Il nuovo taxi di New York

New York, il taxi diventa un minivan:
e arriva anche la app “contro” Uber

di Anna Guaita
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NEW YORK – Rimarranno gialli e verdi. Giallo canarino per la city, cioé Manhattan, e verde per gli altri quartieri di New York, il Bronx, Queens, Brooklyn e Staten Island.

Ma non saranno più le lunghe e assetate Ford Victoria: il “taxi del domani” è un minivan della Nissan, e dal primo settembre diventa l’auto ufficiale di New York. Le prime 750 sono state già consegnate, ma pian pianino, man mano che le Ford Victoria verranno messe in pensione, tutti i 14 mila taxi della city e i 18 mila degli altri quattro quartieri saranno minivan.

Sono quattro anni che si dibatte sul nuovo modello di taxi per New York, e naturalmente non tutti sono contenti della scelta, soprattutto perché la prima ondata di consegne è costituita da automobili tradizionali, non ibride o elettriche, come gli ambientalisti avrebbero voluto. Le vetture elettriche arriveranno, si prevede, solo nel 2017. Tuttavia il modello scelto non consuma tanto, e soprattutto è molto comodo sia per i tassisti che per i passeggeri. Considerato che quotidianamente a Manhattan i tassisti caricano 600 mila passeggeri, e che stanno al volante almeno 9 ore, è facile capire che il benessere sia di chi guida che di chi siede dietro è stato considerato importante.

La nuova vettura assicura al passeggero maggiore privacy, perché gli permette di tenere chiuso il vetro divisorio e spegnere il citofono di collegamento. Al passeggero (e quindi all’autista) viene concesso di regolare la temperatura della sua parte dell’abitacolo secondo i suoi desideri, ed eventualmente di aprire il tettino e godersi il sole e l’aria fresca. Può anche approfittare per ricaricare il cellulare nelle prese appositamente inserite nel pannello divisorio. Il fatto che le portiere si aprano a scorrimento rende anche più facile accostare e scendere nel traffico cittadino (i ciclisti saranno i più contenti di questo particolare).

La nuova vettura era stata fortemente voluta dal sindaco precedente Michael Bloomberg, contro la resistenza dei proprietari delle licenze, che la trovano troppo costosa. Tuttavia anche queste resistenze si sono attutite davanti alla montante concorrenza di aziende come Uber e Lyft. Una licenza “medallion” per il possesso e la guida di taxi garantiti e regolamentati dalla Taxi and Limousine Commission della città ha infatti perso di valore, anche se i calcoli sono contraddittori: alcuni media riferiscono che la licenza è passata da 1 milione e 300 mila dollari a 900 mila dollari nell’arco dell’ultimo anno, proprio come conseguenza della concorrenza.

Dunque si punta molto sul nuovo taxi che sembra piacere ai consumatori. E intanto la tecnologia, che ha assicurato la crescita esponenziale di Uber, con la possibilità di chiamare una macchina semplicemente usando una App, sta correndo in soccorso anche dei taxi ufficiali: una App è già pronta, e garantirà ai passeggeri la possibilità di chiamare un taxi subito e senza aggiunte sul tassametro. L’App si chiama Arro, ed è già in fase di sperimentazione su 7 mila taxi, per essere lanciata entro la metà di settembre.

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Mercoledì 2 Settembre 2015 - Ultimo aggiornamento: 11-09-2015 16:21