La Ducati di Dovizioso precede la Honda di Marquz a Zeltweg

GP d'Austria: trionfa la Ducati di Dovizioso, controsorpasso a Marquez all'ultima curva

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ZELTWEG - Carattere, cervello, esperienza ed una grande moto. L’emozionante vittoria di Andrea Dovizioso al Red Bull Ring, dopo un testa a testa con un Marc Marquez mai domo, è fatta di tutto questo. Va aggiunta la scelta delle gomme (morbide), diversa da quella degli altri protagonisti, ed indovinata. Per il pilota forlivese del Team Ducati è il terzo successo stagionale, il quinto in MotoGp. Ma ha un valore diverso dai precedenti, come ha riconosciuto egli stesso. Il primo posto in Austria tiene Dovizioso mani e piedi dentro il Motomondiale, mentre la terza vittoria consecutiva dello spagnolo targato Honda avrebbe dato una spallata forse decisiva alla classifica.

Che invece è quanto mai aperta. Marquez resta in testa con 174 punti, ma Dovizioso si porta a -16. Seguono Vinales a -24, Rossi a -33, Pedrosa a -35. Con nove Gp da correre questi cinque sono tutti in gioco. L’undicesimo appuntamento stagionale ha visto anche Dani Pedrosa sul podio, mentre le Yamaha ufficiali si sono intristite nelle retrovie: Maverick Vinales sesto e Valentino Rossi settimo. Meglio la Yamaha satellite di Johann Zarco, quinto. In progresso Jorge Lorenzo, quarto con la seconda Ducati ufficiale. Sempre in alto mare Andrea Iannone, solo undicesimo con la Suzuki. L’anno scorso in Austria aveva vinto, ma in sella alla Ducati, precedendo proprio Dovizioso.

«Oggi la gara me la sono presa. È stata dura fino alla fine. La situazione peggiore è trovarsi Marc alle spalle all’ultima curva - ha commentato il pilota della Ducati. E l’ultima è stata davvero da brividi. Ho vinto in extremis contro un Marquez in gran forma». Sul traguardo ha mandato a quel paese l’avversario, ma poi i due si sono stretti la mano. «La differenza l’ha fatta la scelta delle gomme. Le Michelin bisogna saperle interpretare. Ieri la morbida non funzionava, oggi faceva più caldo e secondo le nostre analisi doveva andare meglio». Lorenzo è stato il primo ad infiammare il gran premio, quando al via ha sorpreso Marquez e la sua 70/a pole. Ma dopo i primi giri la gara è vissuta sul duello tra Dovizioso e Marquez.

«Ero al limite, ho spinto tantissimo - ha detto lo spagnolo, partito con gomme dure - e ci ho provato fino alla fine. I 10 gradi in più mi hanno creato qualche problema al posteriore». Rossi dalla settima posizione è risalito fino alla quarta. Ma poi è stato tradito dalle gomme. «Abbiamo sofferto tanto. Nei primi 10 giri tutto bene, finché la posteriore ha tenuto, poi ho dovuto rallentare. C’era tanto spinning ed i miei tempi si sono alzati - ha spiegato - Tecnicamente non abbiamo sbagliato nulla, dietro avevo montato la dura, che è andata bene per 10 giri, ma poi ce ne sono altri 18. Non mi aspettavo un calo così repentino. Il problema è che consumiamo troppo la gomma dietro, la mettiamo troppo sotto stress. Honda e Ducati sono riuscite a togliere potenza senza perdere troppo in velocità. Nonostante la centralina unica. Dobbiamo lavorare tanto, anche sull’elettronica».

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Lunedì 14 Agosto 2017 - Ultimo aggiornamento: 15-08-2017 19:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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