La Volkswagen Sedric

Potsdam Future Center, la tana della Volkswagen Sedric

di Mattia Eccheli
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BERLINO - Il futuro ipotetico non è un tempo verbale, ma un concept automobilistico. E si chiama Sedric, che è una sorta di taxi elettrico, autonomo negli spostamenti e democratico nell’impiego la cui lunghezza è compresa tra le misure di una Vw up! e quelle di una Polo. I dettagli sono ancora poco importanti, quello che contano sono le funzioni. Ed è soprattutto a quelle che lavorano al Future Center di Potsdam, l’incubatore di idee del gruppo Volkswagen adagiato sulle rive del fiume a pochi chilometri dalla capitale Berlino.
 

 

Contano il parere dei potenziali fruitori, come quello di una 82enne entusiasta all’idea di poter sbarcare nel futuro semplicemente schiacciando un pulsante con il dito. Che è poi il sistema pensato per chiamare e farsi trovare da Sedric. Il veicolo è pensato per potere essere utilizzato da tutti, liberando tempo e aprendo nuovi scenari. Agli anziani allungherà la vita attiva, ai portatori di handicap spalancherà le porte di una nuova vita, proiettando gli ipo vedenti in una dimensione diversa ed assicurando ai genitori più tempo, altrimenti buttato alle ortiche nel traffico per scortare i figli da una lezione di karate ed una festa di compleanno. Sedric e le sue funzioni vengono sviluppate e verificate quasi in tempo reale con i possibili clienti per riuscire ad intercettarne i desideri. Il Future Center lavora a quello che gli automobilisti non sanno ancora di volere.

Il concept esibito in anteprima mondiale al Salone di Ginevra sta per tornare in passerella, questa volta per il pubblico cinese al motor show di Shanghai con il suo pacchetto di materiali ecosostenibili (a cominciare dai rivestimenti in corteccia di betulla) al suo sistema di intrattenimento che trasforma il vetro anteriore in uno schermo per seguire le notizie o fare il karaoke. Sedric è un luogo dove aver voglia di trascorrere del tempo, non un mezzo nel quale si è obbligati a stare. Il dialogo con la “macchina” è semplice e prevede tre comandi: go, stop e emergency. Per spostarsi usa radar, lidar e telecamere (oltre 20 i sistemi di rilevamento installati) in grado di leggere e interpretare l’ambiente, tanto da conoscere la propria posizione anche quando è fuori dalla portata del Gps (in mezzo ai grattacieli capita).
 

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Martedì 15 Agosto 2017 - Ultimo aggiornamento: 16-08-2017 16:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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