Carlos Ghosn, alla guida dell alleanza Nissan-Renault-Mitsubishi in qualità di amministratore delegato

Nissan-Renault-Mitsubishi leader mondiale. Ghosn: «Sinergie vincenti, ora nuove elettriche»

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TOKYO - Il gruppo Nissan-Renault-Mitsubishi accelera sulla tedesca Volkswagen, e per la prima volta guida la classifica delle vendite a livello globale, in una gara tra costruttori auto che appare sempre più vibrante. Nei primi sei mesi del 2017 il conglomerato franco-giapponese è riuscito a vendere una cifra record di 5,27 milioni di autoveicoli, superando le immatricolazioni del gruppo Volkswagen - che include i marchi Audi e Porsche - ferme a quota 5,16 milioni di vetture.

«L’alleanza continuerà ad avvalersi delle economie di scala più significative e la nostra presenza globale sui mercati svilupperà le sinergie esistenti, offrendo gli ultimi ritrovati della tecnologia e i nuovi modelli di auto elettriche» ha detto il presidente Carlos Ghosn, per 16 anni alla guida dell’alleanza in qualità di amministratore delegato. L’alleanza è stata costituita nel 1999, quando Renault ha rilevato il 43,3% della Nissan, e il costruttore nipponico ha acquisito una quota del 15% della partner transalpina. Lo scorso ottobre Nissan ha comprato il 34% del capitale sociale della Mitsubishi Motors, approfittando delle difficoltà di quest’ultima in seguito al suo coinvolgimento in uno scandalo sulle emissioni.

La lotta per il primato mondiale nei primi sei mesi del 2017 vede la concorrente Toyota stabilizzarsi al terzo posto, con una quota di 5,13 milioni di autovetture vendute, scavalcata per le prima volta proprio dalla Volkswagen nel 2016, dopo quattro anni consecutivi sul podio mondiale. A un distante quarto posto, con 4,68 milioni di immatricolazioni, e dopo 70 anni di dominio assoluto, la General Motors, prima delle case auto statunitensi. La partnership Nissan-Renault descrive uno dei pochi casi di buona riuscita nel settore auto su un periodo di lungo termine, tuttavia, nel trimestre appena concluso il costruttore nipponico ha registrato un calo dell’utile operativo in scia all’aumento dei prezzi delle materie prime e le spese più alte per gli incentivi.

Un mercato, quello delle quattro ruote, che diventerà sempre più competitivo, e in cui negli anni a venire le case auto punteranno maggiormente sulla redditività, e in minor misura sui volumi di vendita, dicono gli analisti. L’affermazione finale sui mercati globali dipenderà essenzialmente dall’entità degli investimenti per il miglioramento degli standard di sicurezza e la qualità della ricerca nelle tecnologie a basso impatto ambientale. Una competizione che delinea un traguardo non troppo distante e irrimediabilmente condiviso.
 

 

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Martedì 1 Agosto 2017 - Ultimo aggiornamento: 16:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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