Yemen, turisti veneti bloccati da 4 giorni nel "paradiso" dell'isola di Socotra: «Non sappiamo come rientrare» Zaia in contatto con la Farnesina

Sulla vicenda del gruppo dei turisti italiani si sta già muovendo la Farnesina

Venerdì 3 Maggio 2024 di Redazione Web
Turisti italiani rimangono bloccati su Isola Socotra nello Yemen

Ci sono anche due venete - una bellunese e una trevigiana - tra i 90 turisti, di cui 15 italiani, bloccati sull'isola di Socotra, nello Yemen, il Paese dilaniato dalla guerra civile dal 2014 e dalla conseguente crisi umanitaria.

Il volo di ritorno è stato cancellato senza alcun motivo

«Ci hanno detto maltempo, ma sono cadute solo due gocce di pioggia», racconta la bellunese Ludovica Russo, 34 anni.

Una destinazione, lo Yemen, "assolutamente sconsigliata" dal ministero degli Esteri sul suo sito "Viaggiare sicuri".

«Ma Socotra - racconta la turista veneta - è un posto molto diverso dallo Yemen benché ne faccia formalmente parte». Né Ludovica né l'amica, e neanche gli altri connazionali ed europei, pensavano che il volo di ritorno sarebbe stato cancellato e che sarebbe dovuta intervenire la Farnesina.

Racconta Ludovica Russo: «Siamo partiti in 15 dall'Italia il 22 aprile. Abbiamo girato tutta l'isola fino al 29 aprile, saremmo dovuti partire il 30 per Abu Dhabi e poi rientrare in Italia. Ma hanno spostato il volo al 3 maggio, la motivazione è stata maltempo, cosa che non abbiamo per niente percepito. Giovedì sera, dopo aver comprato l'ennesimo biglietto per l'Italia, ci hanno comunicato che non si partiva più. È stato il panico: alcuni del gruppo si sono disperati, altri si sono attivati. Mio padre, il mio fidanzato, il mio capo al lavoro hanno contattato subito la Farnesina, il mio migliore amico si è rivolto anche al presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. Un aiuto molto importante è stato il dispositivo "Sos inReach" per avvisare l'ambasciata». Ma non sapevate di andare in un posto pericoloso? Lo Yemen è "assolutamente sconsigliato". «Ma Socotra è un posto molto diverso dallo Yemen benché ne faccia formalmente parte. Le esperienze dei gruppi che mi hanno preceduta lasciavano intendere che la situazione non fosse così rischiosa. Quindi abbiamo deciso di partire, consapevoli di eventuali rischi».

Il conflitto

«Non ci danno notizie, non sappiamo nulla», dicono gli italiani, tra cui un bresciano, che riconoscono anche di aver effettuato una scelta azzardata in una meta a rischio per via del protrarsi del conflitto. In merito all'isola di Socotra, il ministero degli Esteri sul suo sito "Viaggiare sicuri" ricorda che «è assolutamente sconsigliato recarsi nell'attuale situazione» e che «l'ambasciata d'Italia a Sanàa ha sospeso le proprie attività fino a nuovo avviso». Sulla vicenda dei nostri connazionali si sta già muovendo la Farnesina.

«I tour operator - spiegano uno dei turisti all'Ansa - organizzano comunque viaggi al largo dello Yemen. Noi ci siamo fidati e ora siamo bloccati da oltre 4 giorni. Il nostro gruppo è di una quindicina di persone, alcuni lombardi, un riminese e soprattutto. Siamo partiti da Abu Dhabi il 23 aprile con l'unico volo settimanale che porta all'isola». Alla situazione complessa dal punto di vista geopolitico si è aggiunto ora il maltempo. "Non condizioni estreme, ma ufficialmente ci è stato detto che non si vola per il meteo. Non ci danno molte notizie, non sappiamo nulla" ammettono gli italiani che riconoscono anche di aver effettuato una scelta azzardata.

I contatti del governatore Zaia

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, è in contatto con la Farnesina per contribuire a risolvere la situazione in cui si trova un folto gruppo di italiani, quasi tutti veneti, dalla quale riferiscono di non riuscire a rientrare per la cancellazione, a loro dire inspiegabile, di tutti i voli. «Ricevuta la notizia da uno dei nostri concittadini veneti - rileva Zaia - ho contattato subito il Ministero degli Esteri, dal quale ho ricevuto la rassicurazione che sono state attivate le procedure del caso. E' auspicabile che il volo di rientro possa essere attivato tra qualche giorno». Fino alla risoluzione del problema, Zaia rimarrà in contatto con la Farnesina per seguire l'evolversi della situazione.

I pericoli

«Ho sentito più volte la Farnesina nell'arco della giornata dopo aver parlato telefonicamente anche con alcuni dei quindici turisti italiani bloccati nell'isola di Socotra. Non c'è nessun immediato pericolo e questa è la cosa importante. L'auspicio è che possano rientrare quanto prima a casa, ma non si può non sottolineare che le indicazioni di Viaggiare Sicuri sconsigliavano fortemente ogni tipo di viaggio nello Yemen. Ciò detto, è comunque doveroso ringraziare il ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, che si è subito attivato per prestare assistenza ai nostri connazionali». Lo dichiara Giangiacomo Calovini, deputato e capogruppo di Fratelli d'Italia nella commissione Affari esteri e comunitari della Camera.

La blogger... felice

Sui social una delle turiste bloccate, la travel blogger slovacca Veronika Bednárová, posta un video molto rassicurante e ironico: si riprende dall'alto con un drone, distesa su una spiaggia da sogno, sorridente, accanto a una scritta sulla sabbia che ironizza sui voli cancellati che la costringono a prolungare il soggiorno: "Non aiutateci". «Dopo una settimana fantastica dovevamo tornare a casa via Abu Dhabi e il nostro volo è stato cancellato», scrive nel post. «Dovevamo partire con un altro volo entro 3 giorni. Hanno cancellato anche quello. La nostra partenza programmata è tra 2 giorni. Fino ad allora... non aiutateci».

Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 15:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci