polacco Jakub Przygonski al volante di una vettura della passata stagione, la Mini All4 Racing, è già a 36 minuti e 35 secondi dalla vetta.

Toby Price, il vincitore della Dakar 2016, ha dovuto dire addio alla prova dopo aver rimediato la frattura di un femore in seguito ad una caduta in sella alla sua KTM. La gara delle moto perde così uno dei protagonisti più attesi, ma “consacra” il cileno Pablo Quintanilla (Husqvarna FR 450) come nuovo leader della classifica generale grazie all'ora di penalità in cui è incappato lo spagnolo Joan Barreda. La frazione è stata vinta dall'austriaco Matthias Walkner (KTM) davanti ai francesi Xavier De Soultrait (Yamaha) e Michael Medge (Honda). Il centauro sudamericano si è piazzato quinto a 9 minuti, ma ha assunto il comando con 2 minuti e qualche “spicciolo” su Walkner, che senza i 5 minuti di penalità incamerati finora sarebbe primo. Al terzo posto si è insediato lo slovacco Stefan Svitko (quarto nella tappa con la sua KTM), che accusa poco meno di sei minuti di ritardo. Sam Sunderland e Paulo Goncalves sono sempre vicini, rispettivamente a 6:12 e 7:28. Il primo degli italiani Alessandro Ruoso (KTM) è quarantesimo a più di due ore e venti dalla testa (ma oltre 25 minuti sono di penalità). Alessandro Botturi, finora il migliore, ha dovuto dire addio alla prova: è caduto e si è rotto alcune costole.

Fra i trucks si è rivisto Gerard De Rooy: l'olandese che corre con Iveco e che l'anno scorso ha vinto la Dakar dei veicoli industriali si è aggiudicato la quarta tappa, anche se con “appena” 30 secondi su Airat Mardeev (Kamaz). La generale è guidata dal russo Dimitri Sotnykov (Kamaz) con un minuto e 55 secondi di margine sull'argentino Federico Villagra (Iveco). Con Nikolaev, Shibalov e lo stesso Mardeev il costruttore russo piazza altri tre piloti nelle primissime posizioni, terzo, quarto e sesto. La quinta posizione è di De Rooy, che ha 14 minuti e 15 secondi da recuperare.

Il boliviano Walter Nosiglia (Honda) si è imposto nella prova riservata ai quad davanti al russo Sergey Karyakin (Yamaha) ed all'argentino Daniel Domaszewski (Honda). Il nono posto e, soprattutto, i 33 minuti di ritardo, sono costati ad Ignacio Casale (Yamaha) la leadership della corsa: adesso il cileno rende 28 secondi a Karyakin. Grazie all'affermazione odierna, Nosiglia è risalito fino alla quarta piazza. Tra gli Utv, infine, è una sfida tra Polaris: Leandro Torres ha vinto la tappa, ma il cinese Mao Ruijin resta saldamente in testa alla generale con un margine abissale che sfiora le due ore.
 

 

 

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Venerdì 6 Gennaio 2017 - Ultimo aggiornamento: 09-01-2017 00:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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