La Toyota C-HR

In Italia sempre più auto ibride: Toyota e Lexus leader con una quota del 4,2% a ottobre

di Sergio Troise
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ROMA - Il 2017 sarà un anno record per la diffusione delle auto ibride in Italia. E il gruppo Toyota (Toyota più Lexus), com’è facile immaginare, si confermerà leader indiscusso del settore. La previsione nasce sulla base dei dati di mercato del mese di ottobre, in cui le immatricolazioni di auto ibride hanno fatto segnare l’ennesimo record: per la prima volta in assoluto è stata sfondata infatti la quota del 4% (4,2%) sfiorando addirittura il 6% (5,7%) se si considera il solo canale privati. Di queste, oltre l’85% è rappresentato dalle ibride Toyota e Lexus, 54.503 dall’inizio dell’anno (+76,2% rispetto al 2016).

Una crescita inarrestabile, dunque, che conferma ciò che gli analisti più accreditati sostengono ormai da tempo: le motorizzazioni ibride rappresentano una soluzione inevitabile per rinnovare un parco auto circolante molto anziano e sono destinate ad aggravare sempre più la crisi del diesel, penalizzato – vale la pena ricordarlo – non tanto da limiti tecnici, ma dall’ondata di discredito che l’ha investito, da scelte demagogiche di numerose amministrazioni e dalla decisione di molte case automobilistiche di dirottare gli investimenti più cospicui sull’evoluzione dell’ibrido e dell’elettrico tout court (per non dire della guida autonoma).

Ma torniamo al boom Toyota. Il successo di vendite registrato a ottobre in Italia riguarda tutti i segmenti di mercato: tra le auto piccole (segmento B), ad esempio, Yaris si è confermata nella top 3 con una quota dell’8,1%, grazie proprio alla spinta della versione ibrida, che ha “democratizzato” la sofisticata tecnologia della doppia motorizzazione – benzina più elettrico - offrendo a tutti la possibilità di accedervi. Soprattutto, la “spinta” della versione ibrida ha contribuito a collocare la Yaris al quinto posto assoluto nella classifica generale delle auto più vendute in Italia a ottobre, classifica che vede al comando la Fiat Panda con 13.285 unità, davanti a Lancia Ypsilon (4.494), Citroën C3 (4.426) e Volkswagen Golf (4.130). Alle spalle di Yaris, quinta con 3.626 unità, Fiat 500X (3.385), Peugeot 208 (3.363), Renault Clio (3.258), Fiat 500 (3.169) e Jeep Renegade (3.063).

Nel segmento C, e in particolare tra i Suv, spicca la performance di C-HR, vero fenomeno del mercato degli ultimi mesi, che ha fatto segnare il 10,8% di quota. A ottobre la mix di vendite hybrid del gruppo giapponese ha toccato quota 72%: praticamente 3 auto su 4 sono ormai ibride. E sono quasi 170.000 gli italiani che hanno scelto un modello a doppia motorizzazione Toyota o Lexus.

Il fenomeno va tuttavia spiegato anche con le iniziative di promozione commerciale varate dalla filiale italiana del gruppo di Nagoya, ovvero la campagna “Hybrid Bonus”, che prevede un contributo fino a 9.000 euro per chi decide di passare all’ibrido permutando o rottamando un qualsiasi modello diesel. “E’ andata molto bene” – informa un comunicato di Toyota Italia – e infatti la promozione verrà prolungata anche nel mese di novembre, assicurando ancora incentivi cospicui, come i 5000 euro promessi a chi acquista una Yaris ibrida e rottama una vecchia auto a gasolio.

Al di là degli incentivi, che rappresentano indubbiamente una forte spinta alla domanda, va comunque riconosciuto al colosso giapponese di essere leader di un settore inesplorato fino a 20 anni fa, quando un team di mille ingegneri guidati dal lungimirante Takeshi Uchiyamada, mise a punto la Prius, prima auto ibrida di serie mai realizzata, giunta oggi alla quarta generazione in un crescendo di successi tecnici e commerciali. Grazie a quel progetto pionieristico sviluppatosi tra il 1994 e il 1997, il gruppo Toyota è oggi leader mondiale dell’ibrido, e in Europa il 40% delle vendite dei due marchi riguarda appunto auto ibride: le uniche, assieme alle (poche) elettriche in produzione, in grado di garantire un funzionamento a zero emissioni in città per oltre il 50% del tempo, senza la necessità di ricarica esterna e, di conseguenza, le uniche ammesse nelle sempre più diffuse ZTL, spesso con parcheggi gratuiti e – in alcune regioni e con modalità diverse – esentate dal bollo.

 

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Martedì 7 Novembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 19:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
3 di 3 commenti presenti
2017-11-07 14:09:53
Bene... bene le auto!! X l ibrido umano un po' meno
2017-11-07 16:52:50
Ditelo a Marpionne, il lungimirante AD della Fiat, che recentemente ha dichiarato che l'auto elettrica è un bluff. Faccio notare che la Fiat è l'unica azienda automobilistica al mondo a non avere una auto ibrida/elettrica in listino.
2017-11-08 15:21:50
e le auto ametano non si considerano