Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni si complimenta con Stefano Domenicali, chairman e ceo di Lamborghini in occasione della presentazione della Urus

Lamborghini, con la Urus fabbrica raddoppiata: romba la Motor Valley

di Giorgio Ursicino
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SANT’AGATA - La festa è stata grande. Per assistere al battesimo del primo Super Suv, e brindare all’avvio della produzione nella nuova fabbrica Lamborghini, è salito in Emilia anche il premier Paolo Gentiloni che ha “confessato” il suo amore giovanile per la Miura («ma guidavo una 500...») e ringraziato gli uomini e le donne dell’azienda per questo nuovo impegno destinato a portare in giro per il mondo l’eccellenza e l’ingegno del made in Italy.
Un testimonial come ce ne sono pochi. Il presidente del Consiglio si è rivolto per primo agli operai e ai tecnici, alle persone che con le loro idee e la loro manualità danno vita al capolavoro. Poi è stata la volta del chairman e ceo Stefano Domenicali, una vita a 300 all’ora, in mezzo a vetture sempre all’avanguardia, con il Dna vincente.
 

Infine all’azionista, l’Audi del gruppo Volkswagen rappresentata all’evento dal suo presidente Rupert Stadler che molti meriti ha avuto (al pari del suo ex braccio destro, ora numero uno di Seat Luca De Meo) nella decisione di produrre la Urus a Sant’Agata senza interrompere quella tradizione che da sempre vede nascere nella Motor Valley tutti i Tori più veloci del pianeta. «Quando si fa sistema e si lavora tutti insieme anche da noi è possibile realizzare cose importanti».

Ma le radici italiane non sono solo orgoglio e un fenomenale strumento di marketing, il lancio della Urus è stata una straordinaria opportunità per il sistema paese perché ha attratto capitali dall’estero creando numerosi posti di lavoro, tutti altamente specializzati. E per apprezzare fino in fondo la bellezza e la qualità del nuovo impianto Domenicali ha deciso di far servire la cena di gala proprio fra le linee di assemblaggio del nuovo Super Suv, un luogo dove l’artigianalità tipica italiana si miscela con le tecnologie del futuro. Con il nuovo sport utility Lamborghini raddoppierà la produzione, passando da meno di 4 mila unità l’anno a circa 7 mila.
 

 

Sono raddoppiati anche i metri quadrati coperti dello stabilimento a 30 km da Bologna passando da 80 mila a 160 mila con l’assunzione di 500 dipendenti a tempo indeterminato (400 sono già all’opera). I 70 mila dell’impianto di assemblaggio (dove entra la scocca e esce l’auto finita) ispirato alla filosofia della Factory 4.0 sono in funzione, ulteriori 10 mila si aggiungeranno entro il 2018 con l’inaugurazione del nuovo reparto di verniciatura, un altro edificio all’avanguardia.

Tutta nuova anche la Palazzina Uffici. Nell’anno che precede il lancio del suo terzo modello l’azienda italiana stabilirà un altro record di vendite (+4% nel primo semestre) e pure il museo vola visto che nei primi 8 mesi ha superato il numero di visitatori dell’intero 2016.

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Domenica 17 Dicembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 18-12-2017 15:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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