La nuova Great Wall Voleex C20R, è un po' monovolume un po' crossover

Great Wall Motors lancia Voleex,
la prima cinesina a sbarcare in Italia

di Sergio Troise
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PALAZZOLO SULL’OGLIO - Il mondo – è cosa nota - va alla scoperta della Cina, Paese fabbrica con costi di produzione bassi, tumultuosa crescita economica e mercato aperto a tutto ciò che arriva da Occidente. Ma c’è anche un processo inverso, ovvero la scoperta del resto del mondo da parte dei cinesi. In prima linea, su questo fronte, c’è Great Wall (traduzione letterale: Grande Muraglia), colosso dell’automotive asiatico, che finora s’è fatto conoscere per la produzione di camion, pick-up e fuoristrada, toccando il massimo della popolarità proprio nel gennaio 2013, con il sesto posto conquistato dal Suv Haval 4x4 nella mitica Dakar.

Rotti gli indugi, Great Wall è ora pronta ad affacciarsi in Europa con prodotti diversi, a più larga diffusione. Il primo della serie è un’auto di piccole dimensioni, la Voleex C20R, che in tempi relativamente brevi potrebbe essere prodotta addirittura da questa parte del mondo, in una fabbrica bulgara. Intanto viene costruita a Tianijn e importata in Italia dalla Eurasia, storico importatore di Great Wall (8500 veicoli in sette anni). Una volta assemblate, le auto vengono caricate a bordo di navi e trasportate via mare. Il viaggio dura 45 giorni.

Un po’ monovolume, un po’ crossover, la cinesina è un piccolo MPV che misura 3,89 metri in lunghezza e 1,73 in larghezza. La carrozzeria è alta 1,60, ma si distingue per l’altezza da terra (17 cm), degna di una 4x4, anche se è una semplice trazione anteriore. Ben disegnata e ben proporzionata, è piccola come un’auto di segmento B, ma offre cinque comodi posti e un vano bagagli da 330 a 1100 litri. Nell’aspetto ricorda un po’ le gemelle diverse Kia Venga/Hyundai Ix20 e Fiat Sedici/Suzuki Sx4, ma anche la Dacia Sandero. Con quest’ultima, anzi, sembra profilarsi un confronto diretto sul mercato, visto il listino particolarmente interessante, con prezzo di 11.390 euro per la versione City e di 13.060 per la Dignity.

Il motore è un 4 cilindri benzina 1,5 litri 16V da 97 cv/132 Nm con iniezione sequenziale multipoint, accoppiato ad un cambio meccanico a 5 marce. Nonostante l’omologazione Euro 5, le emissioni di CO2 sono piuttosto alte (168 g/km), ma a richiesta è possibile adottare l’alimentazione Gpl con sovrapprezzo di 1.500 euro. L’allestimento Ecoduel viene eseguito direttamente dall’importatore, che adotta un impianto BRC con serbatoio elicoidale del gas da 43 litri, il più grande della categoria. Un po’ lento e rumoroso, nonostante la potenza vicina ai 100 cavalli offre prestazioni non esaltanti, probabilmente condizionate dal peso della vettura, che raggiunge i 1535 kg. Il consumo dichiarato è di 7,3 l/100 km.

Il comportamento stradale è soddisfacente nel traffico urbano, dove l’auto si muove con buona agilità. Buone le sospensioni, imperniate su un tradizionale sistema McPherson all’anteriore e ruote interconnesse con bracci tirati e barra di torsione al retrotreno. Ottimo l’assorbimento delle asperità, grazie anche alla notevole altezza da terra, e rassicurante la frenata, grazie ad un impianto con quattro dischi, esteticamente impreziosito da vistose pinze rosse, tocco di sportività allineato ai piccoli spoiler, agli scarichi e al bel disegno dei cerchi, ma che non vuole assecondare in alcun modo velleità sportive: lo sterzo poco diretto, la tendenza al sottosterzo e le pacifiche risposte in accelerazione e ripresa, anzi, non regalano il minimo appagamento a qualsiasi accenno di guida sbarazzina.

Gli interni rivelano uno sforzo notevole del costruttore, mirato ad eguagliare gli standard europei. La qualità dei materiali non sarà da categoria premium ma non ha nulla da spartire con gli abituali standard cinesi mentre ha poco da invidiare a tanti concorrenti occidentali. Dotazioni ed equipaggiamenti, tra l’altro, sono davvero completi: già la versione base da 11.390 euro propone di serie cerchi in lega, alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, specchietti retrovisori con regolazione elettrica, barre sul tetto, radio/CD con comandi al volante, prese USB e AUX, sedili posteriori scorrevoli con schienale ripiegabile 60/40, 6 airbag, attacchi Isofix per i sediolini dei bambini, climatizzatore manuale, sensori di parcheggio posteriori. In più, la versione Dignity (13.060 euro) offre soltanto i sedili e il volante in pelle, il tetto apribile, il clima automatico e l’impianto audio a 6 casse (contro 4). Quanto basta per farne una “piccola di lusso”. Ciò detto, sorprende che si sia pensato a tante cose meno che all’ESP, che è uno dei due optional previsti a pagamento al prezzo di 650 euro (l’altro è la vernice metallizzata, proposta a 400 euro). Apprezzabile, invece, la garanzia di 3 anni/100mila chilometri. Prime consegne da marzo, con una previsione prudente di Eurasia di immatricolare nel 2013 un migliaio di unità.

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Sabato 16 Febbraio 2013 - Ultimo aggiornamento: 19-09-2013 11:37 | © RIPRODUZIONE RISERVATA