La nuova Ford Focus in versione station wagon

Focus, gasolio in meno e strada in più:
con il diesel 1.5 Ford cambia la musica

di Nicola Desiderio
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ROMA - Qual è oggi il motore ideale per un’auto compatta? Sicuramente un diesel intorno agli 1,6 litri che assicura un ottimo compromesso tra prestazioni, consumi e costi di gestione. Un’opzione che la Ford Focus offre da tempo immemore e che oggi, in occasione del profondo restyling ribadisce diminuendo la cilindrata a 1,5 litri, offrendo qualche cavallo in più e, dulcis in fundo, più efficiente fino del 19% con l’opzione del cambio Powershift a doppia frizione, altra novità per questo motore.

Il baricentro della gamma. Stiamo parlando di un solo motore, indubbiamente il più importante per la gamma dell’auto americana e anche per il mercato, visto che tutte le sue concorrenti offrono qualcosa di analogo. Ma prima di addentrarci nei particolari, occorre ricordare che le modifiche intervenute al resto della vettura sono numerose e sostanziali quanto formali. È cambiata infatti la calandra, che risponde ai canoni del design kinetik 2.0 e ancora di più l’impostazione della plancia, con un taglio netto dei tasti e l’arrivo del sistema Sync 2 con schermo a sfioramento da 8 pollici e comandi vocali avanzati. Basta dire “ho caldo” e il climatizzatore si avvia al massimo oppure “ho fame” e si attiva la Guida Michelin consentendo di scegliere il tipo di cucina, il ristorante e infine, prima di avviare il navigatore, chiede se chiamare per prenotare.

Sa proteggersi e proteggere. La Focus rialza l’asticella anche per le dotazioni di sicurezza, ambito nel quale già primeggiava. Il sistema di allerta con frenata automatica ora provvede all’arresto della vettura al di sotto dei 50 km/h, aggiungendosi alla sorveglianza dell’angolo cieco e contro il superamento della carreggiata, alla lettura dei segnali, al cruise control adattativo e ai fari bi-xeno con Led diurni che adattano orientamento e potenza del fascio a seconda della situazione di guida. Per rendere più facili e sicure le manovre ci sono anche la retrocamera, il Rear Traffic Alert che avvisa se sta sopraggiungendo una vettura, il sistema semiautomatico che funziona ora anche negli spazi paralleli e la funzione che consente di far fuoriuscire la vettura automaticamente dai parcheggi. La Focus si conferma l’auto che meglio di tutte le altre sa conservare la propria carrozzeria dai piccoli urti con un dispositivo semplice, che gli utenti della Focus già conoscono: il Door Edge Protector, i profili plastica a scomparsa che proteggono gli spigoli delle portiere. Piccoli particolari che, insieme al bocchettone Easy Fuel – che evita di sbagliare carburante alla pompa – rendono la vita più facile e serena.

La vera amica dei giovani. Anche l’ESP, oltre all’hill assist, ha un’altra funzione che aiuta nei rapidi cambi di corsia, quando occorre evitare un ostacolo improvviso. E poi c’è il MyKey, che vi consentirà di dare con il massimo della tranquillità l’auto al figlio impostando la velocità massima e il volume del sistema audio e impedendo la disattivazione dell’ESP e l’avviamento della vettura se non si allacciano le cinture. Lui forse non sarà contento, ma il fatto di non dover affrontare lunghe battaglie per avere la macchina il sabato sera sarà alla fine un bel vantaggio anche per lui. La sicurezza però non è solo elettronica e la Focus. I tecnici di Colonia hanno infatti rimesso mano all’autotelaio. Le sospensioni godono di tarature differenti, ma soprattutto il sottotelaio è stato reso più rigido ed è ancorato meglio al resto della scocca. In questo modo la risposta naturale dello sterzo è stata migliorata, con l’aiuto di modifiche al software di controllo della servoassistenza e della funzione di torque vectoring realizzata attraverso interventi selettivi dei freni. Interventi anche sull’insonorizzazione con modifiche alla composizione e alla distribuzione dei materiali fonoassorbenti.

Più piccolo, ma più bello. La nuova gamma motori ora è tutta Euro6, con stop&start e recupero dell’energia, e prevede unità a benzina turbo a iniezione diretta: il mille 3 cilindri da 100 cv e 125 cv, 1.5 da 150 cv e 182 cv più il 2 litri da 250 cv della ST e il 2,3 litri da 320 cv della prossima RS. La ST ha anche il diesel 2 litri da 184 cv, disponibile anche sui normali allestimenti nel livello da 150 cv. Ma il motore che ci interessa di più è l’1,5 litri da 120 cv e 95 cv che rispetto al precedente 1,6 litri ha 5 cv in più, coppia pari (270 Nm a 1.750 giri/min), ma il consumo scende da 4,5 a 3,8 litri/100 km e le emissioni di CO2 da 117 a 98 g/km di CO2, dunque è del 16% più efficiente. Se poi si considera che per avere il cambio Powershift bisognava prendere il 2 litri da 120 cv, il vantaggio con il doppia frizione sale al 19%, ma per chi vuole il meglio c’è la versione Econetic da 105 cv da soli 88 g/km mentre per chi ritiene che il GPL sia la soluzione migliore, c’è l’1,6 litri, anche lui con 120 cv. In termini di prestazioni la versione 1.5 TDCi a 120 cv guadagna 4 decimi in accelerazione (10,5 secondi contro 10,9 nello 0-100 km/h) e 2 km/h in velocità (195 contro 193 km/h). Dunque meno cilindrata, più cavalli con meno gasolio e meno impatto sull’ambiente, anche per le emissioni inquinanti visto che per neutralizzare i NOx ora c’è una trappola allo scarico.

Un paradosso verificato. Alla prova pratica la crescita dell’1,5 litri appare ancor meglio che nei numeri. Il nuovo motore infatti ha un funzionamento più rotondo e corposo, ma anche più brio perché c’è maggiore prontezza all’acceleratore sin dai regimi più bassi e maggiore è la capacità di allungo, ma soprattutto più costante è la progressione. Sembra paradossale, ma è come se avessero aggiunto centimetri cubici invece che toglierli e la qualità di marcia globale della Focus ne guadagna, supportata da un cambio che rimane ottimo per manovrabilità, sempre che non vogliate passare al Powershift, la soluzione migliore per far riposare il piede sinistro e far giocare i polpastrelli con i paddle. Ancora più piacevole il comportamento stradale. Le modifiche alle sospensioni e allo sterzo hanno reso la Focus ancora più confortevole eppure più facile, precisa e sincera, capace ancora più di prima di offrire al guidatore la percezione che le ruote sono sempre ben attaccate all’asfalto per copiarne le sconnessioni e seguire le giuste istruzioni. Questo consente alla compatta dell’Ovale Blu di essere facile in città, agile tra le curve e sicura nei tratti veloci con un’ottima silenziosità di marcia.

Dà di più e costa di meno. La Ford Focus parte da 18.750 euro, 1.000 in più per la Wagon, in tre allestimenti (Plus, Titanium e Titanium X) per i clienti privati e uno specifico Business, dedicato ai clienti delle flotte. Anche in questo caso c’è di più con meno visto che il listino parte da 250 euro in meno di prima, ma con contenuti superiori, proprio come fa il nuovo 1.5 TDCi.

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Giovedì 7 Maggio 2015 - Ultimo aggiornamento: 19-05-2015 07:42