Roland Krüger, numero uno di Infiniti

Kruger: «Ci adeguiamo velocemente al mercato, e non escludo una Infiniti elettrica»

di Mattia Eccheli
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PARIGI - “A fine mese vorrei sempre aver venduto un'auto in più”. Parola di Roland Krüger, numero uno di Infiniti, il brand di lusso di Nissan che in Cina ha mediamente i suoi clienti più giovani: una decina di anni in meno rispetto ai cinquantenni americani. Nel Vecchio Continente ne hanno circa 45. I volumi del marchio sono lievitati del 169% in Europa tra gennaio e agosto, ma il top manager tedesco pensa in grande.

E sembra non accontentarsi nemmeno dei risultati italiani, dove in otto mesi i concessionari hanno immatricolato il 350% di auto in più.
“Cerchi di capirmi – sorride – io sono un venditore. Significa che a fine mese vorrei sempre aver consegnato un'auto in più. E sono convinto che sia così anche per i concessionari”.

Mi sta dicendo che non è contento dei risultati della rete italiana?
“Ha fatto un lavoro eccellente: stiamo andando nella direzione giusta, ma noi dobbiamo sempre pensare al domani”.

Come sarà il domani di Infiniti: ancora a benzina o a gasolio o anche ibrido, plug-in o elettrico?
“Noi costruiamo auto e il nostro obiettivo è dare risposte alle richieste ed alle necessità dei clienti. Europa, Cina e Stati Uniti hanno esigenze diverse, ma noi abbiamo una identità di marca”.

Vuol dire che...?
“...Che molto dipende dalle normative. Però noi disponiamo della tecnologia che serve perché facciamo parte di una Alleanza planetaria. E, soprattutto, siamo in grado di essere veloci nell'adeguarci alla domanda”.

Ci sarà una Infiniti elettrica?
“Niente è escluso. Ma non è stata ancora presa alcuna decisione. Intanto lavoriamo su quello che abbiamo”.

Il nuovo motore turbo benzina da 2.0 litri che arriverà nel 2018.
“Esatto, proprio questo, a rapporto di combustione variabile, che rappresenta un significativo passo avanti nello sviluppo della tecnologia propulsiva. Secondo gli ingegneri la totale padronanza del rapporto di compressione variabile sarà la svolta più importante nell'ambito della tecnologia di combustione interna”.

Avete presentato anche un concept Suv: non c'è una concentrazione eccessiva in questo segmento?
“Nella classe premium c'è spazio”.

Per vendere serve una rete: di quanto deve crescere ancora in Europa?
“Attualmente abbiamo un centinaio di dealer e dovremo arrivare tra i centoventi ed i centoquaranta”.

È preoccupato per la Brexit?
“La Gran Bretagna è un mercato importante e dobbiamo proteggere il nostro investimento. Le incertezze non aiutano e quindi ci aspettiamo chiarezza dalle autorità”.

Secondo lei il dieselgate inciderà sull'atteggiamento dei consumatori?
“Noi ci concentriamo sulla riduzione delle emissioni: è il nostro compito ed è anche quello che il legislatore ci chiede di fare. Anche in questo caso c'è bisogno di chiarezza, ad esempio sui cicli e sulle misurazioni. Come costruttori dobbiamo anche offrire alternative e questo nuovo motore va esattamente in quella direzione”.
 

 

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Venerdì 7 Ottobre 2016 - Ultimo aggiornamento: 08-10-2016 08:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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