La Clio RS Monaco GT, un mix i grinta e d eleganza

Clio RS Monaco GT, grinta ed eleganza:
la belva compatta secondo Renault

di Nicola Desiderio
  • condividi l'articolo

MONTE CARLO - La rabbia vera è quella che non si vede ed è questo un po’ il caso della Renault Clio RS Monaco GP, edizione speciale prodotta in serie limitata della più famosa “hot hatch” del proprio segmento, fedele compagna della gamma Clio sin dall’inizio della propria carriera e arrivata puntualmente a completarne quella della quarta serie lo scorso anno.


Più discreta fuori… Chi ce l’ha già, chi ha già messo gli occhi sopra o chi segue il genere si starà subito chiedendo: che cosa ha di diverso? Vi diciamo subito niente a livello meccanico e di telaio, ma una caratterizzazione volta viceversa più all’eleganza che alla cattiveria. Un modo – se si vuole – un po’ controcorrente rispetto alla tradizione di questo modello specifico, ma che si può permettere proprio in virtù del proprio nome e della reputazione che si è guadagnata in anni e anni di divertimento fornito ai guidatori più smaliziati. A distinguere la Monaco GP sono la colorazione nera al posto di quella grigia di splitter anteriore, estrattore, spoiler posteriore e cerchi Tibor da 17 pollici o Radical da 18 pollici, ma soprattutto il padiglione nero fornito in abbinamento 2 tinte specifiche: un bianco perlato e un grigio metallizzato chiaro.

…Più “grigia” dentro. Caratterizzazione sportiva elegante anche per l’abitacolo dove sparisce del tutto il rosso e compare dal brancardo con la scritta Monaco GP e il numero di serie impresso. La selleria è in pelle Riviera con cuciture in grigio, presenti anche sul volante dotato di segmento in alto che segnala quando il comando è dritto. In grigio anche il bordo dei tappetini e le cinture di sicurezza, in metallo scuro tutte le modanature, compresa quella della consolle centrale dove si trova lo schermo da 7 pollici del sistema R-Link di serie dotato, oltre che di tutte le funzioni presenti sulle altre Clio – come quella di poter attivare 6 sound virtuali – anche di quelle R.S. Monitor 2.0 e R.S. Display che consentono di giocare al pilota con alcune funzioni di telemetria gestibili a casa con un software specifico e condivise su rete attraverso i social network.

Si fa in tre per divertirti. Come anticipato, nulla cambia sotto la pelle. Il 4 cilindri di 1,6 litri turbo ad iniezione diretta eroga ben 200 cv e una coppia di 240 Nm a 1.750 giri/min ed è accoppiato a un cambio doppia frizione a 6 rapporti azionabile con la leva o con le levette dietro al volante che sono lunghe e incernierate al piantone, come su Ferrari o Lamborghini. Lo sterzo è elettromeccanico, i freni sono ripresi dalla Laguna mentre a caratterizzare le sospensioni sono gli ammortizzatori dotati di tamponi idraulici e le molle che, con l’assetto Cup, sono più dure del 27% davanti e del 20% dietro con un’altezza da terra che si riduce di 3 mm e uno sterzo più diretto. Con il pulsante RS Drive, posizionato in basso sul tunnel centrale, si possono selezionare tre modalità di guida che agiscono simultaneamente su motore, cambio, sterzo ed ESP: Normal, Sport e Race con l’ultima che prevede la disattivazione totale del controllo elettronico lasciando attivata solo quella di differenziale autobloccante elettronico.

Pronta a lanciarsi di slancio. Con le ultime due infine ci sono l’allarme sonoro per la cambiata e anche la funzione di Launch Control dalla logica semplice: si mette il piede sinistro sul pedale del freno, si tirano entrambe le leve del cambio e, una volta accesa la spia al centro della strumentazione, si schiaccia l’acceleratore a fondo. Il motore si stabilizza a 2.500 giri/min e, rilasciando il freno, il 4 cilindri può scatenare tutto quello che può sfruttando al meglio gli slittamenti delle ruote motrici e portando i tempi di cambiata sotto i 150 ms. Le prestazioni sono di assoluto rilievo: la Clio RS raggiunge 230 km/h, accelera da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi e chiude il chilometro da fermo in 27,1 secondi, ma senza mai esagerare nella sete visto che dichiara un consumo di 6,4 litri/100 km pari ad emissioni di CO2 di 144 g/km. Chi rimpiange la precedente Clio RS con motore 2 litri sappia che il progresso in termini di efficienza supera il 20%

Una sportiva che va bene sempre. La Clio RS è la stessa anche nel comportamento. Il motore è pronto e corposo in basso, al minimo è silenzioso, poi manifesta un bel sound che cresce in frequenza con il regime insieme alla grinta. Il cambio ha solo qualche ritardo nella guida veloce, ma ha anche la funzione della scalata multipla continuando a tirare la levetta di sinistra. È qui che il pilota può confrontarsi con un mezzo davvero sportivo e studiato per giocare con il tiro-rilascio. Con la modalità Sport le emozioni e gli angoli di deriva del retrotreno si fanno più ampi, ancora di più in Race quando l’ESP toglie ogni rete di salvezza e consegna la Clio RS totalmente in mano al pilota. In questi frangenti occorre ovviamente sapere quello che si fa, ma si viene ricompensati da un’auto che ancora una volta è all’altezza del proprio nome, compresa qualche ruvidità. Lo sterzo infatti può vantare precisione e prontezza buone, ma viene messo un po’ in crisi dalla coppia del motore con reazioni che esigono prontezza. Tutto invece rientra nell’ambito di un’auto quasi normale quando la si vuole guidare in pieno relax, con il ghigno di chi sa di avere sotto il cofano 200 cavalli pronti all’uso. Insomma un’auto polivalente che sul misto stretto non teme nessuno.

Italia protagonista. La Clio RS Monaco GP sarà disponibile in 750 esemplari numerati, 250 dei quali dedicati sollo all’Italia che tradizionalmente è il miglior mercato per la sportivetta francese. Il prezzo è di 24.950 euro, ovvero 1.200 euro in più rispetto alla versione normale, ma con un equipaggiamento che comprende tutto quanto descritto e anche di più.

  • condividi l'articolo
Martedì 22 Aprile 2014 - Ultimo aggiornamento: 27-04-2014 19:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA