La Lexus UX concept riprodotta virtualmente

Lexus alla Design Week con l'esposizione virtuale del concept UX e la “Filosofia del Ma”

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MILANO - Lexus, la marca luxury di Toyota, festeggia i 10 anni di partecipazione alla Milano Design Week con una retrospettiva dei progetti e delle installazioni presentate fino ad oggi in questo tradizionale appuntamento con il mondo della creatività. Lo fa con il debutto della installazione Lexus Yet alla Triennale di Milano, il Museo di Arte e Design di Parco Sempione, firmata da Neri Oxman - architetto, designer e docente presso il MIT Media Lab - e del suo team di design e ricerca Mediated Matter Group. Grazie alla straordinaria creatività riconosciuta a livello mondiale, la professoressa Oxman è rinomata per la innovatività del suo lavoro, ispirato all'essenza del mondo naturale.

La sua visione coniuga il concetto di "natura" a quello di "tecnologia", due idee che potrebbero sembrare contrastanti ma che in realtà sono capaci di integrarsi, un accostamento ossimorico che è alla base della filosofia Yet Philosophy di Lexus. Traducibile come "Filosofia del Ma" la Yet Philosophy è l'anima del pensiero creativo di Lexus e spinge il brand a ridefinire gli orizzonti creativi fondendo elementi apparentemente incompatibili tra loro. Seguendo il principio "Armonizzare Ma non scendere a compromessi" la sinergia che deriva dalla Yet Philosophy - ricorda Lexus - permette di innovare, rivelando possibilità che vanno oltre l'immaginazione. L'installazione creata dalla Oxman per l'opening space Lexus alla Design Week 2017 realizza un'esperienza in cui ''si sta al suolo Ma sospesi dalla luce'', attraverso colonne stampate 3D con il vetro.

Assolutamente fuori dagli schemi anche la presentazione del concept UX, che viene “assemblato” nelle diverse componenti dell'avveniristica carrozzeria in modo immateriale, con una proiezione contemporanea di una serie di filmati “convergenti” su pannelli trasparenti. Altro elemento di rilievo nella presenza Lexus alla Triennale di Milano - lo spazio sarà aperto al pubblico fino al 9 aprile - è l'esposizione dei lavori e dei prototipi (anch'essi basati sulla filosofia Yet) dei 12 finalisti del Lexus Design Award, un concorso nato nel 2013 con l'intento di stimolare idee per un mondo migliore e per supportare designer emergenti e creativi da tutto il mondo.

Per assegnare i Lexus Design Award 2017 sono state esaminate 1.152 iscrizioni da 63 Paesi e i giudici (Paola Antonelli, curatrice; Toyo Ito, architetto; Arich Chen, curatore; Birgit Lohman, chief editor di DesignBoom, Yoshihiro Sawa, presidente di Lexus International; Alice Rawsthorn, design commentator) hanno scelto 12 progetti: quello della coreana Ahran Won (valigia-contenitore per living Ma che contiene soltanto lo stretto necessario per un lifestyle minimale), del giapponese Hiroto Yoshizoe (struttura per vivere la luce Ma anche l'ombra), della cinese Jia Wu (strumento vegetale Ma musicale, per un'esperienza educativa divertente), della statunitense Jessica Fuegler (tappetino che appare statico nel design Ma che cambia con le esigenze dell'utente), del coreano Eunjin Park (misurino braille a tacche nascoste Ma impresse per i non-vedenti), del giapponese Kuniko Maeda (materiale cartaceo monouso Ma di riuso creativo), del team giapponese Yoshifumi Takehana, Bungo Okuda e Akira Okuda (ceramiche realizzate con fornace portatile), del giapponese Ryo Katayama (bollitore ultraleggero realizzato interamente in carta.

Normalmente il fuoco la brucia Ma quando la carta è riempita d'acqua diventa resistente alla fiamma), della peruviana Paula Cremerò (fasciature per bruciature in foglia di banano che sovraperformano i materiali sintetici Ma sono biodegradabili ed emollienti), degli statunitensi Eric Schwartzbach e Benjamin Ward (rifugio temporaneo per popolazioni sfollate. Senza casa Ma a casa), del giapponese Takuro Sanda (Impianto radio Hi-tech Ma retrò per ascoltare programmi del presente e anche del passato) e, infine, del russo Evgeny Arinin (Semaforo semplice Ma sofisticato per una migliore interazione tra guidatori e pedoni). La vittoria è andata al progetto di Hiroto Yoshizoe.
 

 

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Martedì 4 Aprile 2017 - Ultimo aggiornamento: 10-04-2017 10:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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