John Elkann presidente della Exor

John Elkann all'attacco: Exor offre sei
miliardi di euro per l'americana PartnerRe

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NEW YORK - Arriva a sorpresa, ancora in America, la maxiofferta di Exor, la holding della famiglia Agnelli. Sul piatto ci sono 6,4 miliardi di dollari cash, proposti per PartnerRe, società di riassicurazione, con sede alle Bermuda e quotata a New York, al sesto posto al mondo per raccolta premi danni lorda (4,7 miliardi di dollari).

È il maggiore investimento mai realizzato dal gruppo Agnelli. L'annuncio arriva alla vigilia dell'assemblea degli azionisti di Cnh Industrial, a cui seguirà giovedì quella di Fca - la prima fuori dall'Italia per il costruttore di auto -, che questa sera ha annunciato di avere completato l'offerta del prestito obbligazionario da tre miliardi di dollari «per le generali esigenze del Gruppo». Entrambe le assemblee si terranno ad Amsterdam, dove i due gruppi hanno trasferito la sede legale per permettere a Exor di usufruire del meccanismo di diritti di voto doppi per i soci stabili. Il 16 aprile l'ad di Fca Sergio Marchionne, dopo l'assemblea, volerà a Torino per incontrare alle 18,30 i sindacati.

L'operazione su PartnerRe è già stata approvata dal cda di Exor, presieduto da John Elkann, che ha anche dato il via libera al bilancio 2014, chiuso con un utile di 323,1 milioni di euro (2,084 miliardi nel 2013 grazie alla plusvalenza legata alla vendita della svizzera Sgs). Agli azionisti sarà distribuito un dividendo in rialzo pari a 0,35 euro (0,33 a titolo del 2013). Il consiglio ha anche autorizzato l'emissione di uno o più bond, entro marzo 2016, per un importo fino a 3 miliardi di euro.

Exor sta rivedendo il portafoglio delle sue partecipazioni e in questo ambito rientra la vendita in corso di Cushman & Wakefield, la società americana terza al mondo nei servizi immobiliari, da cui - secondo gli analisti - potrebbe incassare circa 1,6 miliardi di dollari. Il progetto per conquistare PartnerRe, studiato da John Elkann, arriva dopo due anni di analisi del comparto ed è concepito «su base amichevole». La previsione è di chiuderlo entro il 2015.

Non sarà necessario un aumento di capitale né l'approvazione degli azionisti di Exor, che intende mantenere il management e il marchio del gruppo rafforzandone la posizione di leader nel settore riassicurativo. L'offerta è in concorrenza con l'accordo di fusione annunciato in precedenza tra PartnerRe e Axis Capital rispetto al quale comporta un premio del 16% sulla base della media degli ultimi dieci giorni al 13 aprile.


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Martedì 14 Aprile 2015 - Ultimo aggiornamento: 17-04-2015 08:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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