La Peugeot 308 GTi

Grinta GTi, il Leone affila gli artigli con 208 e 308 che sfoggiano la celebre griffe

di Sergio Troise
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MISANO Ricerca e sviluppo avanzano a passi da gigante sulla strada della guida autonoma. E il piacere di guida? La passione per le auto sportive? Che ne sarà di tutto ciò? Il tempo dirà. Per ora i valori più forti e consolidati appaiono difficili da scalfire. E il discorso, si badi, non riguarda necessariamente inarrivabili supercar: coinvolge anzi molti generalisti dediti alla diffusissima pratica delle “varianti prestazionali” di normali automobili da uso quotidiano. In casa Peugeot – gelosa custode della mitica sigla GTi – ne sono ben consapevoli.

Forse pochi lo sanno, ma anche se la nascita ufficiale della sigla composta dalle tre magiche letterine risale al 1984 (con la 205), i francesi cominciarono negli anni 30 a trasformare auto normali in più accattivanti sportive. Antesignana della categoria è infatti la Peugeot 402 B Légère del 1938, versione alleggerita e potenziata della berlina 4 porte/4 posti che oggi viene gelosamente conservata nel museo di Sochaux.

Oggi le massime interpreti della formula sono la 208 e la 308 GTi, declinate nelle potenze di 200 e 250 cv, ma disponibili anche nelle versioni estreme “by Peugeot Sport”, con cavalleria portata a 208 e 270 cv. I responsabili di Peugeot Italia le hanno messe al centro della scena in un evento svoltosi all’autodromo di Misano, dove le due “piccole belve” si sono confermate capaci di regalare emozioni forti. Guidata tra i cordoli dell’autodromo romagnolo, la 308 GTi ha confermato che il motore 1.6 THP può scaricare a terra con disinvoltura i suoi 270 cv/330 Nm, grazie anche al differenziale Torsen a slittamento limitato.

Cerchi da 19”, gomme Michelin SS e assetto ribassato di 11 mm contribuiscono all’equilibrio dinamico; poderosa la frenata, grazie anche a dischi anteriori maggiorati (380 mm). Anche sulla più piccola 208 GTi by Peugeot Sport c’è il differenziale Torsen, in questo caso la potenza è di 208 cv/300 Nm e le reazioni al limite richiedono un pizzico d’attenzione in più. Ideale per l’uso quotidiano. Entrambe si distinguono per verniciature speciali (anche bicolore), per l’Alcantara che riveste gli interni e l’alluminio utilizzato per pedaliere, poggiapiedi, pomelli e leve del cambio.
 

 

 

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Venerdì 9 Dicembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 10-12-2016 17:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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