BELLUNO - Tre giorni dopo l’attacco russo all’Ucraina era a Leopoli. Nei lunghi mesi del Covid ha coperto per il Tg1 tutto ciò che era legato alla pandemia. Sono sue le riprese dell’alluvione in Liguria. Due mesi fa è volato a Valencia, in Spagna, per documentare l’incendio che ha divorato un edificio di 14 piani. Il suo nome non compare quasi mai, ma dietro alle immagini Rai di moltissimi eventi c’è la firma di Umberto Colferai, 33enne di Belluno (Cavarzano) che ieri ha documentato anche la festa scudetto dell’Inter campione d’Italia.
LA CARRIERA
Dopo il diploma conseguito al Renier, Umberto, Umbe per gli amici, ha lavorato prima per un’azienda di Venezia che produceva per la Rai.
IL LAVORO
Umberto è stato più volte a Kherson, città protagonista ancora oggi di continui bombardamenti dopo la riconquista ucraina. Qui ha incontrato un po’ di Belluno, visto che nel bar di fianco al municipio si serve caffè Bristot. Ora scatta quando è libero dagli impegni di lavoro. Ma sono il contratto con Xentec ed il ruolo di assistente operatore a supporto dei servizi di cronaca dei Tg o a supporto di eventi aziendali – in questo ambito recentemente è stato a Venezia per un evento di Luxottica – a scandire i suoi ritmi, perché quando succede qualcosa di importante si deve essere subito pronti. Così è accaduto con la guerra in Ucraina e l’arrivo a Leopoli tre giorni dopo l’avvio delle ostilità. Alternando un mese in Ucraina ed un mese a Milano, Umberto è stato anche nelle trincee del Donbass, nella martoriata Zaporizhzhia, nella già citata Kherson. Altre volte i viaggi sono programmati, ma magari saltano all’ultimo momento: «La prossima settimana sarei dovuto partire per Iraq e Kuwait perché avevano chiesto una troupe embedded, che seguisse e documentasse l’impegno dell’esercito italiano in Iraq; ma al momento la partenza è stata posticipata in data da definirsi».
IN CORSIA
Fra le esperienze professionalmente più interessanti, ma al tempo stesso dure, vi è quella del Covid: «Siamo entrati in ospedali, in aziende farmaceutiche; ero presente alle celebrazioni dei funerali a Bergamo, ho filmato i camion dell’esercito che portavano via le salme». Un lavoro che permette ad Umberto di incrociare e conoscere molti personaggi famosi: «Ma i servizi di politica sono i più tediosi: si aspettano ore per una dichiarazione magari di pochi minuti».
LA GIORNATA
Anche ieri Umberto era al lavoro per l’intera giornata per seguire la festa dei tifosi dell’Inter che domenica scorsa ha conquistato matematicamente la seconda stella: per le vie di Milano nell’avvicinamento allo stadio, poi a San Siro, infine a seguito del corteo e dei due pullman scoperti, infine sulle terrazze prenotate dal club. E già martedì scorso Umberto Colferai era stato in via della Liberazione, sede dell’Inter, per un’intervista all’ad Giuseppe Marotta.