Alcuni modelli Mazda che hanno fatto la storia dell'azienda

Zoom-Zoom 2030, il futuro di Mazda è molto ecologico

di Nicola Desiderio
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HIROSHIMA - Mazda guarda avanti con il piano “Sustainable Zoom Zoom 2030” e, dopo aver sancito l’alleanza con Toyota, rende nota la strategia che la guiderà da qui fino alla fine del prossimo decennio evolvendo il proprio credo, ma tenendo sempre fede ai punti fermi della propria filosofia che sono il “jinba-ittai” (il legame naturale ed istintivo tra il guidatore e la sua vettura) e continuare l’esplorazione delle tecnologie convenzionali sfruttandone al massimo il potenziale con l’obiettivo di tagliare le emissioni di CO2 “well-to-wheel” del 50% rispetto al 2010 entro il 2030 e del 90% nel 2050.

Sia Otto, sia Diesel. La novità più importante in questo senso sarà l’introduzione nel 2019 della nuova famiglia di motori Skyactive-X a benzina che potrà funzionare sia come un normale motore a ciclo Otto, accendendo la miscela con la candela, o ad autoaccensione, come un diesel. A questa tecnologia stanno lavorando da tempo molti costruttori, ma Mazda afferma che sarà la prima a lanciarla sul mercato. Questo tipo di motore, definito tecnicamente HCCI (Homogeneous Charge Compression Ignition) funziona a carica molto magra (molta aria e poca benzina) riuscendo così ad essere efficiente come e più degli attuali diesel Skyactiv-D, dunque il 20-30% in più degli Skyactiv-G a benzina attuali e addirittura del 35-45% rispetto a quelli del 2008. Questi motori saranno sovralimentati, avranno una coppia del 10-30% superiore e prestazioni migliori.

Elettrico, ibrido e guida autonoma. Mazda afferma inoltre che nello stesso anno, il 2019, introdurrà in gamma i primi veicoli elettrici, sviluppati ovviamente insieme a Toyota e quelle che il documento definisce “altre tecnologie di guida elettrica”. Nel primo caso si precisa che saranno introdotti in quei mercati dove l’energia è prodotta da fonti rinnovabili, nel secondo caso invece si intende evidentemente l’ibrido perché si fa riferimento a paesi dove invece è necessario ridurre la CO2 emessa e considerando, in ogni caso, che i motori a combustione interna saranno comunque la maggioranza anche nel futuro. Mazda vede inoltre nel 2018 la standardizzazione del pacchetto di dispositivi di assistenza i-Activesense e nel 2020 prevede invece l’inizio della sperimentazione della guida autonoma che diventerà di serie nel 2025.

L’unione fa la forza. Un bel programma dunque, reso possibile ovviamente dalla nuova alleanza con Toyota che dà alla casa di Hiroshima rinnovata solidità industriale e finanziaria. Nel piano si fa riferimento alla connettività solo per la creazione di un nuovo modello che faciliti la vita a chi ha difficoltà a muoversi o vive in zone disagiate. non si fa invece riferimento al motore rotativo che dovrebbe riapparire sulla sportiva derivata dalla RX-Vision e che potrebbe debuttare nel 2020 quando Mazda compirà i suoi primi 100 anni. Difficile pensare però pensare che quelli di Mazda ci rinuncino: è più facile invece pensare che la RX-9 – o come si chiamerà – sarà la prima sportiva ibrida di Mazda.
 

 

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Giovedì 10 Agosto 2017 - Ultimo aggiornamento: 12-08-2017 10:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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