La Volvo V60 con il nuovo turbodiesel 4 cilindri della famiglia eDrive

Volvo Drive-E, il futuro è arrivato:
motori più piccoli, potenti ed efficienti

di Giampiero Bottino
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VERONA - Aria nuova in casa Volvo. Si tratta di quella che circola, abbondante, negli innovativi motori che fungono quasi apripista alla rivoluzione svedese di cui la seconda generazione della XC90 che sarà svelata al prossimo Salone di Parigi costituisce la prima sintesi: nuovo lo stile, sulla falsariga di quanto anticipato dai concept visti agli ultimi Saloni di Francoforte e Detroit, nuova la piattaforma modulare SPA, nuova la famiglia di motori Drive-E che promette prestazioni, efficienza e predisposizione all'elettrificazione, tanto che la XC90 avrà fin dall'inizio una variante ibrida a benzina Plug e alla tecnologia ibrida.

Semplificazione. In attesa della grande novità dell'anno, la nuova filosofia motoristica ha già trovato le sue prime applicazione nella parte medio alta dell'offerta Volvo: la famiglie 70 e 80, ma soprattutto quella che è il cuore della sua gamma, la 60 di cui fanno parte la berlina S, la station V e il Suv XC, cioè i modelli Drive-E che abbiamo I quali, tra l'altro, sono stati sviluppati con un'unica architettura per berlina e diesel, ma con un'ampia declinazione di potenza: un bel passo avanti verso la razionalizzazione dell'offerta rispetto alle 8 architetture motoristiche finora proposte dal marchio svedese. Analoga la situazione dei cambi, passati da 8 al nuovo automatico a 8 rapporti con 3 livelli di coppia e al manuale con 2 livelli di coppia, migliorato sotto l'aspetto dell'efficienza. Il cambiamento è evidente, come le prevedibili, positive ricadute sui costi.

La filosofia. Il credo tecnologico che ha guidato i progettisti svedesi rappresenta davvero una svolta: non sono più la cilindrata e il numero dei cilindri gli indicatori di performance e guidabilità, ma la quantità d'aria che passa nel motore. Se passa più aria in un motore più piccolo, se ne avvantaggiano l'efficienza e le prestazioni. È un diverso approccio al tema del downsizing, confortato da un'affermazione che può apparire temeraria: «Svilupperemo nuovi motori piccoli e intelligenti, a 4 cilindri, che faranno assomigliare gli attuali V8 a dei dinosauri». Di certo, rispetto alla gamma motori finora utilizzata, la nuova famiglia che esce dalla fabbrica di Skövde si caratterizza per incrementi di efficienza fino al 35%.

Potenze elevate. In base ai programmi, la famiglia Drive-E avrà unità di 2 litri con un range di potenze compreso tra 120 e 230 cv nel caso dei diesel e da 149 a oltre 300 per i benzina, con punte di 400 raggiungibili grazie all'ibridizzazione, che per esempio consentirà alla prossima generazione della XC90 di misurarsi alla pari con le concorrenti più agguerrite.

Tre unità. Per la gamma 60 i motori disponibili sono il turbodiesel D4 da 181 cv, il più gettonato dalla clientela italiana, il turbo a benzina da 245 cv e il T6 con supercharged e turbocompressore da 306 cv di potenza massima. Sulle strade attorno a Verona l'unità a gasolio ha impressionato per elasticità e accelerazione, pur con livelli di emissioni davvero contenuti: 99 g/km di CO2 per la S60 con cambio manuale, che diventano 109 con il Geartronic a 8 marce, assumendo il valore rispettivamente di 103/112 nel caso dalla station V60 e di 117/124 per la XC60.

L'offerta. Articolato come sempre nei livelli di allestimento Kinetic, Business, Momentum e Summum (con le declinazioni sportiveggianti R-Design disponibili per la berlina e il Suv), il listino della S60 relativamente alle motorizzazioni Drive-E parte da 34.950 euro per la D4, da 40.300 per la T5 e da 46.270 nel caso della T6 che parte dall'allestimento Momentum. Per la corrispondente versione della station V60 bisogna prevedere 1.500 euro in più, mentre la XC60 parte rispettivamente da 39.900, 44.300 e 49.350 euro. Nuove motorizzazioni a parte, inizia anche la commercializzazione della XC70 Polar, declinazione avventurosa della station wagon Volvo offerta nella versione - un'idea tutta italiana - caratterizzata da un elevato valore qualità/prezzo. Il listino parte da 44.400 euro, con circa 3.500 euro di vantaggio rispetto all'equivalente modello nell'allestimento immediatamente superiore.

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Venerdì 7 Febbraio 2014 - Ultimo aggiornamento: 11-02-2014 03:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA