La gamma Q di Audi

Audi, il futuro è nei Suv e nell’elettrico: in arrivo Q4, Q8 e l’e-tron Sportback

di Sergio Troise
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MATERA - Grandi, piccoli, medi, a quattro o due ruote motrici: i Suv/crossover continuano a dominare i mercati di mezzo mondo, Italia compresa. Le previsioni più recenti indicano una crescita ulteriore del 50% entro il 2025, con i Suv compatti destinati a duplicare gli attuali volumi. Oggi un cliente su tre nel mondo opta per un veicolo sport utility. E nella classe premium i Suv sono la tipologia di carrozzeria più scelta, con uno share del 36%. Nel nostro Paese, una vettura su quattro venduta nel 2016 è stata un Suv, con oltre 482mila unità immatricolate. Un boom o che cosa?

Troppo importante la questione per non approfondirla. Il fenomeno va studiato, assecondato, cavalcato. Con scelte mirate, politiche commerciali adeguate allo scenario, progetti credibili. Lo hanno capito bene i tedeschi dell’Audi, autentici specialisti della materia, con una gamma fondata su efficienza, intelligenza, prestazioni, che spazia dal grande Q7 alla piccola Q2, e la prospettiva di innovare ancora, con l’arrivo, già programmato, di altri tre inediti Suv entro il 2019: Q8, Q4 ed e-tron Sportback. Quest’ultimo – vale la pena sottolinearlo – verrà prodotto nel 2018 nella fabbrica Audi di Bruxelles, spalancando le porte alle emissioni zero, su cui la Casa tedesca ha deciso di puntare senza indugi. In cantiere anche un Q8 ibrido plug-in con 448 cv e 700 Nm.

Nei piani dell’Audi l’e-tron Sportback sarà dotato di motorizzazione totalmente elettrica da 320 kW, in una configurazione che sarà adottata in futuro su tutti i modelli a zero emissioni della Casa dei quattro anelli: un motore elettrico sull’assale anteriore e due su quello posteriore consentiranno la trazione su tutte e quattro le ruote. La potenza, in modalità boost, potrà arrivare fino a 370 kW, garantendo un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi. Grazie alla batteria da 95 kWh, l’autonomia complessiva – viene assicurato sin da ora - sarà superiore ai 500 chilometri.

«L’obiettivo, mirato al 2020, è attestare i Suv al 40% dell’intera gamma Audi». Lo ha detto Massimo Faraò, direttore marketing di Audi Italia, nel corso di un evento organizzato a Matera, la città lucana designata come capitale della cultura 2019: una location suggestiva, tra gli storici Sassi dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità (è il terzo insediamento più antico della Terra) e le moderne strutture che stanno trasformando l’antico borgo in un centro d’avanguardia per attività turistiche e culturali.

Nei piani proiettati su un futuro a medio termine rientrano, in minima parte, anche le versioni elettriche a zero emissioni. «E’ vero che nella finanziaria italiana non c’è traccia di iniziative per sviluppare la mobilità ecologica – dice Faraò - ma Audi è impegnata su questo fronte, facendo parte del consorzio italo-austriaco EVA+, che vede coinvolte anche Volkswagen, Nissan e Renault in una collaborazione con Enel per estendere a 220 postazioni la rete infrastrutturale necessaria per la ricarica veloce».

E’ un consorzio simile a quello che vede la Casa madre, ovvero VW Group, impegnata su scala europea con Ford, BMW e Daimler. «Per noi – aggiunge il manager di Audi Italia - è un impegno prioritario, in quanto entro il 2020 avremo in gamma tre auto completamente elettriche ed entro il 2025 tutta la gamma sarà elettrificata».

In attesa dell’affermazione dei Suv a zero emissioni, la crescita dei veicoli sport utility di Audi è un dato di fatto incontrovertibile. Dal lancio ad oggi, sono state commercializzate 56.000 unità di Q5, circa 51.000 Q3 e oltre 15.000 Q7. E sono già oltre 5.000 le Q2 consegnate nel nostro paese. In pratica un’Audi su tre venduta in Italia è un Suv. Un successo – sottolinea la Casa – perfettamente in linea con l’andamento delle vendite nel mondo, dove la gamma Q ha superato i tre milioni di unità vendute, con un trend di crescita del 75% negli ultimi quattro anni”.

I successi della gamma Q hanno avuto inizio 12 anni fa, quando l’Audi lanciò la Q7: una partenza dall’alto, classe premium, ovvero la parte più ricca e remunerativa del mercato. Ma in seguito la famiglia Q si è poi allargata con l’esordio della Q5, venduta in oltre 1,6 milioni di unità dal 2008 ad oggi, e con la Q3 nel 2011. Lo scorso anno ha esordito poi la piccola Q2, modello destinato a creare un nuovo segmento nella famiglia tedesca, quello dei Suv-coupé urbani, ideali per l’uso quotidiano ma anche per il tempo libero, grazie ad un design innovativo e ad una buona funzionalità.

Abbiamo guidato su un percorso stradale tra Bari e Matera, reso più impegnativo da alcune escursioni in offroad, alcuni dei modelli della gamma Q dell’Audi, a cominciare proprio dal piccolo Suv (versione top con motore 2.0 litri TDI 190 cv). E abbiamo verificato una volta di più la capacità dell’Audi di proporre l’abituale accuratezza complessiva della costruzione (stile, finiture, dotazioni), ma anche di assicurare un ottimo comportamento dinamico e un’efficienza mirata al contenimento di consumi ed emissioni. Valori, questi, salvaguardati anche dalla buona aerodinamica e dal contenimento dei pesi, assicurato dalla piattaforma MQB e dall’uso di materiali leggeri, come l’alluminio. La tecnologia di bordo, poi, è all’altezza delle sorelle più grandi, vista la disponibilità di dotazioni come il virtual cockpit, il mantenimento della corsia di marcia, la frenata autonoma d’emergenza.

In materia di efficienza, il meglio della famiglia Q viene ovviamente dalla Q7 E-tron, ibrida di taglia extra large con potenza di 373 cv, in grado di muoversi in modalità elettrica per 56 km, abbattendo consumi ed emissioni, grazie anche all’originale abbinamento tra diesel ed elettrico (1,7 litri/100 km). Orientata alle prestazioni sportive è invece la S-Q7, che dispone, tra le tante chicche hi-tech, anche delle quattro ruote sterzanti: un aiuto utile per le manovre e per migliorare la tenuta in curva (nel primo caso le ruote posteriori girano al contrario, nel secondo nello stesso verso delle anteriori).

Motorizzata con il poderoso V8 TDI da 435 cv/900 Nm, la S-Q7 dispone tra l’altro di un nuovo turbocompressore ad azionamento elettrico, che supporta le turbine rendendo l’erogazione progressiva e lineare. In questo caso è più difficile moderare i consumi, tuttavia aiuta non poco la riduzione di peso (fino a -325 kg).

Più parca è sicuramente la media Q5 quattro con motore 2.0 litri TDI da 190 cv (il più adatto alla taglia), che sfrutta la tecnologia ultra su piattaforma MLB e offre una serie di sistemi hi-tech come quelli dell’ammiraglia Q7, tra cui l’assistente al traffico trasversale posteriore, l’avviso di uscita o l’assistente alla volta, per non dire delle tecnologie d’infotainment, come il virtual cockpit o il sistema di navigazione MMI touch. Sul piano dinamico, il valore aggiunto è rappresentato dalle sospensioni pneumatiche adattive, che sollevano o abbassano l’auto fino a 45 mm.

Come le altre Audi della famiglia Q, anche la Q5 è ovviamente in grado di affrontare senza impacci l’offroad, compresi i percorsi più duri e accidentati e i pendii più scoscesi. Tuttavia è fuor di dubbio che la maggioranza dei possessori di questi Suv, spesso dotati di pneumatici a profilo basso e di delicate vernici metallizzate, preferisce farne un uso diverso, mirato a sfruttare al meglio il comfort, la versatilità e l’eleganza di questa tipologia di auto grandi e spaziose, che hanno preso il posto di monovolume e station wagon.
 

 

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Martedì 16 Gennaio 2018 - Ultimo aggiornamento: 13:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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