La Audi RS3 Sportback

Audi RS3, tra i cordoli di Misano o sui tornanti della Raticosa la compatta sportback regala brividi indimenticabili

di Sergio Troise
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FIRENZE - Dalla strada alla pista attraversando il valico del Muraglione e destreggiandosi sul mitico passo della Futa, nel cuore dell’Appennino tosco emiliano, guidando in condizioni estreme tra i cordoli dell’autodromo di Misano Adriatico e ritornando infine tra le curve della Bologna-Raticosa, lungo un percorso ricco di storia e di suggestioni legate alla Mille Miglia e agli anni ruggenti delle corse su strada.

E’ in questo scenario, ampio e articolato, che abbiamo provato a fondo l’Audi RS3 Sportback, piccolo mostro con potenza di 400 cavalli e prestazioni da brivido, una delle reginette indiscusse della gamma sportiva della Casa di Ingolstadt, presente dal giugno scorso sul mercato italiano. Un mercato che sta dando grandi soddisfazioni al marchio tedesco, come dimostrano gli incrementi di vendite registrati nel 2015 (+60%) e nel 2016 (+35%), in sintonia con il resto del mondo.

La nuova Audi RS3 è disponibile sia con carrozzeria Sportback, sia Sedan (una sorta di coupé a 4 porte di dimensioni compatte). Noi abbiamo provato la prima, che è anche la preferita dagli italiani, probabilmente per la maggiore versatilità. L’auto presenta un frontale caratterizzato dai nuovi fari, dal grande single frame con il logo “quattro” in evidenza, una lama aerodinamica ridisegnata sul paraurti, grandi prese d’aria ai margini e passaruota allargati (la carreggiata è aumentata di 20 mm). Lungo le fiancate spiccano le longarine sottoporta dal profilo squadrato, mentre sul retro si fanno notare lo spoiler sulla parte terminale del tetto e i grandi terminali ovali dell’impianto di scarico ai margini del diffusore. Insomma, tanti tocchi di sportività, che tuttavia non risultano eccessivi e non pregiudicano dunque la capacità dell’auto di presentarsi come una normale vettura da uso quotidiano, adatta al lavoro e alla famiglia, salvo rendersi disponibile anche per entusiasmanti track-day a ruote fumanti.

Una volta all’interno, il compromesso viene confermato dal giusto mix tra inserti in carbonio e alluminio e tocchi d’eleganza sottolineati dalla pelle nappa e da superfici morbide. I sedili più sportivi, ben avvolgenti e ben regolabili, fanno parte degli optional a richiesta, mentre è di serie il volante appiattito nella parte inferiore. La posizione di guida è raccolta, da vera auto sportiva. La messa in moto avviene schiacciando un tasto, il sound è modulabile tramite un altro tasto. La strumentazione è chiara e ben leggibile e, come sulla cugina coupé TT RS (con cui la RS3 condivide motore e gran parte della meccanica), non mancano chicche come l’indicatore di pressione di sovralimentazione, un termometro olio e un cronometro per misurare i tempi sul giro. A richiesta è disponibile l’Audi virtual cockpit, la strumentazione completamente digitale, e una speciale modalità di visualizzazione pone il contagiri al centro informando sulla pressione delle gomme, sulla coppia e sulle forze g.

Il motore è identico a quello dell’Audi TT RS, ovvero il 5 cilindri più potente del mondo: TFSI turbo 2,5 litri, con basamento in alluminio, iniezione duale (iniezione del condotto di aspirazione e iniezione diretta), 400 cavalli, coppia di 480 Nm da 1.700 a 5.850 giri/min. Rispetto al modello precedente, l’incremento di potenza è di 33 cv, mentre sono stati guadagnati 26 kg sul peso e sono stati ridotti i consumi a 8,3 litri/100 km. Prestazioni: da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi (appena 4 decimi più “lenta” della TT RS) e velocità massima autolimitata a 250 km/h, a richieste estendibile fino a 280 (come sulla TT RS).

Con una riserva di potenza simile e una coppia tanto generosa anche in basso, guidare su strade impegnative come quelle dell’Appennino tosco emiliano e, soprattutto, sulla pista di Misano, può riservare solo gioie. Anche perché la RS3 è un’auto in grado di tenere la strada in maniera impeccabile, grazie alle qualità del telaio, dell’assetto e degli innumerevoli apparati elettronici che sorvegliano su tutto. Il servosterzo progressivo, l’assale posteriore multilink a quattro bracci e l’assetto rigido con abbassamento delle sospensioni di 25 mm rispetto alla A3, contribuiscono a creare le condizioni per una stabilità senza pari. E a tutto ciò – vale la pena sottolinearlo - va aggiunto il ruolo della super collaudata trazione integrale quattro, per non dire della potenza dei freni (a richiesta sono disponibili anche quelli in carboceramica).

Tutte qualità che non si discostano molto da quelle della cattivissima cugina TT RS, rispetto alla quale la RS3 perde inevitabilmente qualcosina in termini di agilità (il peso, 1510 kg, è superiore, e in condizioni limite può riscontrarsi una minima tendenza al sottosterzo), ma a fronte di uno spazio e di un comfort raramente riscontrabili su auto sportive con tali prestazioni.

Se sulle strade dell’Appennino tosco-emiliano l’Audi RS3 si è comportata in maniera impeccabile per tenuta in curva, precisione dello sterzo, contenimento delle reazioni più scomposte alle “provocazioni” di una guida assai poco garbata, ha davvero stupito il comportamento in pista, tra i cordoli, le curve e i veloci allunghi dell’autodromo intitolato a Marco Simoncelli. Qui l’auto ha dimostrato di non pagare granché alla maggiore agilità della TT RS, rivelandosi capace di sfruttare assai bene i 400 cavalli del fantastico 5 cilindri 2.5 TFSI condiviso con la coupé. Decisivi, com’è facile immaginare, anche il ruolo della trazione quattro, del cambio S tronic (7 marce, l’ultima lunga, le prime corte) e della sofisticata frizione a lamelle elettroidraulica, che distribuisce le coppie di trazione in modo variabile tra gli assali.

Ciò vuol dire che quanto più sportivo è lo stile di guida, tanto più velocemente e frequentemente la maggior parte della coppia viene inviata all’assale posteriore. La gestione quattro è integrata di serie nel sistema di controllo della dinamica di marcia Audi drive select, esattamente come lo sterzo, il cambio S tronic, la gestione del motore, le farfalle dei gas di scarico comandabili tramite tasto sulla console centrale e l’assetto sportivo RS plus con regolazione adattiva degli ammortizzatori (optional irrinunciabile per chi ama la guida realmente sportiva).

Una volta al volante, ci si può dunque sbizzarrire nella scelta tra le modalità Comfort, Auto, Dynamic e Individual. Il controllo elettronico della stabilità (ESC), con gestione selettiva delle coppie sulle singole ruote e la modalità sportiva specifica RS, migliorano ulteriormente la maneggevolezza. Il sistema di controllo elettronico della stabilità, infatti, ottimizza il rendimento della trazione integrale agendo sulle singole ruote: nel caso si affrontino curve a velocità eccessiva, interviene con leggere frenate sulle ruote interne alla curva rendendo l’andatura dell’auto più fluida e stabile. Se non bastasse, l’ESC con taratura specifica RS offre una modalità sport che permette di effettuare drift controllati. E se si desidera una marcia libera da vincoli (ad esempio in autodromo) è possibile disattivarlo completamente.

Il listino della Audi RS3 Sportback parte da 53.500 euro, ma il prezzo può salire di molto se ci si sbizzarrisce nella scelta dei (troppi) optional a pagamento. E’ bene ricordare, inoltre, che a causa dell’assurda normativa fiscale italiana auto di potenza superiore ai 250 cv sono penalizzate dal superbollo. A chi medita di acquistare un’auto come questa va comunque un solo augurio: buon divertimento!


 

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Venerdì 3 Novembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 12:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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