Ruba un Rolex ma viene riconosciuta pochi giorni dopo da una foto sul giornale. La vittima: «È lei»

I fatti risalgono al 2017, quando l'uomo è stato derubato mentre era in macchina sul lungomare di Tortoreto

Ruba un Rolex ma viene riconosciuta pochi giorni dopo da una foto sul giornale. La vittima: «È lei»
di Teodora Poeta
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Mercoledì 1 Maggio 2024, 07:00

Ha riconosciuto su un giornale il volto della donna che pochi giorni prima gli aveva sfilato dal polso un Rolex in oro del valore di 15mila euro. In quell’articolo era indicata come la componente di una banda che, guarda caso, rubava Rolex. E così si è recato dai carabinieri dopo che già aveva sporto denuncia per l’episodio che lo aveva visto coinvolto sul lungomare di Tortoreto.

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I fatti

Un episodio che risale addirittura a maggio del 2017 con il processo davanti alla giudice Belinda Pignotti giunto finalmente alle battute finali.

Imputata (difesa dall’avvocata Filomena Gramenzi) una romena 47enne, M.P., accusata di furto aggravato. Ad essere stato sentito, ieri, in aula, la parte offesa che quel giorno è stato fermato dalla donna mentre si trovava sul lungomare a bordo del proprio Range Rover. «Lei era da sola a piedi. Si è accostata alla mia auto per chiedermi un’informazione – ha raccontato - Voleva l’ubicazione di una strada. Poi mi ha dato un foglio con una penna e mi ha chiesto di scriverglielo». Un escamotage per distrarre l’automobilista ed osservare l’orologio indossato. In quel modo, inoltre, la ladra ha ottenuto pure che il conducente abbassasse tutto il finestrino. Con il colpo messo a segno subito dopo.

«Appena le ho ridato carta e penna mi sono sentito afferrare il braccio sinistro – ha proseguito la vittima del furto – che lei, poi, ha poggiato in mezzo alle sue gambe. È stato in quel preciso istante che ho sentito che mi stava sfilando l’orologio. Ho provato con l’altra mano a bloccarla, ma non ci sono riuscita. È stata abilissima». Si tratta di una tecnica ormai collaudata da questi malviventi, che è quasi impossibile fronteggiare. La donna subito dopo è fuggita a piedi sul lungomare di Tortoreto per poi sparire. «Ho fatto bene a non inseguirla perché mi sarebbe potuto venire un infarto», ha concluso l’uomo che qualche giorno dopo ha rivisto quel volto pubblicato su un giornale e l’ha immediatamente riconosciuta.

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