La Dodge Charger SRT Hellcat, una belva da oltre 700 cavalli

Fca, la Dodge su di giri: una Charger sarà
fra i protagonisti di Fast and Furious 7

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LOS ANGELES - Il “product placement” nel cinema è una pratica che risale agli anni Venti del secolo scorso (il primo fu il “Red Crown Gasoline” nel 1920), ma è a partire dagli anni Cinquanta, quando negli Stati Uniti ogni americano aveva l'auto in cima alla lista dei suoi desideri, che un modello inserito all'interno di un film con un ruolo da protagonista ha cominciato a fare la differenza nel processo di acquisto.

Così, le case cinematografiche hanno da sempre intessuto rapporti commerciali con qualsiasi tipo di azienda, facendosi pagare lautamente per mostrare un prodotto in una pellicola. Pratica poi estesa anche alla televisione, a partire dalle Studebacker nel telefilm “Mr. Ed” del 1961, ovviamente sempre negli Usa. L'ultimo e più lampante esempio di questo processo è Fast and Furious 7, il settimo episodio di una delle saghe più popolari al mondo, dove le automobili hanno sempre giocato un ruolo da protagonista.

La serie infatti utilizza come scenario ricorrente quello del mondo delle corse clandestine, dove qualunque auto va bene purché sia veloce, anche se il marchio che l'ha prodotta non esiste più. È il caso della Plymouth Barracuda del 1970 guidata da Dominic Toretto, uno dei personaggi principali, oppure della Plymouth Road Runner dello stesso anno, auto già leggendaria di per sé, visto che è l'unica al mondo che può vantare il clacson che suona con il classico “beep beep” del Road Runner della Warner Bros (a cui Chrysler, proprietaria del defunto marchio, dovette versare 50.000 dollari).

Ma l'elenco delle muscle car che compaiono in Fast and Furious 7 è ancora lungo e comprende modelli davvero mitici come la Chevrolet Camaro (1967), la Dodge Charger (1970) e la Ford Torino Talladega GPT Special. Il marchio Dodge, poi, è stato partner sin dall'inizio delle riprese del film, tanto che ha fornito oltre 30 veicoli per le riprese «Avere auto in questo film vuol dire ben di più che avere un modello che si intravede sullo sfondo - ha dichiarato Olivier Francois, Responsabile Marketing del Gruppo FCA al Detroit News - nel nostro caso l'auto diventa uno degli eroi del film e compare in delle scene che rimarranno nell'immaginario di tantissime persone».

C'è poi anche il discorso legato alla pubblicità, che è legato a doppio filo con il product placement di un film come questo. Per capirlo basta osservare lo spot televisivo di 30 secondi che lega in maniera netta e divertente la Dodge Charger in vendita dal concessionario con quella protagonista del film.


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Giovedì 9 Aprile 2015 - Ultimo aggiornamento: 14-04-2015 22:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA