Una delle sale allestite da Alcantara al museo Maxxi di Roma

Le capitali prendono forma sulla stoffa, il giro del mondo con Alcantara

di Paola Pisa
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ROMA - Giro del mondo in città fatte di stoffa. Palloni da football dondolano davanti alla gigantografia di Rio de Janeiro, strumenti di vita domestica come il raccogli-mirtilli vengono esposti per celebrare Stoccolma, mucche che passeggiano di fronte ai grattacieli di Chicago ricordano una antica storia americana, piccole alture colorate diventano le Ande che sovrastano Santiago del Cile. Poi i colori femminili di Dakar, e ancora New York, Helsinki, Mexico. Tutto ammorbidito da una speciale e famosa fibra.

E' pienissima la sala del Maxxi per Local Icons. Urban landscapes north/south, in cui otto artisti interpretano altrettante megalopoli, le loro, usando un materiale dalla duttilità spettacolare, dal tocco dolce come una buccia di pesca, prodotto in Italia, a Terni, in un milione e mezzo di metri l'anno. E' l'Alcantara che in un sodalizio felice con il museo propone questa iniziativa che coglie l'essenza culturale di luoghi lontani. Al vernissage ci sono Giovanna Melandri, presidente del Maxxi, l'ad di Alcantara Andrea Boragno, Margherita Guccione direttore Maxxi Architettura, i curatori della mostra Giulio Cappellini e Domitilla Dardi, Duilio Giammaria e Federica Pecci, Fabrizio Corallo, molte personalità della cultura. Presenti, complimentatissimi, gli autori delle opere: Form us with Love, Great Things to People, Gustavo Martini, Steven Haulenbeek, Marc Thorpe, Liliana Ovalle, Birsel e Ilkka Suppanen.
 

 

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Mercoledì 15 Marzo 2017 - Ultimo aggiornamento: 16-03-2017 17:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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