La BMW Serie 2 Active Tourer

Rivoluzione a Monaco: Serie 2 Active
Tourer, la prima volta di BMW

di Giampiero Bottino
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INNSBRUCK - È certamente una delle novità più attese dell'anno, non solo per il modello in se stesso, ma per ciò che esso rappresenta. E cioè una piccola rivoluzione, almeno secondo il metro della storia e della tradizione del costruttore. Mai prima d'ora, infatti, si era vista una BMW a trazione anteriore. E mai la casa di Monaco si era cimentata nel segmento - tipicamente orientato alle famiglie - delle monovolume compatte.


Un doppio debutto che aveva fatto lievitare la curiosità attorno alla sua interprete. Alla prova dei fatti, complice una lunga e articolata prova sulle strade spesso tortuose che si snodano nelle valate del Tirolo, questa Serie 2 Active Tourer ha superato l'esame a pieni voti. Buona la prima, quindi. BMW ha fatto tesoro sia delle esperienze maturate in casa, con la Mini dalla cui nuova generazione la new entry ha attinto l'architettura (e non la piattaforma) opportunamente rivisitata, sia dai successi e dagli errori di chi ha già accumulato significative esperienze nel segmento in cui - almeno finora - la casa di Monaco è l'ultima ad avventurarsi.

Alla guida, entrambe le motorizzazioni disponibili per il test (228i con il 2.0 a benzina da 231cv e 218d con il 2.0 turbodiesel da 150 cv) hanno confermato che a Monaco si può anche cambiare credo tecnologico, ma non c'è spazio per compromessi in termini di sportività e piacere della guida. Il motore a benzina (al quale al momento del lancio si affiancherà il nuovissimo 1.5 a 3 cilindri da 136 cv, utilizzato per la prima volta) ha entusiasmato per le perfomance assolute e le accelerazioni brucianti garantite dai 231 cv, che sembrano addirittura troppi per una vettura di questo tipo, seppure contrassegnata dall'elica biancoblù.

Decisamente apprezzabile anche la motorizzazione diesel, che sarà probabilmente la più richiesta dalla clientela italiana: brillante quanto basta per garantire medie elevate e sorpassi rapidi, elastica e silenziosa al punto che - dopo una lieve ma avvertibile rumorosità in fase di avviamento a freddo - nasconde quasi subito la sua reale "natura", esibendo sonorità e assenze di vibrazioni degne di un benzina. Comune a entrambe le vetture il comportamento stradale gradevole ed equilibrato al punto che non è sempre facile rendersi conto di essere al volante di un'auto che "tira" anziché "spingere".

L'obiettivo dichiarato durante la presentazione alla stampio (sviluppare un concetto completamente nuovo per BMW senza rinunciare all'handling e alla dinamica tipicamente BMW) sembra quindi raggiunto. La Serie 2 Active Tourer può quindi partire in caccia di nuovi clienti, di persone attratte dal marchio nel quale però non trovavano il modello in grado di soddisfare le proprie esigenze in termini di spazio e versatilità racchiusi in un package compatto. La nuova arrivata rappresenta una risposta concreta a questa domanda in parte inespressa, ma che secondo gli strateghi di Monaco esiste sicuramente.

In effetti, la trazione anteriore è la soluzione migliore, per non dire obbligata, quando la priorità è conciliare lo spazio con il contenimento delle dimensioni (la vettura è lunga 4.342 mm). Tanto meglio se poi questo compromesso viene impreziosito dai contenuti tecnologici e innovativi che a Monaco non difettano certamente, e a cui la Active Tourer ha attinto copiosamente. La versatilità è rappresentata, ad esempio, dal divano posteriore scorrevole, dotato tra l'altro di schienali a ripiegamento elettrico.

Grazie a questa soluzione, il vano disponibile per il carico ha un volume che varia da 408 a 1.510 litri. L'accessibilità al bagliaio è poi agevolata dalle grandi dimensioni del portellone, che non solo viene azionato elettricamente, ma può essere aperto anche senza mani, passando un piede sotto la coda della vettura. Con due sole avvertenze: bisogna avere in tasca la chiave d'accensione (ma sarebbe meglio chiamarla comando d'accensione, visto che l'avviamento è del tipo "keyless") e non ci si deve avvicinare troppo, altrimenti i sensori di bordo inibiscono l'apertura poiché il portellone, sporgendo dalla sagoma del vettura, potrebbe essere pericoloso.

La prima monovolume della casa dispone di tutte le tecnologie più evolute al servizio della connettività, con il ConnectedDrive e le relative app che consentono - tramite la manopola sul tunnel e il display centrale - di usufruire di un gran numero di servizi utili ed evoluti. Sono disponibili di serie o in opzione anche tutti i più efficaci dispositivi di assistenza alla guida e di ausilio alla sicurezza attiva, mentre è possibile selezionare le ormai consuete modalità di guida Sport e Comfort, oltre alla più risparmiosa Eco Mode.

L'avventura dell'Active Tourer non è che agli inizi. Succesivamente al lancio, in gamma entreranno la 220i, la 220d e l'entry level 216d equipaggiata con l'inedito 3 cilindri 1.5 turbodiesel da 115 cg, accreditata di 99 g/km di CO2. Entro a fine anno, poi, la 220d e la 225i saranno disponibili anche con la trazione integrale xDrive. Per quanto riguarda i cambi, l'alternativa è tra il manuale a 6 marce di serie e l'opzionale automatico Steptronic a 6 o 8 marce.

L'avvio delle vendite in Italia è programmato per la fine di settembre con una gamma articolata in cinque varianti di modello: la Serie 2 Active Tourer base, il Modello Advantage orientato al comfort, la Sport Line dal look più dinamico, la Luxury Line che rappresenta il massimo dell'eleganza nell'ambito della famiglia. A novembre arriverà poi la M Sport il cui look muscolare sarà evidenziato dal pacchetto di aerodinamica M e da numerosi dettagli stilistici specifici. Il listino di partenza della Active Tourer è compreso tra 27.950 e 41.550 euro.

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Domenica 20 Luglio 2014 - Ultimo aggiornamento: 01-08-2014 18:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA