La Infiniti QX30 crossover svelata all’ultimo Salone di Ginevra

Attacco Infiniti: in Italia vendite quadruplicate nei primi sei mesi del 2016

di Giampiero Bottino
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MILANO - «Per essere davvero globali – e noi vogliamo esserlo – non si può prescindere dal mercato europeo». Questa, in sintesi, la visione di François Goupil de Bouillè, vice presidente di Infiniti Emea che abbiamo incontrato nella sede milanese del gruppo Fassina, che nel 2008, l’anno più buio della crisi globale, ha avuto il coraggio (e oggi possiamo dire la lungimiranza) di pilotare lo sbarco in Italia del marchio premium di casa Nissan.
Proprio l’Europa Occidentale, infatti, rappresentava il punto debole di un brand al quale il resto dell’area Emea non lesinava le soddisfazioni, come testimoniano le buone performance in Medio Oriente e soprattutto in Russia, con risultati in netta controtendenza rispetto a un mercato in profonda involuzione.

Per crescere in quello che viene considerato il mercato più sofisticato e competitivo del mondo, però, servono prodotti in grado di soddisfare i gusti (difficili) e le esigenze (elevate) degli automobilisti europei. Sono prodotti – sottolinea de Bouillè – come la nuova Q30, la berlina compatta sviluppata e prodotta (a Sunderland, in una nuova ala della storica fabbrica Nissan) in Europa per l’Europa, ma sempre nel rispetto dei tre elementi chiave del Dna di marca: stile innovativo e riconoscibile, tecnologia capace di sorprendere, piacere della guida.

I risultati non si sono fatti attendere: con 6.438 unità vendute nei primi 6 mesi dell’anno, la new entry ha fatto la parte del leone rispetto al totale dei 9.535 vetture ordinate a livello continentale, equivalenti a una crescita del 177% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ancor più importante il ruolo della Q30 in Italia, dove ha avuto un ruolo decisivo nel consentire a Infiniti di quadruplicare (con 816 unità vendute) il risultato ottenuto nello stesso periodo del 2015. Si tratta di un’escalation pronta a ricevere un’ulteriore spinta dal prossimo arrivo della QX30, la “cugina” crossover svelata all’ultimo Salone di Ginevra e destinata a inserirsi nel segmento più vivace e promettente del mercato continentale.

Per crescere però non basta l’offensiva di prodotto (il top manager ricorda che in ottobre al Mondial parigino debutteranno la Q60 e un’innovativa “sorpresa” tecnologica), ma serve anche una rete adeguata: «Stiamo ampliando il network europeo per portarlo dagli attuali 95 concessionari a 130 entro fine anno, con un obiettivo finale di 150». Per quanto riguarda l’Italia, de Bouillè non nasconde la soddisfazione per i risultati («Andiamo bene come in tutto il Sud Europa – mentre dobbiamo migliorare in Germania e Regno Unito – anche perché il Gruppo Fassina non ha mai perso la fiducia nei confronti dei nostri prodotti») e per lo sviluppo della rete che entro l’anno passerà da 12 a 18 dealer.
 

 

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Martedì 9 Agosto 2016 - Ultimo aggiornamento: 11-08-2016 15:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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