Mazda CX-5 monta un rivoluzionario motore turbodiesel già Euro 6

Mazda CX-5, il salto generazionale
leggerezza e motori rivoluzionari

di Nicola Desiderio
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VIENNA - La Mazda vuole tornare a dire la sua con la CX-5, il Suv compatto con il quale la casa giapponese sfida le varie Tiguan, RAV4 e Kuga ponendo le basi per riaffermare, dopo un periodo di appannamento, la propria presenza sul mercato attraverso prodotti personali e pieni di valori tecnici. La CX-5 è e rappresenta la nuova Mazda perché è nuova in tutto. Nuovo il modello, nuovo lo stile kodo - in giapponese «anima del movimento» -, nuova la piattaforma sulla quale saranno costruite tutte le prossime Mazda, nuovi anche motori e cambi che adottano soluzioni mai viste prima.

Gli uomini di Hiroshima riassumono il tutto con la parola Skyactiv,
una filosofia che mira a migliorare efficienza e prestazioni affinando le tecnologie esistenti senza far ricorso all’ibrido. Quindi, prima di tutto, scocca leggera attraverso la semplicità della struttura e l’uso esteso di acciai speciali, tra cui quello da 1.800 Mpa adottato per la prima volta su un’automobile, che consente alla CX-5 di essere la migliore della categoria alla prova bilancia. Un’agilità espressa anche dalle forme esterne, ispirate al ghepardo, piacevoli e slanciate ma senza sacrificare minimamente l’abitabilità. In 4,54 metri infatti la nuova Mazda riesce a offrire spazio e accessibilità in abbondanza per i passeggeri con un vano bagagli che va da un minimo di 503 litri e, abbattendo le tre porzioni 40-20-40 del divano posteriore con le comode levette di sblocco, arriva fino a 1.620 litri. Diversa dal passato anche la plancia, con la novità del sistema infotelematico dotato di schermo a sfioramento da 5,8 pollici comandabile attraverso il manopolone sul tunnel. Tanti i pulsanti, poche invece le plastiche morbide e le parti di metallo vero mentre non entusiasmano le alette parasole e l’assenza delle bocchette posteriori.

Ma la nuova Mazda CX-5 ha ben altro per far dimenticare queste mancanze,
a cominciare dalla dotazione di sicurezza che comprende i sistemi Rvm per l’angolo cieco, LDWS per il mantenimento della carreggiata, Hbcs per commutare automaticamente i fari abbaglianti e Scbs per evitare tamponamenti fino a 30 km/h. Il capitolo più succoso però è quello relativo alla meccanica. Il 2 litri Sky-G è il motore a benzina con il più alto rapporto di compressione al mondo, viceversa lo stesso valore di 14:1 fa del 2,2 litri Sky-G il diesel con il più basso rapporto di compressione. Entrambi sono veri e propri compendi di ingegneria applicata, hanno l’iniezione diretta e sono abbinabili a cambi, manuale o automatico, di nuova generazione che, al pari dei propulsori, fanno di compattezza, leggerezza ed efficienza il loro imperativo categorico. Il 2 litri a benzina eroga 165 cv, 160 cv con la trazione integrale, mentre il 2,2 litri a gasolio ha 150 cv o 175 cv e può vantare soluzioni come la sovralimentazione biturbo sequenziale e l’alzata variabile delle valvole di scarico, ma è soprattutto il primo diesel al mondo ad ottenere l’omologazione Euro 6 senza avere bisogno di complicati e costosi sistemi di post trattamento.

La Mazda CX-5 su strada offre un gran bel comfort e un comportamento stradale quasi sportivo, ma è con il diesel da 150 cv che si esprime al meglio: silenzioso, fluido e dotato di un allungo incredibile fino a 5.500 giri/min, ha uno stop&start dal tocco gentile e offre sulla carta consumi di 4,7 litri/100 km con emissioni di 119 g/km di CO2, dati eguagliabili solo da modelli più piccoli e meno potenti. Piacevole il cambio manuale, ancora meglio va l’automatico il quale, pur mancando di levette al volante e programma di funzionamento sportivo, è veloce ed è pronto in modalità sequenziale, ma soprattutto non slitta mai. Il diesel riguarderà il 90% delle 3-4 mila CX-5 che Mazda vuole vendere in Italia all’anno, ma inaspettatamente costituisce ben il 75% degli oltre 10mila ordini già raccolti in Giappone con la prospettiva di far bene anche in un altro mercato tradizionalmente ostile al gasolio come gli USA. E a far preferire la combinazione diesel-automatico da noi ci pensa il listino che comprende 3 allestimenti (Essence, Evolve ed Exceed) e parte da 22.900 euro con la possibilità di avere il gasolio senza frizione a meno di 30mila euro, un invito a superare la barriera - non solo psicologica - della cilindrata e a dare il meritato relax al vostro piede sinistro.

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Venerdì 4 Maggio 2012 - Ultimo aggiornamento: 30-04-2013 08:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA