Erede della 2+2 decappottabile nata nel 2009 e rilanciata nel 2014 con l introduzione del turbo (30 cavalli in più e 30 chili in meno), la nuova California THS è dedicata a coloro che si avvicinano al Cavallino con aspettative di guida particolarmente

Ferrari California T, con la Handling Speciale il Cavallino aumenta il piacere di guida

di Sergio Troise
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CAMOGLI - Capita raramente che una Ferrari non si faccia notare. È accaduto all’ultimo Salone di Ginevra, dove nello stand del Cavallino ha calamitato l’attenzione generale la nuova GTC4 Lusso, erede della FF con quattro posti e quattro ruote motrici e sterzanti. Eppure, a pochi metri di distanza, sotto le luci del Palexpo c’era, in bella mostra, anche la California THS (Turbo Handling Speciale), versione aggiornata in chiave prestazionale della fascinosa aperta di Maranello.

In effetti ci si poteva accorgere della novità soltanto dando un’occhiata attenta agli interni, dove spicca un badge di riconoscimento, e aguzzando la vista su alcuni dettagli come le griglie in color grigio ferro opaco sulla calandra o l’estrattore posteriore e i codolini di scarico. Sotto pelle le modifiche più importanti, legate a nuove calibrazioni per l’assetto (irrigidito) e al comportamento dinamico della vettura.


Non un’auto rivoluzionaria, dunque, ma sicuramente un modello molto importante nella scala dei valori aziendali, visto che la California è la Ferrari più venduta nel mondo (soprattutto negli Usa) e per la maggior parte degli acquirenti rappresenta la porta d’accesso al magico mondo delle Rosse, la prima Ferrari della vita. «La comprano clienti nuovi e insospettabili, spesso provenienti da auto ad alte prestazioni, ma totalmente diverse, come le BMW M6 o le Audi RS», spiega Nicola Boari, responsabile del marketing a Maranello.


Erede della 2+2 decappottabile nata nel 2009 e rilanciata nel 2014 con l’introduzione del turbo (30 cavalli in più e 30 chili in meno), la nuova California THS è dedicata a coloro che si avvicinano al Cavallino con aspettative che vanno al di là delle promesse del modello base.Se è vero, infatti, che la California è una Ferrari piuttosto versatile, in grado di offrire due posti supplementari alle spalle di guidatore e passeggero, un bagagliaio decente, il piacere del viaggiare en plein air con il tetto metallico ripiegato (il movimento automatico avviene in 15 secondi), è anche vero che quando ci si mette al volante di una Ferrari, di qualsiasi Ferrari, soprattutto su percorsi guidati, ricchi di curve e di allunghi, è lecito aspettarsi le giuste emozioni, a cominciare dal sound del motore.


E allora, ecco il pacchetto HS, studiato in laboratorio e testato sulla pista di Fiorano con l’obiettivo di rendere più appagante la guida di questa sportiva che non vuol essere ricca solo di fascino e di eleganza. La base di partenza - vale la pena ricordarlo - è il motore V8 di 3.855 cc con potenza di 560 cv a 7500 giri e coppia di 755 Nm, posizionato davanti e abbinato al cambio automatico/sequenziale doppia frizione 7 marce, che consente una velocità massima di 316 km/h con passaggio da 0 a 100 in 3,6 secondi.
Una base solida, dunque, sulla quale si è lavorato di fino, rendendo la vettura più nervosa e reattiva, soprattutto quando il mitico manettino sul volante viene sistemato in posizione Sport (Comfort ed Esc Off le altre opzioni).


In dettaglio, l’allestimento HS prevede nuovi settaggi e interventi meccanici sulle molle, ora più rigide del 16% all’avantreno e del 19% al posteriore: quanto basta per ridurre rollio e beccheggio, anche a scapito di un certo livello di comfort, ma il tutto regala sensazioni di guida decisamente diverse. Discorso simile per le doti di accelerazione, migliorate grazie alle nuove logiche di funzionamento dell’F1-Trac, che rendono la vettura più reattiva.


Quanto al cambio, riduce del 30% i tempi di passaggio marcia e del 40% le scalate, includendo tra l’altro l’opzione del “down multiplo”, cioè lo scalo di più marce insieme, tenendo il paddle di sinistra tirato a lungo. Uno sballo da piloti già sperimentato sulla 488 GTB, che rende eccitante la guida della California, come abbiamo potuto verificare in un test sulle strade della Liguria. Un test in parte condizionato dalla pioggia e dalla neve abbattutasi sul passo del Bracco, tanto che il pregio emerso appieno è stato, giocoforza, il controllo di trazione nelle accelerazioni. Ma la svolta emozionale, in verità, la si avverte anche da fermo, ovvero dal momento della messa in moto.

Dire che il rombo proveniente dagli scarichi è una musica potrà sembrare un’iperbole, ma la realtà - rivelata dallo staff che ha lavorato al progetto - è che il nuovo sound è stato studiato da un team di tecnici di cui fa parte persino un ingegnere che ha studiato al conservatorio! Il risultato è straordinario, coinvolgente, dal momento del via fino al massimo dei giri. Una trovata che sarebbe piaciuta a Herbert von Karajan, il maestro della sinfonia che confidò a Enzo Ferrari la sua passione per i motori di Maranello «perché esprimono un’armonia perfetta, come un’orchestra».


L’allestimento THS incide sul costo della California per 7.076 euro, portando il prezzo a 196.776 euro. Impossibile, però, inserire gli aggiornamenti in after market: l’Handling Speciale - viene spiegato - non è un kit opzionale ma un pacchetto di modifiche che fa parte integrante dell’auto. Sono invece disponibili nuovi colori: oltre al rosso (il più richiesto rispetto al grigio metallizzato e al bianco) vengono introdotti abbinamenti bicolore che richiamano certe Ferrari da corsa del passato. Per i fortunati che possono consentirselo, l’auto sarà in vendita da giugno, ma i tempi di consegna non saranno inferiori a sei mesi.
 

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Mercoledì 23 Marzo 2016 - Ultimo aggiornamento: 24-03-2016 23:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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