Noleggio a lungo termine, i vantaggi fiscali a beneficio dell’utilizzatore

Noleggio a lungo termine, i vantaggi fiscali a beneficio dell’utilizzatore

di Antonio Calitri
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ROMA - Corre più del mercato quando questo è positivo e rallenta di meno quando è negativo. Il noleggio a lungo termine continua a essere uno dei segmenti trainanti del mercato dell’auto e rosicchia sempre più quote di mercato ai privati grazie alla gamma di offerte sempre più flessibili, variegate e articolate in grado di soddisfare praticamente tutti le esigenze dei clienti e di spingerne sempre di più a scegliere questa modalità di possesso dell’auto.

E così, anche ad aprile, con un mercato totale che a causa dei ponti e dei giorni lavorativi in meno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, ha segnato un risultato negativo del 5,2%, il noleggio a lungo termine ha registrato soltanto un -2% recuperando oltre 3 punti rispetto all’andamento generale. Più che altro una correzione più che un vero e proprio dato negativo che ha comportato l’immatricolazione di 437 automobili in meno rispetto ad aprile 2016, 21.415 veicoli contro i 21.852 di 12 mesi fa. Andando ad analizzare i dati completi del primo trimestre dell’anno, il noleggio a lungo termine si dimostra sempre più una gallina dalle uova d’oro per il mercato dell’automobile con una convenienza per privati e società, dovuta anche al determinarsi di un’agevolazione fiscale ad hoc.

Da gennaio a marzo infatti, il settore ha registrato 78.113 immatricolazioni rispetto alle 63.189 del primo trimestre del 2016, con un saldo attivo di 14.924 vetture pari a un incremento del 23,6%. Una crescita di oltre il doppio del mercato generale “fermo” all’11,5% rispetto a gennaio-marzo 2016 che ha comportato anche un aumento della quota di 1,3 punti passando dal 12 al 13,3%. Questa performance è sicuramente dovuta alla flessibilità che permette a chiunque di trovare le condizioni più vicine alle proprie esigenze, ma anche al miglior trattamento fiscale determinatosi a partire dall’inizio di quest’anno, per il perdurare del super ammortamento che per le aziende si è concluso a fine 2016, mentre per le società di noleggio a lungo termine per le quali le auto sono beni strumentali, è rimasto anche quest’anno.

E il risparmio fiscale che queste ottengono grazie alla validità dell’incentivo viene girato ai clienti in termini di sconti e rende competitive le condizioni permettendo un maggior numero di contratti. Tra le marche resta inalterato il podio di questo trimestre che vede esattamente come lo scorso trimestre al primo posto Fiat, seguita da Ford e Volkswagen. In particolare il gruppo Fca e Ford fanno registrare incrementi record rispettivamente del 44,27% e del 47,49%. Nel resto della classifica delle prime 10 case cambia poco con il recupero di due posizioni di Mercedes che passa dall’ottavo al sesto gradino e con l’uscita del marchio Smart (che era nono nel trimestre 2016) e la nuove entrata di Opel, al decimo posto di questo primo quarto di anno. Tra i modelli se Fiat Panda e Fiat 500 si confermano saldamente in prima e seconda posizione come nel primo trimestre 2016, al terzo posto spicca la performance di Ford Fiesta che ha scalato ben sette posizioni rispetto a un anno fa.

In generale però nella top ten dei modelli scelti si nota una sorta di downsizing non tanto delle cilindrate ma dei segmenti scelti, con ben cinque tra utilitarie e citycar (Fiat Panda, Fiat 500, Ford Fiesta, Lancia Ypsilon e Smart Forfour), tre tra compatte e monovolume (Fiat 500L, Fiat Tipo, Volkswagen Golf) e due crossover (Fiat 500X e Nissan Qashqai). Un anno fa invece in classifica era presente la media superiore Volkswagen Passat, quattro tra compatte e monovolume (Fiat 500L, Volkswagen Golf, Peugeot 308 e Ford Focus), un crossover (Fiat 500L) e quattro tra piccole e utilitarie (Fiat Panda, Fiat 500, Renault Clio e Ford Fiesta). Per quanto riguarda gli operatori del noleggio a lungo termine, secondo i dati elaborati da Dataforce, l’incremento è stato praticamente lo stesso sia per le società captive (+26,65%) ovvero quelle create dalle case automobilistica (Leasys di Fca, Alphabet di Bmw, Mercedes-Benz, Psa, Renault-Nissan e Volkswagen) che per quelle indipendenti (+26,19%) come Ald automotive, Arval, Athlon, Car Server, LeasePlan, Locauto e Sifà.

A guidare la classifica assoluta spicca Leasys di Fca che nei primi tre mesi ha immatricolato 22.634 veicoli conquistando una quota del 26,9% e un incremento del 29,3% rispetto allo stesso periodo 2016. A seguire, il blocco delle indipendenti con Ald automotive al secondo posto con 17.258 veicoli e una quota del 20,5%, Arval (13.261 e 15,8% di quota) e Leaseplan (11.040 veicoli e 13,1% di quota). I primi quattro operatori da soli controllano oltre i tre quarti del mercato e precisamente il 76,3%, mentre il restante 23,7% è diviso tra gli altri nove operatori.

Si segnalano infine dei cambiamenti repentini nella scelta delle alimentazioni che non sono sufficienti ancora per definirle delle nuove tendenze ma di certo qualcosa si muove in maniera diversa dal passato. Rallenta il diesel per i vari problemi dell’ultimo periodo, gli allarmi sull’inquinamento e i programmi di alcune amministrazioni comunali di penalizzarne la circolazione. In questo contesto non decolla l’ibrido né si muove l’elettrico. A fare un vero e proprio scatto è invece l’alimentazione a benzina che ha registrato un incremento del 37,18%. E fa ancora meglio ancora il gas, +51,86% seppur in un contesto limitato di appena 2.369 veicoli.
 

 

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Martedì 20 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 26-06-2017 09:54 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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