La Peugeot 308 GTi

Peugeot rilancia la gamma GTi, sportività al top su strada e in pista

di Sergio Troise
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MISANO - In casa Peugeot dici GTi per dire “versioni sportive”. E’ così da trent’anni. Le tre letterine evocano motori potenti, prestazioni brillanti, guida emozionante. Voci importanti per catturare un certo pubblico legato alla passione per la guida, ma anche un logo che identifica l’eccellenza tecnica di certi prodotti. In un futuro tutto da scoprire forse questi valori avranno minore importanza (vista l’avanzata di energie alternative, emissioni zero e guida autonoma), ma per ora resistono bene e perciò in casa Peugeot li difendono a spada tratta, tenendo accesi i riflettori sulle versioni GTi di modelli di punta come la 208 e la 308, autentici cavalli di battaglia nella parte più accattivante dei segmenti B e C e forze trainanti della strategia 2014-2018 Back in the race, ritorno in corsa, voluta dal presidente del Gruppo PSA Tavares.

Vendite in crescendo. “Nei primi dieci mesi del 2016 le vendite delle versioni GTi di 208 e 308 sono cresciute rispettivamente dello 0,8 e del 4,1 per cento” dicono gli uomini di Peugeot Italia, sicuri di poter proseguire sulla strada intrapresa dai padri nobili del marchio francese. “A ben guardare – fanno notare infatti – la progenitrice della filosofia GTi è stata la 402 B Légère degli anni Trenta”. Per illustrare bene il concetto, è stato organizzato un evento all’autodromo di Misano, dove è stata esposta la vetusta berlina a quattro porte (proveniente dal Museo di Sochaux) accanto alle 208 e 308 GTi di ultimissima generazione.

Tra passato e presente. “La 402 B Légere – è stato spiegato – già all’epoca trasmetteva una insolita sensazione di sportività, esaltata dal cofano motore molto lungo in relazione al resto della carrozzeria, dal motore potenziato e dall’alleggerimento della scocca”. Quell’auto nasceva infatti su un telaio modificato della berlina per famiglia 402: montava un motore più potente (4 cilindri 2142 cc da 64 cv) ed era stata alleggerita fino a 1068 chili. L’elaborazione consentiva velocità di punta di 150 km/h senza penalizzare il comfort di quella che restava una vettura con 4 porte e 4 posti. Esattamente ciò che avviene oggi con la piccola 208 e con la più grande 308. Entrambe presenti a Misano e disponibili per prove in pista e su strada, negli allestimenti GTi e GTi by Peugeot Sport, le due piccole pesti hanno dato ulteriore prova del livello raggiunto in materia di prestazioni, affidabilità, efficienza.

Il ritorno del mito. Peugeot 208 GTi by Peugeot Sport è la versione stradale più estrema della piccola peste francese, la più vicina all’auto da rally utilizzata da Paolo Andreucci, e non solo: qui il motore 1.6 THP eroga una potenza di 208 cv e 300 Nm di coppia e assicura prestazioni dell’ordine di 230 km/h con passaggio da 0 a 100 in 6,6 secondi. L’assetto è ribassato, le carreggiate sono più larghe, l’impianto frenante è potenziato, i cerchi sono da 18 pollici.

In pista a Misano. In condizioni estreme, ovvero tra i cordoli dell’autodromo di Misano, la 208 GTi by Peugeot Sport regala sensazioni tutte da gustare. La piccola belva affronta con spavalderia anche la pista, dove si fa apprezzare la presenza del differenziale a slittamento limitato Torsen, che aiuta molto in uscita di curva, sostenendo il trasferimento dei cavalli sull’asfalto e neutralizzando in parte il sottosterzo tipico della trazione anteriore. Certo, un cambio sequenziale con levette al volante non guasterebbe, ma il tradizionale manuale a 6 marce se la cava discretamente.

La 208 GTi “normale” è un po’ meno potente (200 cv/275 Nm) ed è meno sofisticata nella cura dell’assetto e nell’erogazione della potenza. Tuttavia si dimostra perfetta per un impiego stradale, come auto sportiva da utilizzare nell’uso quotidiano. Grazie allo start&stop può contenere consumi ed emissioni su standard accettabili, sempre che non si pretendano le massime prestazioni. Che la spingono fino a 230 km/h (ove consentito) con accelerazione 0-100 in 6,8 secondi (contro i 6,6 della versione “By Peugeot Sport”). I prezzi della 208 GTi “normale” e “By Peugeot Sport” sono rispettivamente di 22.900 e di 26.300 euro.

Il massimo delle GTi. La 308 GTi by Peugeot Sport è sicuramente la punta di diamante della gamma sportiva della casa del Leone. E dunque anche la più impegnativa: costa infatti 31.150 euro. Ma rispetta tutte le promesse in materia di sportività e prestazioni. Guidata in pista a Misano, si è confermata all’altezza in materia di handling, velocità di punta, comportamento in curva e in frenata. Anche in questo caso si sente la mancanza di un cambio automatico/sequenziale e bisogna accontentarsi del tradizionale manuale a 6 marce. Ciò detto la manovrabilità è buona, gli innesti non presentano impuntature e il differenziale Torsen aiuta molto nello scaricare a terra tutta la potenza di cui si dispone.

270 cavalli scalpitanti. Sotto al cofano ruggisce il solito 1.6 turbo THP, in questo caso con potenza elevata a 270 cv/330 Nm. Un motore generoso (si può scambiare tranquillamente per un 2000), che assicura una erogazione regolare, con rendimenti soddisfacenti ai bassi e agli alti regimi ed in grado di assicurare prestazioni elevatissime: velocità di punta di 250 km/h (limitata elettronicamente) e accelerazione 0-100 in 6 secondi.

La prova in pista. Il differenziale autobloccante Torsen è, anche in questo caso, garanzia di stabilità in curva davvero eccezionale. La 308 GTi by Peugeot Sport si comporta, in certi casi, quasi come un’auto da corsa: frenata impeccabile, ingressi in curva precisi, uscite mai scomposte, grazie ad una assetto ben equilibrato e ad una capacità di scaricare a terra, senza sbavature, tutta la potenza richiesta. Differenziale a parte, contribuiscono al buon equilibrio dinamico il peso di appena 1280 kg, il più basso della categoria, e il rapporto peso/potenza di 4,46 Kg/cv. Un ruolo importante lo giocano anche l’aerodinamica (SCX di 0,66), l’assetto ribassato di 11 mm e i cerchi in lega da 19”. Nulla da dire sulla frenata, assicurata da un impianto che prevede dischi maggiorati da 380 mm all’anteriore e 268 mm al retrotreno.

Estetica e finiture al top. Sia la 308 che la più piccola 208 negli allestimenti GTi presentano una gamma colori rivisitata (anche con accoppiamenti bicolore in cui spiccano il rosso e il nero) e una serie di accorgimenti mirati ad impreziosire gli interni: su tutti i rivestimenti in Alcantara, tipici delle versioni più sportive e più eleganti. Ma non mancano pedaliere, poggiapiedi, pomelli e leve del cambio in alluminio. Sulla 308, perfettamente integrato nella plancia imbottita, spicca il grande touchscreen che dà il tocco finale all’i-Cockpit. In materia di dotazioni, si fa apprezzare il Driver Sport Pack, che offre al conducente alcune chicche come cambiare il colore della strumentazione da bianco a rosso (basta schiacciare il tasto sport), o visualizzare informazioni supplementari sullo schermo centrale (potenza, coppia, pressione di sovralimentazione, accelerazione laterale e longitudinale) o, ancora, aumentare la sonorità del motore e cambiare la sensibilità del pedale dell’acceleratore.
 

 


 

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Martedì 22 Novembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 18:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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