John Elkann e Sergio Marchionne

Fiat, poche le richieste di recesso
Elkann: «La fusione non è a rischio»

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TORINO - «Sono lieto di questo risultato». Così John Elkann, presidente di Fiat, alla luce dei risultati sui recessi che permettono il via libera alla fusione tra Fiat e Chrysler. «Attendiamo ora il completamento di questo progetto che è stato sul nostro tavolo sin dalla acquisizione della totalità del capitale di Chrysler Group LLC. La quotazione sul Nyse (New York Stock Exchange) darà il giusto rilievo all'importanza delle attività del Gruppo sul mercato statunitense e renderà più efficienti le nostre attività di finanziamento».

Dal canto suo, Sergio Marchionne, Amministratore Delegato di Fiat e Chrysler, ha aggiunto: «Le recenti stravaganze dei mercati azionari e l'andamento delle azioni Fiat negli ultimi giorni hanno aggiunto a questo processo un grado di complessità inatteso e, a mio modo di vedere, ingiustificato. Mi rassicura il fatto che la stragrande maggioranza dei nostri azionisti abbia scelto di continuare nel proprio impegno di azionisti fedeli. La loro fiducia nel ed il loro sostegno al piano strategico che abbiamo delineato per i prossimi cinque anni hanno importanza decisiva in questo momento, in cui entriamo in una fase di realizzazione che migliorerà drasticamente il posizionamento di mercato del nostro Gruppo e dei nostri marchi».

Fiat sottolinea che il termine per la proposizione delle opposizioni dei creditori scadrà il 4 ottobre 2014 (60 giorni dalla data del deposito del verbale dell'Assemblea). Fiat ritiene che non sussista alcun rischio di pregiudizio per i creditori e non prevede di conseguenza che il processo per l'opposizione dei creditori impedisca il tempestivo completamento della fusione intorno alla metà del mese di ottobre. Il pagamento per le azioni per cui sia stato validamente esercitato il diritto di recesso avverrà secondo quanto previsto dal codice civile italiano, che richiede che tali azioni siano offerte in prelazione agli azionisti Fiat al Valore di Liquidazione.

Successivamente, eventuali azioni non acquistate dagli azionisti Fiat potranno, a discrezione di Fiat, essere offerte al pubblico al valore di liquidazione. Qualsiasi offerta sarà depositata presso il registro delle imprese di Torino e comunicata secondo le disposizioni applicabili. Eventuali azioni non acquistate decorsi 180 giorni dalla data in cui l'esercizio il diritto di recesso è stato comunicato saranno, subordinatamente al verificarsi della Fusione, acquistate da FCA al Valore di Liquidazione e annullate.

Qualsiasi pagamento agli azionisti che abbiano esercitato il diritto di recesso è subordinato al perfezionamento della Fusione e si prevede sarà effettuato dopo il perfezionamento della Fusione e dopo il completamento dell'offerta in prelazione e dell'offerta al pubblico delle azioni, in una data che sarà determinata da FCA secondo le disposizioni di legge applicabili e che non sarà posteriore al centottantesimo giorno sopra citato.


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Venerdì 29 Agosto 2014 - Ultimo aggiornamento: 30-08-2014 16:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA