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ROMA - Adatta a un utilizzo casa-ufficio, perfetta per divertirsi nei viaggi, a suo agio in pista, la Audi RS4 Avant è da 21 anni una delle wagon sportive ‘all around’ di riferimento a livello mondiale. Nell’ultima variante, la famigliare di Ingolstadt esalta ancor più quelle doti di fruibilità e poliedricità che ne hanno decretato il successo. Ancora più godibile nel traffico rispetto al passato, l’attuale modello, in vendita da dicembre 2019 (da 95.150 euro, prezzo dell’esemplare provato 127.295 euro), si fa condurre senza stress nelle grandi metropoli. Le buche vengono ammortizzate a dovere dalle sospensioni a controllo elettronico e anche due passeggeri posteriori (il terzo posto meglio considerarlo di fortuna) viaggiano davvero bene: le sedute sono accoglienti, riscaldabili e la climatizzazione è efficace. Caricarne il generoso vano bagagli (495 litri) sino all’eccesso con una maxi spesa da ‘lockdown’ non è affatto un sacrilegio. I ganci e le retine ben distribuite permettono di stivare al meglio casse di lattine, borsoni e sacchetti. Con l’adozione nel 2017 del V6 biturbo di 2,9 litri al posto del generoso V8 di 4,2 litri, i consumi sono calati in maniera importante rispetto al passato (in città si viaggia intorno ai 9-10 km/l), senza sacrifici di potenza (invariati i 450 Cv).
Il suo utilizzo quotidiano è, quindi, oggi quanto mai un must. I I viaggi scorrono con un comfort di rilievo e, se si riesce a tenere freno il piede destro dallo sgasare, le percorrenze autostradali si avvicinano molto a quelle di una tranquilla wagon a benzina. Dalla nebbia di Milano al sole di La Spezia il tempo vola che, quasi, non ce ne si accorge. Non tanto per la velocità di spostamento, rigorosamente nei limiti, quanto per l’atmosfera da business class garantita dalla vettura. Ascoltare buona musica, chiacchierare con i passeggeri è più rilassante con gli ausili di guida che, se si vuole, aiutano a sterzare l’ auto per mantenerla in corsia o la frenano e l’accelerano nelle code stop&go. Un toccasana per i trasferimenti da weekend. Al Golfo dei Poeti si arriva, così, freschi e riposati, nonostante le solite code. Una volta a destinazione aprire il tetto panoramico per ammirare le bellezze che incantarono Byron e Shelley amplifica la goduria da RS4. Al volante di questa famigliare ‘tutto pepè c’è di che divertirsi. Precisa in inserimento di curva, più leggera e agile rispetto alla sorella maggiore RS6 Avant, fa sentire sicuro qualsiasi pilota. Anche chi ama la guida rialzata tipica da Suv non potrà che compiacersi del baricentro basso e dell’efficace meccanica che assicurano una gran reattività.
La stabilità è di altissimo livello come apprezzato sulle tortuose traiettorie dell’autocamionale della Cisa. Farla accelerare in curva per uscire a cannone è a dir poco adrenalinico. Raggiungerne i limiti (anche sul bagnato) su strade aperte al pubblico è però da scriteriati. Per questo, per chi pensasse di ordinarla, il consiglio è di ritagliarsi in agenda almeno un weekend al mese per andare a divertirsi in pista. Per ascoltarne l’eccitante sound del motore ruggire in modalità di guida ‘RS’ (cui corrisponde anche una grafica specifica del cruscotto). Per farla accelerare da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi e farla avvicinare quanto più possibile ai 280 km/h di velocità massima, raggiungibili con il pacchetto opzionale dynamic (la versione standard è autolimitata a 250 km/h). Per sentire la frustata del suo V6 biturbo arrivare praticamente a qualsiasi andatura. Insomma, per goderne a sazietà, prima di tornare alla tranquillità della vita di tutti i giorni.