Ivo Bellotto colpito dalla gru e scaraventato a terra: «Diteci come è morto nostro papà»

Mercoledì 1 Maggio 2024 di Annalisa Fregonese
Ivo Bellotto

FONTANELLE - «Ha sempre manovrato quella gru, era esperto, non capiamo come possa essere successo». Sono increduli i parenti e i conoscenti di Ivo Bellotto, il 68enne di Lutrano di Fontanelle morto ieri a Fiume Veneto colpito dalle forche della gru che stava manovrando e poi caduto dal cassone del camion procurandosi gravissime ferite, che gli hanno tolto la vita in pochi minuti.

La moglie e il figlio sono subito arrivati quando dall'azienda di mangimi pordenonese è arrivata la terribile chiamata. «Erano senza parole, increduli» hanno riferito i soccorritori che hanno cercato di esprimere parole per oro e per i colleghi della Biemme Costruzioni di Fontanelle, società per la quale lavorava Bellotto, ex autotrasportatore in pensione ma che continuava a collaborare con la ditta dei fratelli Basset. Stava operando con una gru sistemata su un camion, eseguendo manovre che conosceva benissimo: a un certo punto è stato sbalzato a terra dal cassone dove stava operando, urtato dal carrello rimasto inforcato alla gru con cui doveva sollevare delle lastre di lamiera, poi rovinate a terra.

I SOCCORSI
In seguito al colpo Bellotto è stato scaraventato sul pavimento. In conseguenza del violento impatto l'uomo è andato in arresto cardiaco. Sul posto sono intervenuti, oltre ai sanitari, i vigili del fuoco, i carabinieri. «Sono andata a portare le condoglianze della comunità alla moglie ed ai figli dice la sindaca Maurina Sessolo -. Ho incontrato il figlio, ma è stato veramente un momento molto breve. In situazioni come questa del resto non ci sono parole. Ho espresso la vicinanza di tutta la comunità alla famiglia. Lo conoscevo, abitava a Lutrano dove risiedo anch'io, Mi capitava di incontrarlo: era sempre piacevole fermarsi a scambiare due chiacchiere con lui. Sono molto rattristata». «C'è poco da commentare aggiunge Steven Poletto, vice sindaco -. C'è un uomo che a 68 anni ancora lavorava, contribuendo fattivamente all'andamento della comunità. Mi chiedo come sia possibile morire così, mentre si lavora per continuare a mandare avanti la propria famiglia. E' una domanda che mi tormenta da quando ho saputo della disgrazia e alla quale non riesco a darmi una risposta».

LA FAMIGLIA
Sposato con la signora Carmen, una figlia sposata che l'ha reso nonno, un figlio che tuttora abita con i genitori, Ivo Bellotto era un uomo operoso. Abitava in una villetta in via Roma a Lutrano, accanto alla casa del fratello Vittorino. «Lo conoscevo molto bene dice Ezio Dan, già sindaco di Fontanelle -. Mi hanno telefonato per comunicarmi cos'era avvenuto, quando ho saputo della disgrazia ero in giro per lavoro. Mi sono fermato con l'auto, non avevo neanche più voglia di guidare. Era della mia stessa classe, del '55. Ha guidato il camion per una vita facendo l'autotrasportatore. Era poi andato in pensione ma fare il pensionato non faceva per lui. Così aveva iniziato a collaborare con la ditta Biemme dei fratelli Basset. Sul lavoro era un uomo pacato e prudente, mai spavaldo. Piuttosto ci metteva due ore di più a svolgere un compito ma non rischiava, non rientrava proprio nel suo carattere. Mi dispiace tantissimo per questa disgrazia, sono vicino ai suoi familiari». «Era una persona sulla quale potevi fare totale affidamento - dicono dalla Biemme Costruzioni dei fratelli Basset -. Ivo Bellotto lo conoscevamo da una vita, ancor prima che venisse a collaborare con noi, da quando ancora faceva il camionista. Dopo esser andato in pensione aveva cominciato a lavorare per noi, precisiamo che era tutto in regola. Sapeva manovrare benissimo la gru, non riusciamo a spiegarci l'accaduto». Resta da capire che cosa possa essere accaduto, probabilmente le indagini dell'autorità giudiziaria riusciranno a far luce su quanto avvenuto. Un'altra morte bianca che scuote la comunità trevigiana, un altro posto vuoto nelle fila di coloro che lavorano per mantenere la famiglia e vivere da cittadini onesti.
 

Ultimo aggiornamento: 11:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci