La Nissan IDS concept

Nissan, elettricità e guida autonoma: la casa orientale guida il cambiamento

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BARCELLONA - Carlos Ghosn è stato l’uomo della svolta. Il numero uno di Nissan e dell’Alleanza franco giapponese (adesso anche presidente di Mitsubishi) è il manager che ha scritto una pagina di storia dell’auto. Elon Musk è uno che ha cominciato con l’elettrico, ma Ghosn, brasiliano di famiglia libanese che ha studiato in Francia, è quello che ha guidato la “conversione” di un costruttore tradizionale. E che adesso, grazie alla gamma elettrica, vanta un vantaggio di due miliardi e mezzo di chilometri a zero emissioni sulla concorrenza. Dal 2010 ha già venduto 260.000 veicoli elettrici, 75.000 dei quali in Europa.

Con l’incontro Nissan Future 2.0, ospitato presso il brand center di Barcellona, dove viene fabbricato per tutto il van elettrico e-NV200, la casa del Sol Levante ha spalancato ulteriormente le porte verso il domani: «Il futuro riserva possibilità immense a chi ha il coraggio di uscire dagli schemi e sperimentare tecnologie avveniristiche», ha sintetizzato Paul Wilcox, presidente di Nissan Europe. Tanto che nei prossimi dieci anni il mondo dell’automotive cambierà quanto nell’ultimo secolo. La guida autonoma, che dovrebbe contribuire alla riduzione del numero di incidenti legati al fattore umano, è una grande opportunità. Anche dal punto di vista economico: 17 trilioni di euro (una cifra a 18 zeri) è il suo contributo alla crescita del Pil del Vecchio Continente fino al 2050, secondo l’analisi condotta per conto di Nissan da Policy Network. Significa un maggiore incremento del 5,3%.

Gli automobilisti nutrono ancora un certo scetticismo, anche se intravvedono una mobilità più democratica: per gli anziani, per i portatori di handicap e per i non vedenti. Restano da superare scogli come la custodia dei dati sensibili o sugli algoritmi che decideranno i comportamenti del veicolo («non ci saranno implicazioni etiche: il sistema verrà sviluppato per evitare gli ostacoli», ha fatto sapere Maarten Sierhuis che dirige le operazioni nella Silicon Valley). O sulle stesse norme che disciplineranno la guida autonoma.

L’Europa non ha ancora deciso come muoversi: la Germania pensa ad una legge, la Spagna ha addirittura incoraggiato Nissan a sperimentare i veicoli a guida autonoma sulle strade del paese e la Danimarca, durante il proprio turno di presidenza europea, aveva sostenuto il Truck Platooning European Challenge per l’applicazione e l’estensione delle funzioni autonome ai veicoli industriali. «Legislatori e governi devono prestare sempre più attenzione allo sviluppo di politiche di supporto alla guida autonoma, sia a livello nazionale che locale», ha auspicato Nissan.

In Europa, il primo veicolo con funzioni avanzate di assistenza alla guida di Nissan sarà il best seller Qashqai, che riprenderà dalla monovolume Serena già in vendita in Giappone il dispositivo ProPilot in grado di garantire la marcia all’interno di una singola corsia con sterzo, acceleratore e freno che lavorano autonomamente. E la guida autonoma è il domani, la mobilità elettrica è già quasi il presente, tanto che Nissan ha messo a frutto il proprio know-how assieme a Eaton, azienda leader nella gestione dell’energia. A Barcellona sono state annunciate sei nuove configurazioni degli accumulatori xStorage Home basati sulla batterie di Leaf nuove o riciclate e l’avvio delle vendite in Norvegia, Regno Unito e Germania. Un sistema di stoccaggio realizzato con 280 batterie della stessa vettura e figlio della collaborazione con The Mobility House garantirà l’approvvigionamento elettrico di emergenza dello stadio della capitale dei Paesi Bassi, l’Amsterdam ArenA, un impianto da 55.000 posti.
 

 

 

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Giovedì 29 Dicembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 14:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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