Uno dei dispositivi di Coyote

Coyote, un servizio di assistenza alla guida a 360°: segnala in tempo reale tutte le info per viaggiare tranquilli

di Cesare Cappa
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PAVIA – La pista non è la strada e la strada non è la pista. Un’affermazione che, per quanto possa essere considerata banale, aiuta ad introdurre un tema rilevante come quello della sicurezza stradale. Tema che spesso considera solamente ciò che verte sui sistemi di assistenza alla guida, attiva e passiva. Ma che invece dovrebbe annoverare pure il fatto che la sicurezza stradale comprenda tutta quella serie di “attività” che riguardano la conoscenza vera e propria della strada. Il riferimento è legato alle informazioni che riguardano la situazione del traffico, i limiti, ed eventuali cartelli che descrivono un particolare tratto di strada. Informazioni che non sempre sono alla portata dell’automobilista, oppure vengono spesso sottovalutate. Il sistema Coyote sopperisce a questa mancanza, come ci racconta Maurizio Izzo, Country Manager di Coyote Italia.


Come descriverebbe il sistema Coyote ad una persona che non lo conosce?
«Coyote è un servizio di assistenza stradale. Fornisce all’automobilista una serie di informazioni relativamente a quello che avviene lungo il suo percorso in quel determinato momento. Consentendo così a chi siede al volante di sapere in anticipo quali siano eventuali pericoli che potrebbe incontrare. Questo ti permette di guidare sia in modo più tranquillo, ma soprattutto più sicuro. Inoltre favorisce il fatto di poter preservare i punti sulla patente, dato che ti informa della presenza di un eventuale radar oppure se si sta percorrendo un tratto di strada soggetto a tutor, aggiornando su quali siano i limiti da rispettare e quale velocità media si può sostenere».

Perché scegliere Coyote invece di affidarsi ad una app gratuita come Waze?
«Sono sistemi che in teoria potrebbero offrire le stesse cose, però in realtà noi di Coyote offriamo un servizio multipiattaforma. Un servizio che è fruibile sia su device come smartphone o tablet, oppure direttamente dalla vettura (vedi ad esempio le Peugeot più recenti). È un sistema certamente più completo, professionale, premium. Questo significa che è altresì disponibile un dispositivo dedicato Coyote. Un vantaggio mentre si sta guidando e l’arrivo di una telefonata potrebbe interrompere il flusso di informazioni, quando il proprio telefono è connesso all’auto via bluetooth. Il nostro sistema è dedicato e le informazioni che vengono scambiate sulla comunity sono informazioni scambiate da utenti paganti, quindi affidabili al 100%. Oltre al fatto che alle “spalle” ci sia Coyote, che verifica tutte le segnalazioni in modo tale da certificare quanto rilevato dal sistema e avere la certezza che quell’ostacolo presente dietro la curva, ci sia poi davvero».

Da chi sono realizzate le mappe di Coyote? Come viene connesso alla vettura?
«Per la mappe ci affidiamo a Liri, uno dei principali fornitori di mappe. Mentre per quanto riguarda la possibilità di “connettere” Coyote alla propria auto, oltre alla disponibilità di un device dedicato di cui abbiamo già fatto cenno, è possibile scaricare la app per il proprio smartphone e collegarla al sistema d’infotainment della propria vettura tramite Apple CarPlay oppure MirrorLink. Quindi è funzionale sia per i possessori di iPhone sia per quelli che impiegano un sistema Android. Ci tengo però a sottolineare che il nostro servizio è veicolato anche su dispositivi hardware, che sono sostanzialmente tre: c’è un Mini, un S e un Nav. Hanno si delle caratteristiche diverse, ma alla base hanno tutti gli alert specifici di Coyote. Il Mini potremmo dire che è una versione “sintetica” di Coyote. L’S include una videocamera ad alta definizione, con la possibilità di registrare in automatico gli ultimi 5 minuti in caso di incidente, memorizzando il video in alta definizione. Video che non è possibile manomettere, registrato in una memoria interna».

A chiudere il Nav, che aggiunge la funzione di navigazione. Ha una cartografia europea a 23 Paesi e l’aggiornamento è a vita. Tutti e tre i dispositivi presentano una sim dati con roming internazionale. Ciò consente l’aggiornamento live delle informazioni. Il Nav ha invece bisogno di un collegamento esterno per consentire l’aggiornamento delle mappe di navigazione.”

Avete mai pensato di parlare con le istituzioni o con le compagnie assicurative, per fare in modo che i possessori di Coyote abbiano anche dei vantaggi a livello economico?
«In realtà in passato è già stato fatto qualcosa di simile. In alcuni Paesi è già attivo un servizio di pubblica utilità connesso alla pubblica sicurezza. Viene comunicato a degli utenti di una determinata zona che ci può essere un pericolo. In Italia avevamo attivo un servizio simile sino a qualche anno fa. Stiamo riprendendo i contatti con la pubblica sicurezza e il ministero degli interni, e anche con quello dei trasporti. Per quanto riguarda invece il mondo assicurativo, c’è molto interesse nei nostri confronti. Il nostro sistema non è l’equivalente di una scatola nera, ma potrebbe essere complementare».
 

 

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Mercoledì 7 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 23-06-2017 10:53 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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