La Opel Karl Rocks

Opel, ora anche la Karl balla il Rocks: la piccola tedesca trasformata in un crossover

di Samuele Pifferi
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PARIGI - È arrivata una sostanziosa dose di anabolizzanti per la citycar Karl che l’ha trasformata in crossover. A Parigi la piccola di casa Opel diventa “Rocks”, indossando l’abito da Suv che è il vestito più alla moda per il mercato, con un’operazione simile a quella già fatta lo scorso anno dalla sorella più trendy Adam. La trasformazione estetica è di quelle già ampiamente collaudate: i cambiamenti principali sono le protezioni per la carrozzeria ed i parafanghi realizzati in plastica grezza, alcuni inserti metallici e l’aggiunta delle barre portaoggetti sul tetto.

Riguardo i cambiamenti di natura tecnica, questi si limitano all’adozione di cerchi in lega da 15” e l’assetto rialzato di 18 mm che strizza l’occhio alle Sport Utility, mentre la trazione rimane anteriore. L’abitacolo offre 5 posti comodi, gli interni sono foderati in tessuto “Favo”, con un design che ricorda il nido d’ape. La tecnologia disponibile ovviamente non manca.

La Karl Rocks offre a richiesta il sistema Radio R 4.0 IntelliLink che la connette allo smartphone tramite Apple CarPlay o Android Auto, una funzione che permette di avere il navigatore grazie ad Apple Maps o Google Maps. In alternativa si può scegliere il Navi 4.0 IntelliLink, che offre un sistema di navigazione integrato. Il bisogno di connettività si completa con l’immancabile Opel OnStar, che consente di avere a propria disposizione un operatore per ogni tipo di esigenza o informazione 24 ore su 24. Infine, trattandosi pur sempre di una cittadina, ci sono a disposizione sia l’assistente al parcheggio Park Assist che il cruise control con limitatore di velocità utile anche nelle zone residenziali con limite a 30 km/h.
 

 

 

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Sabato 31 Dicembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 12:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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