Il presidente di Exor John Elkann

Elkann: «Famiglia Agnelli agevolerà merger
Fca». Marchionne vicepresidente Exor

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TORINO - Exor, holding della famiglia Agnelli, va avanti «con determinazione» nella battaglia per conquistare la società di riassicurazioni PartnerRe, garantisce sostegno a Fca se si presenterà una buona occasione e affida la vicepresidenza a Sergio Marchionne.

«Sono 14 anni che Sergio è con noi, la nomina riconosce lo straordinario lavoro da lui fatto e rafforza le basi per costruire insieme il nostro futuro», spiega il presidente John Elkann. Piena sintonia quindi con Marchionne che aggiunge una nuova qualifica all'interno del gruppo alla già lunga serie, da amministratore delegato di Fca a presidente della Ferrari e di Cnh Industrial. Elkann, reduce da Melfi dove ha mostrato al premier Matteo Renzi, di cui elogia il coraggio, la fabbrica della Jeep Renegade e della 500X, si sottopone per oltre sette ore alle domande degli azionisti prima, dei giornalisti poi e degli analisti finanziari a fine giornata.

I temi centrali sono due: l'operazione PartnerRe e il consolidamento del settore auto. Agli azionisti della società di riassicurazione, per la quale Exor ha messo sul piatto 6,8 miliardi di dollari, Elkann manda un messaggio chiaro: se diranno no alle nozze con Axis che il board continua a preferire, «noi ci saremo». L'offerta al prezzo di 137,5 dollari per azione, completamente finanziata, resterà in campo e ci saranno due giorni di tempo per renderla esecutiva.

«Nessun piano B perchè è nettamente migliore», dice Elkann che sottolinea come l'operazione sia coerente con la strategia di Exor. E se le cose andranno nel modo auspicato «PartnerRe continuerà a operare come un'azienda indipendente, continuerà a crescere e a diventare ancora più forte». L'altro fronte è quello del consolidamento nel settore auto, un tema su cui Sergio Marchionne ha da più tempo focalizzato l'attenzione. Il presidente di Fca spiega che «il dialogo su questo tema serve a tutti» e che contatti ci sono con più case, la mail a General Motors non è l'unica.

«Se ci sarà una buona occasione per Fca la famiglia Agnelli non sarà un impedimento», afferma. «Quello che è importante - osserva - è che nessuno abbia negato la necessità che il consolidamento sia un passo da fare. Anche il capo della Opel lo ha detto in modo chiaro. Malgrado tutti abbiano propri piani il consolidamento non va a loro discapito ma li rafforza. Le fusioni non impediscono di portare avanti i piani ma permetteranno di usare meglio i capitali. Il vero male nell'industria dell'auto infatti è l'eccesso di capitale investito non remunerato».

Elkann, che vede per Fca «un grandissimo futuro» e ribadisce pieno sostegno al suo ambizioso piano di investimenti, conferma l'iter previsto per Ferrari: quotazione nel terzo trimestre dell'anno e scorporo a gennaio 2016. Agli azionisti che approvano il bilancio con un dividendo di 0,35 euro e nominano il nuovo cda in cui entra Ginevra Elkann, sorella di John, il presidente di Exor ricorda la straordinaria crescita della società, «diventata oggi più forte, snella e internazionale»: il titolo ha toccato il valore record di 45,43 euro, cioè oltre sette volte quello di 6,15 euro del 2009, il Nav (Net Asset Value) supera i 13,5 miliardi di euro, cinque volte maggiore di sei anni fa. Confermato dal cda il piano di acquisto di azioni proprie fino a 250 milioni di euro.

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Sabato 30 Maggio 2015 - Ultimo aggiornamento: 06-06-2015 10:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA