La casa coreana debutta nel segmento di Nissan Qashqai e Peugeot 3008 con il primo modello ibrido dedicato. Ha uno stile dinamico, ma è anche molto ben equipaggiato per la sicurezza e presto arriverà anche la versione ricaricabile

Kia Niro, il primo crossover compatto della casa coreana è anche ibrido

di Nicola Desiderio
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SEUL - Alla Kia mancava un crossover compatto e una ibrida, almeno in Italia. Ora li ha tutti e due con la Niro, il primo modello nato ibrido che la casa coreana ha presentato al Salone di Chicago e farà il suo debutto europeo a Ginevra. Kia arriva così in uno dei segmenti più interessanti del momento e, allo stesso tempo, lancia un’offensiva di mezzi elettrificati, in contemporanea a Hyundai.

Nata elettrificata. Non a caso, la Niro condivide la stessa piattaforma della ioniQ, nata per ospitare propulsioni ibride, ibride plug-in ed elettriche e può contare su una scocca composta al 53% da acciai speciali, in maggioranza stampati a caldo e uniti, oltre che con saldature, anche attraverso collanti speciali così da avere il massimo della resistenza e della leggerezza. A questo proposito, cofano motore e bagagliaio nonché componenti delle sospensioni e le pinze dei freni sono in alluminio e, per limitare il peso, è stata prestata la massima attenzione ad ogni particolare come il leveraggio del freno di stazionamento in fibra plastica e l’eliminazione della batteria da 12 Volt.  Lo stile viceversa è assolutamente Kia, sia dentro sia fuori, con diversi elementi ripresi dalla nuova Sportage, ma con dimensioni più contenute (4,35 metri di lunghezza) e un cx di 0,29. Ulteriore contributo viene anche dalle prese per il motore e la climatizzazione che si chiudono quando non sono necessarie.

Navigazione amica dell’energia. Di rilievo anche la dotazione per il comfort, la sicurezza e la connettività. La Niro può contare su allerta per l’angolo cieco, il traffico trasversale in retromarcia e il cambio involontario di corsia, anzi per il guidatore c’è anche la possibilità di optare per avere correzioni attive attraverso lo sterzo ed insieme al cruise control adattativo c’è anche la frenata autonoma. Anche il sistema infotelematico viene pari pari da quello della nuova Sportage e può contare su schermo capacitivo da 7 pollici, numerose app, l’hotspot wi-fi e la possibilità di specchiare dispositivi Android e Apple. Il sistema di navigazione ha anche due funzioni molto interessanti per migliorare i consumi: il Coasting Guide, che consiglia quando rilasciare l’acceleratore e frenare, e il Predictive Energy Control, che usa i dati cartografici per gestire al meglio i flussi di energia in modo da marciare il più possibile con il solo motore elettrico.

Batteria allo stato solido. Il sistema ibrido è formato da un motore 1,6 litri a benzina ad iniezione diretta che funziona a ciclo Atkinson ed eroga 105 cv. Tra le sue particolarità c’è il sistema di ricircolo dei gas di scarico e quello che ne recupera il calore nella fase di avviamento per accelerare il raggiungimento della temperatura di esercizio. Il 4 cilindri è collegato ad un motore elettrico da 32 kW per un totale di 148 cv e 264 Nm di coppia. Il cambio è doppia frizione a 6 rapporti e la batteria che alimenta e immagazzina l’energia del sistema è posizionata sotto i sedili posteriori. Sfrutta la tecnologia ai polimeri di litio, cara al costruttore coreano più di quella agli ioni, con una capacità di 1,56 kWh, una potenza di 42 kW e funziona a 240 Volt. La Kia Niro promette emissioni di CO2 al di sotto dei 90 g/km. Ancora meglio farà la versione plug-in ricaricabile, anche in termini di prestazioni. La Niro arriverà sul mercato entro la fine del 2016.
 


 

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Sabato 20 Febbraio 2016 - Ultimo aggiornamento: 25-02-2016 02:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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