Luca de Meo, presidente di Seat

Seat punta sulla connettività anche per vecchie auto. De Meo svela la eMii concept

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BARCELLONA - Se guardiamo i tre focus del futuro della mobilità - elettrificazione, guida autonoma e auto connessa - Seat sta puntando forte proprio sulla connettività per fronteggiare una delle più importanti sfide degli anni a venire. E con l'obiettivo di convertirsi in apripista per la connettività dell'auto, sta sviluppando un ecosistema digitale a cui si accederà facilmente attraverso Seat ID, che ha l'obiettivo di personalizzare e potenziare l'esperienza dell'utente.

Questa visione dell'azienda spagnola del Gruppo Volkswagen è stata illustrata al Mobile World Congress (MWC) che si aperto ieri a Barcellona. «Il nostro obiettivo - ha detto Luca de Meo, presidente di Seat - è poter fare passi in avanti e diventare leader nelle tecnologie che ci permettono di offrire un'esperienza facile, connessa e personalizzata. Tecnologie come quelle che presentiamo al MWC e che prevediamo di offrire nelle nostre auto a partire dal 2018-2019».

Quello che si prospetta è un ecosistema digitale che facilita un nuovo modo d'interazione tra vettura, utente e ambiente circostante. Tra le nuove funzioni “on-demand” vi è anche la navigazione predittiva che, rispetto a quella in tempo reale, prevede le code prima ancora che si formino per poter suggerire percorsi alternativi. Il sistema a cui sta lavorando Seat incrocerà i dati del traffico reale con fattori come, per esempio, l'ora d'entrata e uscita delle scuole, le previsioni del traffico in base alla celebrazione di grandi eventi o alle condizioni meteorologiche.

«In attesa che queste applicazioni vengano integrate nell'auto - ha anticipato de Meo - lanceremo Seat Dongle, che sarà disponibile nella seconda metà dell'anno». Si tratta di un dispositivo che permette alle vetture più vecchie che non nascono predisposte per supportare tecnologie digitali di accedere ai servizi di connettività di ultima generazione. Grazie a una connessione con la presa il Dongle potrà connettersi all'auto in modo sicuro, inviando informazioni allo smartphone per poter interagire con l'auto attraverso una App.

Il presidente di Seat de Meo - che in occasione del MWC ha anche presentato il prototipo della city car elettrica eMii, con motore da 81 cv e batteria da 18,7 kWh che assicura un'autonomia di circa 160 km - ha anche annunciato l'avvio dell'attività da aprile del Metropolis:Lab Barcelona, il sesto laboratorio del Gruppo Volkswagen che conta già su altri 5 centri di ricerca avanzata a Wolfsburg, Berlino, Monaco di Baviera e San Francisco. «Il Metropolis:Lab Barcelona - ha detto de Meo - sarà ubicato al Pier01 della Barcelona Tech City, un luogo che ci permette di essere vicini all'ecosistema innovativo della città e ci consentirà di stringere nuovi rapporti di collaborazione e nuove alleanze».

Durante il primo anno al Metropolis:Lab Barcelona lavoreranno 23 specialisti tra ingegneri, sviluppatori e analisti. Creeranno software e algoritmi legati ai servizi di mobilità a partire dai dati raccolti dalle vetture, ma anche dalla “smart city” e dai movimenti dei pedoni. L'obiettivo di questi nuovi servizi è quello di facilitare un'interazione più sicura ed efficiente tra le persone e i veicoli nei contesti urbani. La squadra di Metropolis:Lab Barcelona - che si allargherà negli anni successivi fino a raggiungere un team composto da 50 esperti altamente qualificati - utilizzerà una flotta di 10 vetture con cui Seat avvierà un progetto pilota di car-sharing a Barcellona.

«Queste auto che ci permetteranno di testare le possibilità di utilizzo della tecnologia elettrica nelle vetture a uso condiviso - ha detto de Meo - ciò non vuol dire che eMii sarà il nostro primo modello elettrico, ma la vettura idonea per poter svolgere i test a Barcellona».
 

 

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Martedì 18 Aprile 2017 - Ultimo aggiornamento: 19:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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