La collaborazione tra Siemens e Maserati ha ridisegnato i processi produttivi della fabbrica Giovanni Agnelli dove nascono Quattroporte e Ghibli

Factory Maserati: a Grugliasco nasce l'industria automobilistica del futuro

di Gianpiero Bottino
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GRUGLIASCO - Il cammino verso la fabbrica 4.0 – quella in cui tutto, dall'engineering alla produzione, viene digitalizzato – parte da Grugliasco, alle porte di Torino. Per la precisione, dall'impianto che Fca ha rilevato dalla Bertone nel 2009, ribattezzandolo Agap (Avvocato Giovanni Agnelli Plant) e facendone nel 2011, dopo una radicale ristrutturazione, il cuore del “Progetto Maserati”. Dalle sue linee di montaggio escono infatti le due berline del Tridente, la Quattroporte e la Ghibli, modelli strategici per gli ambiziosi piani di crescita del marchio.

Ad aprire una finestra sul futuro dell'industria automobilistica è la collaborazione tra la marca italiana e la Siemens, che tramite la filiale italiana ha realizzato e messo “in linea” tutto il software necessario per arrivare a una fabbrica perfettamente integrata, capace di dare risposte rapide e credibili alle aspettative della clientela di un costruttore di automobili sportive dalla grande tradizione: qualità, capacità di distinguersi, individualità.

Non esiste fase del processo produttivo di Grugliasco nelle quale non intervengano le soluzioni proposte dal colosso tedesco che ha nell'Italia il terzo mercato mondiale per quanto riguarda la digitalizzazione delle fabbriche. Lo sviluppo dei componenti delle vetture si affida al software NX (al quale lavorano nel mondo 17.500 sviluppatori), l'efficienza dell'automazione produttiva viene perseguita attraverso la struttura di engineering Tia (Totally integrated automation), il software Tecnomatix consente di simulare i processi produttivi evidenziando le possibilità di riduzione dei costi mentre il software Simatic IT è in grado di pianificare, ottimizzare e simulare processi complessi durante la produzione.

Emblematico l'esempio del “gemello digitale” generato dal software Plm (Product lifecycle management) di Siemens che ha giocato un ruolo chiave nello sviluppo della Ghibli. Maserati ha infatti potuto realizzare una copia virtuale della vettura, assolutamente identica all'originale e in grado di affiancare lo sviluppo fisico dell'auto. La possibilità di confrontare i dati del modello reale e di quello virtuale, utilizzati simultaneamente per ottimizzare i vari processi, ha consentito di ridurre del 30% i costi e i tempi di sviluppo della berlina.

Flessibilità produttiva, grazie alla possibilità di assemblare due modelli diversi sulla stessa linea, riduzione del time to market, capacità di ridurre i costi anche grazie alla diminuita necessità di realizzare costosi prototipi, tutte le possibilità di personalizzazione alle quali la clientela premium non intende rinunciare, come conferma ancora una volta la Ghibli, oggi disponibile in 27 versioni, 13 colori e 205 varianti di configurazione. L'industria automotive del futuro nasce a Grugliasco, nell cintura torinese.

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Mercoledì 29 Giugno 2016 - Ultimo aggiornamento: 30-06-2016 02:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA