Marchionne ed Elkann con la nuova Ferrari 488 GTB

Marchionne: «In Italia altri posti di lavoro
la Ferrari potrebbe avere sede in Olanda»

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GINEVRA - La ripresa c'è, anche se «soltanto agli inizi», e Sergio Marchionne non intende farsela scappare. Nel giorno dell'anteprima per la stampa del Salone dell'Auto di Ginevra, il più importante in Europa, l'a.d di Fca delinea le strategie dell'azienda.

Dal lancio di nuove vetture - in Svizzera c'è già la nuova Ferrari 488 GTB, ma sono in arrivo anche la nuova media Alfa Romeo e il suv Maserati Levante - all'assetto societario del Cavallino Rampante, che potrebbe avere sede legale in Olanda ma continuerà a pagare le tasse in Italia. E promette che, «se tutte le cose vanno bene», la casa automobilistica italo-americana è pronta a «fare altre assunzioni». L'annuncio arriva a pochi giorni dall'intesa su Melfi, che prevede mille assunzioni a tempo indeterminato.

Un numero che potrebbe già salire a 1.900, tra nuovi ingressi e distacchi da altri stabilimenti. Merito del successo di Fiat 500X e Jeep Renegade, tra le più ammirate a Ginevra, e di quel Jobs Act che per Marchionne «è un atto dovuto», ma che soltanto Matteo Renzi è riuscito a introdurre. Sciarpa grigia sopra il maglione nero d'ordinanza, l'a.d di Fca torna a elogiare il lavoro del Premier. «I miei rapporti con lui sono cambiati perché l'ho conosciuto - spiega - e ha il coraggio di portare avanti il cambiamento. Gli insulti della piazza? Mi viene da ridere: la disoccupazione sta calando, lo spread è diminuito e il Pil dicono sia positivo. Quali altri obiettivi abbiamo? Non si preoccupi e vada avanti: ha caratteristiche da leader».

Quelle che cerca per il suo successore, quando nel 2018 - ma potrebbe essere anche nel 2019 perché «non ho detto che vado via nel 2018 ma che resto fino ad allora» - Marchionne passerà la mano. «Il mio successore sarà tra i manager interni - ribadisce al riguardo - ho l'obbligo di trovarlo e ci sto lavorando da un bel po', perché le aziende che non lo fanno hanno poi problemi. Lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle: vi ricordate Fiat nel 2004? Io ero il quinto a.d nel giro di pochi mesi, non va bene».

Di tempo, prima del passaggio di testimone, ce n'è comunque parecchio. E le cose da fare non mancano. A cominciare dal nuovo assetto della Ferrari, il gioiellino del Gruppo, per il quale Marchionne immagina uno schema societario in stile Fiat Chrysler e Cnh. «È la terza volta che lo facciamo e io cerco sempre la semplicità, oltre i maglioni neri», scherza. Una sede legale in Olanda, dunque, «è possibile» anche per il Cavallino Rampante, che però «continuerà a produrre - assicura - e a pagare le tasse in Italia».


Nessun addio al Belpaese per uno dei suoi simboli, dunque, ma solo una questione di regole, con quella 'loyalties share' che nei Paesi Bassi permette di mantenere le mani sull'azienda più di quanto sia possibile in Italia. All'orizzonte c'è infatti la quotazione in borsa, a New York e su un altro mercato non ancora definito, che «tecnicamente potrebbe essere anche» di una quota superiore al 10%.

«Ma il problema è stabilire il prezzo e non creare squilibri», spiega Marchionne, che allo stand del Cavallino si luccica gli occhi di fronte al rosso Ferrari della 488 Gtb - «l'ho guidata ma con risultati disastrosi, meno male che c'era poca gente a vedere quello che combinavo». Le richieste, anche se appena lanciata, hanno già battuto ogni record e sarà difficile soddisfarle tutte. Probabilmente un altro segnale di quella ripresa che inizia a farsi sentire.

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Mercoledì 4 Marzo 2015 - Ultimo aggiornamento: 11-02-2016 16:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA