La Mercedes SLC

SLC, Mercedes rinnova la baby roadster nel nome ma anche con tanta tecnologia

di Nicola Desiderio
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NIZZA - Sono passate 20 primavere da quando Mercedes stupì il mondo con la prima automobile capace di trasformarsi da coupé a cabriolet al tocco di un pulsante grazie al tetto in metallo che, in pochi secondi, si ripiegava sotto il cofano posteriore. Quell'auto si chiamava SLK e nel 1996 lanciò un nuovo modo di vivere il vento nei capelli diventando immediatamente il giocattolo preferito di chi voleva ostentare un “double face” hi-tech quanto linguistico, ma soprattutto l'ennesimo successo di immagine e commerciale per un costruttore che ha parecchie Stelle nel firmamento dell'Automobile. A dimostrarlo, più delle 670mila unità prodotte, ci sono le innumerevoli imitazioni della formula coupé-cabriolet da parte di tutti i costruttori.
 

Per la SLK è ora di cambiare e, con il solito restyling di mezza vita, non cambiano solo il frontale, i motori e le dotazioni, ma persino il nome in SLC, in ossequio al nuovo sistema di denominazione adottato da Stoccarda per le proprie auto. La Mercedes SLC si adegua anche nello stile con una calandra più prominente e uno sguardo più accattivante oltre che più penetrante, grazie ai Led e ai più moderni sistemi di gestione del fascio luminoso. Cambia ovviamente qualcosa anche all'interno dell'abitacolo e per gli allestimenti e diventa più ricca la dotazione per la sicurezza e la comunicazione.

Arrivano infatti i sistemi di frenata autonoma, per sorvegliare l'angolo cieco e per evitare il superamento delle linee di carreggiata, oltre ai nuovi infotainment con schermo da 7 pollici che tengono la roadster tedesca costantemente connessa con il mondo, lo smartphone del proprietario e la centrale operativa di Mercedes me connect, pronta 24 ore su 24 a gestire guasti, incidenti, ma anche manutenzione e telediagnosi. Le innovazioni riguardano anche il tetto, che si apre in 20 secondi fino a 40 km/h, ma ora il bagagliaio è dotato di divisorio automatico e non più manuale, per poter sfruttare sempre al meglio i 335 litri di capacità, che non è certo da monovolume, ma è un valore invidiabile per vetture sportive e aperte ben più grandi e costose.


Ci sono l'Air Scarf, la sciarpa d'aria calda che fuoriesce dal poggiatesta, e il Magic Sky Control, il tetto in cristallo in grado di variare a comando il proprio grado di oscuramento, due innovazioni portate per la prima volta sul mercato proprio dalla SLK e che, ancora di più, rendono la SLC un mezzo di trasporto e piacere nel senso più completo del termine. Ma le novità più grandi sono quelle che riguardano la tecnica. Nuovo l'assetto, a richiesta ribassato di 10 mm e con ammortizzatori a controllo elettronico la cui risposta è regolabile con il pulsante del Dynamic Select insieme a quella di sterzo, motore e cambio. La SLC 180 (1.6 da 156 cv) e la 200 (2 litri da 184 cv) hanno di serie il manuale a 6 rapporti e optional il nuovo automatico a 9 rapporti, di serie sulla SLC 300 (245 cv), la 250d a gasolio - 2.1 da 204 cv e 500 Nm per un consumo di soli 4,4 litri/100 km pari a 114 g/km di CO2 - e la SLC 43 AMG.


La versione più sportiva è spinta dal 3 litri V6 biturbo da 367 cv, accelera da 0 a 100 km/h in soli 4,7 secondi e ha il sound che ci si aspetta da una AMG, ma soprattutto offre tanto divertimento di guida grazie allo sterzo più diretto e al differenziale autobloccante meccanico, godibile al massimo regolando l'Esp in Sport o disattivandolo del tutto. Senza arrivare a tanto, sappiate che la versione più lenta è capace di fare 226 km/h e uno 0-100 km/h sotto gli 8 secondi, che per una due posti scoperta possono bastare. La Mercedes SLC è offerta in 3 allestimenti (Sport, AMG Line e Premium) con un listino che parte da 37.006 euro della SLC 180 e arriva fino ai 67.649 euro della SLC 43 AMG.

 

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Giovedì 12 Maggio 2016 - Ultimo aggiornamento: 20:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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