Lo stemma del gruppo francese

Bilancio Psa, +79% l'utile netto nel 2016. Vendite globali salite del 5,8% a 3,15 milioni

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PARIGI - PSA Peugeot Citroen ha registrato l’anno scorso un aumento del 79% dell’utile netto verso un anno prima a 2,15 miliardi di euro su un fatturato in calo del 4,1% a 56,3 miliardi a seguito della cessione di attività della divisione Faurecia. Le vendite globali sono salite del 5,8% a 3,15 milioni di unità. Lo ha comunicato il costruttore francese che, per la prima volta negli ultimi sei anni, proporrà a titolo del 2016 un dividendo, pari a 0,48 euro per azione. Psa, che tra i suoi azionisti conta anche lo Stato francese, ha rivisto lievemente al rialzo gli obiettivi finanziari a medio termine prevedendo un margine operativo superiore al 4,5% per la divisione Auto nel periodo 2016-2018, rispetto al precedente 4%.

Il ceo Carlos Tavares ha commentato che «questi risultati dimostrano la nostra capacità di realizzare un’eccellente performance in un contesto ostile». La casa francese è in trattative con l’americana General Motors per rilevare la tedesca Opel. Nel comunicato sui risultati 2016 Peugeot non fa menzione dell’andamento dei negoziati. Secondo il quotidiano tedesco Faz (Frankfurter Allgemeine Zeitung) l’operazione potrebbe essere annunciata nella prima settimana di marzo, prima del Salone dell’ Auto di Ginevra, che aprirà i battenti il 6 marzo a operatori e stampa. Il costruttore francese ha affermato che nel 2016 era in crescita su tre fronti per il terzo anno di fila: il margine operativo della divisione Auto è salito al 6% (5% nel 2015), le vendite sono aumentate del 5,8% a 3,15 milioni di unità e la posizione finanziaria netta è passata a 6,81 miliardi a fine dicembre 2016 (4,56 miliardi a fine 2015) grazie a una generazione di free cash flow positivo per 2,7 miliardi.

Il fatturato, pari a 54,03 miliardi l’anno scorso (-4,1%), è salito del 2,1% a tassi di cambio costanti e l’utile operativo è cresciuto a 2,61 miliardi (da 1,98 miliardi nel 2015). Per la sola divisione Auto, il fatturato è sceso dell’1,2% a 37,07 miliardi (ma +2,7% a tassi di cambio costanti) e l’utile operativo è salito a 2,22 miliardi (da 1,87 miliardi). Nell’arco 2014-2016 Peugeot ha inoltre realizzato risparmi dei costi fissi per 1,2 miliardi. Per il 2017 il costruttore francese prevede un mercato stabile in Europa, Russia e America Latina e un aumento del 5% in Cina. Il gruppo punta a un margine operativo per l’ Auto superiore al 4,5% quest’anno e al 6% nel 2021 e a una crescita del fatturato del 10% entro il 2018, rispetto al 2015, che dovrebbe salire a +15% al 2021. Soffermandosi sui singoli mercati, Tavares ha indicato che in Europa, dove nel 2016 le vendite del costruttore dell’Esagono sono salite del 3,6% a 1,93 milioni di unità, il gruppo «è numero due nell’ auto e leader nei veicoli commerciali leggeri con una quota al 18,9% e per minori emissioni con una media di 102,4 grammi/km».

In America Latina (+17,1% le vendite 2016 a 183.907) «siamo passati da perdite a tre cifre a un utile a tre cifre» negli ultimi tre anni, ha detto Tavares, che ha confermato il pareggio per quest’anno per le attività in Eurasia, dove le vendite sono scese del 12,6% nel 2016 a 10.490. Per la Cina e il Sudest asiatico, dove le vendite 2016 del gruppo sono calate l’anno scorso del 16% a 618.352, è stato confermato il target di un margine del 10% entro il 2021, mentre nella regione India Pacifico (-16,4% le vendite 2016 a 19.886) «siamo in anticipo sui piani». Quanto a Medio Oriente e Africa, Tavares ha sottolineato la buona performance (+112,8% a 383.489) grazie sopratutto alla ripresa delle attività in Iran a seguito della fine delle sanzioni economiche contro il Paese.
 

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Giovedì 23 Febbraio 2017 - Ultimo aggiornamento: 16:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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