La nuova Porsche Cayenne

Porsche Cayenne: la 3^ generazione ancora più sportiva e tecnologica ma anche più comoda

di Nicola Desiderio
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CRETA – Una storia iniziata 15 anni fa e ora arrivata al terzo atto. È quella della Porsche Cayenne, il modello che ha cambiato il destino del marchio di Zuffenhausen aprendole nuove prospettive che non fossero solo quelle delle auto sportive in senso stretto. Un “esperimento” perfettamente riuscito e che negli anni ha fruttato oltre 770mila unità alla soglia del debutto della terza generazione.
 

Più eleganza e più spazio. La nuova Porsche Cayenne è basata sulla piattaforma MLB Evo del gruppo Volkswagen ed è fabbricata come sempre a Lipsia insieme all’Audi Q7 alla Volkswagen Touareg, storiche compagne d’avventura alle quali si è da poco unita la Bentley Bentayga. La nuova Cayenne è lunga 4,92 metri (+6 cm) e alta 1 cm meno di prima. La scocca è composta da acciai di vario tipo e da alluminio, materiale del quale è fatta interamente la carrozzeria con l’obiettivo di ridurre il peso fino a 65 kg in meno nonostante la superiore dotazione di serie. Lo stile va nel segno dell’evoluzione, come è d’abitudine per una Porsche, con l’aggiunta di elementi già visti come i gruppi ottici posteriori uniti da un profilo luminoso. Le linee sono più filanti, le superfici più muscolose, soprattutto nella zona posteriore, mentre il frontale perde il caratteristico tratto Porsche del cofano ribassato rispetto ai parafanghi e ai fari. Il cx è di 0,34 e il portabagagli va da 770 a 1.710 litri modulandolo attraverso il divano 40/20/40 scorrevole per 160 mm e abbattibile.

Ha la Panamera dentro. Ispirato alla Panamera l’abitacolo, con la strumentazione formata dal contagiri analogico e due display da 7” multifunzione. La consolle centrale ospita numerosi comandi integrati nella superficie nero piano e Il sistema infotelematico conta sulla connessione costate attraverso sim dedicata, uno schermo da 12,3 pollici a sfioramento, la navigazione online di tipo predittivo (che adatta la velocità anche in base al percorso e al traffico), numerosi servizi e la possibilità di interazione a distanza attraverso smartphone. C’è anche un’app specifica per il fuoristrada che registra il percorso con foto e filmati che possono essere condivisi o studiati per migliorare la propria abilità di guida. Sono disponibili impianti audio fino a 1.455 watt con 21 altoparlanti. La dotazione di sicurezza comprende, oltre ai 6 airbag d’ordinanza, la frenata autonoma con riconoscimento dei pedoni e dei ciclisti, il mantenimento della corsia, il sensore per l’angolo cieco. In più ci sono il jam assist, i fari a matrice di Led, l’assistenza alla guida notturna a raggi infrarossi e il sistema di visione perimetrico a 4 telecamere.
 

 

Assetto e aerodinamica attivi. I motori al lancio sono tutti sovralimentati ad iniezione diretta con cambio automatico ad 8 rapporti: si parte dal V6 3 litri monoturbo da 340 cv, V6. 2.9 da 440 cv e V8 4 litri da 550 cv che permette alla Panamera Turbo di raggiungere 286 km/h e fare lo 0-100 km/h in 4,1 secondi che scendono a 3,9 con il pacchetto Sport Chrono Plus il quale comprende anche la manopola sul volante per selezionare le 4 modalità di guida più lo Sport Response, che scatena la tedesca al massimo per 20 secondi. Optional anche una modalità Offroad con il quale poter scegliere 5 tipi di fondo. Le sospensioni sono a controllo elettronico con molle pneumatiche tricamera ad altezza variabile (da 162 mm a 245 mm) e barre antirollio attive elettromeccaniche. Optional il differenziale attivo posteriore e il sistema a 4 ruote sterzanti, che migliora la manovrabilità a bassa velocità e sul misto fino a 80 km/h oltre migliora invece la stabilità. Per la prima volta su un Suv, c’è l’aerodinamica attiva grazie allo spoiler posteriore che cambia la propria inclinazione in base alla modalità di guida, all’apertura del tetto apribile e in frenata assume la massima inclinazione: da 250 km/h si guadagnano due metri nello spazio di frenata.

Freni da Porsche, anche al tungsteno. Novità assoluta anche per i freni. Oltre al consueto impianto carboceramico con pinze gialle e a quello tradizionale ce n’è uno che, così come quello normale, ha i dischi in ghisa grigia, ma rivestiti di carburo di tungsteno. Questo trattamento, oltre a dare un aspetto sempre lucido, quasi argenteo ai rotori, offre spazi di frenata migliori e una durata dei materiali d’attrito maggiore del 30%. Questo impianto di nuovo tipo si riconosce, oltre che per la lucentezza, anche per le pinze di colore bianco. Inutile dire che, qualsiasi sia quello presente, la Cayenne frena alla grande. Del Suv tedesco impressionano le prestazioni, ma forse ancora di più la rapidità tra le curve e il comfort, in particolare quello acustico, con il rotolamento e il disturbo aerodinamico ridotti al minimo, quel tanto per ascoltare il sound dei motori, cadenzato da un cambio perfetto quando sale di marcia o lo si manovra in sequenziale, un po’ lento nel kick down.

Pronta a recitare il terzo atto. La nuova Porsche Cayenne parte da 78.030 euro e arriva fino a 143.666 della turbo. In arrivo ovviamente altre versioni come la GTS, la Turbo S, almeno una ibrida plug-in e anche la diesel che storicamente in Italia vale il 60%.

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Domenica 5 Novembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 06-11-2017 20:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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