
BYD Dolphin, il Surf in città. Il gruppo cinese continua ad allargare la gamma: entra nel segmento delle citycar
Direttamente dal Foro Italico, tra i campi da tennis teatro degli Internazionali d’Italia, BYD ha lanciato la sfida nel mondo delle citycar. Il colosso cinese ha infatti scelto proprio la Città Eterna per svelare in Europa la sua Dolphin Surf, una vettura 100% elettrica studiata appositamente per destreggiarsi nel congestionato traffico cittadino. In un terreno sempre meno presidiato dalle Case automobilistiche, la BYD porta una ventata di novità offrendo tanti contenuti a un prezzo competitivo. Quella del marchio cinese è stata una vera e propria offensiva in Europa, basti pensare che nell’arco di soli 3 anni sono stati introdotti 8 modelli elettrici registrando, a fine 2024, 57.000 auto vendute. Ma se finora abbiamo assistito all’arrivo di Suv o berline, la Dolphin Surf potrebbe rivelarsi l’arma vincente per fare volumi, forte del riconoscimento di World Urban Car 2025 oltre ad essere la seconda auto più venduta in Cina.
Lunga soli 3,99 metri, larga 1,72 e alta 1,59 metri, la piccola di Casa BYD è stata realizzata sulla e-Paltform 3.0, un telaio che al suo interno ospita le batterie a lama per irrigidire la struttura e rendere la vettura estremamente sicura. La Dolphin Surf non passa di certo inosservata nel traffico grazie al suo stile accattivante. Il frontale, dove spiccano i fari Led affilati, è decisamente aggressivo. La calandra presenta linee tese e spigoli vivi che si protraggono anche lateralmente. I fianchi, con il gioco di superfici concave e convesse, presentano ulteriore dinamismo sottolineato anche dalla linea di cintura che sale quasi a congiungersi con il tetto, il quale sembra fluttuare grazie all’illusione ottica creata dal montante C in nero. Il carattere sportivo è ben marcato dai cerchi in lega, da 15” o 16”, ma soprattutto dallo spoiler sagomato, che ingloba la terza luce dello stop, posto sopra il lunotto leggermente inclinato. Inoltre le luci Led sono a tutta lunghezza allargando visivamente la presenza della vettura.
Come ogni BYD che si rispetti, anche sulla Dolphin Surf ritroviamo tanta tecnologia a bordo. Già prima di entrare si può sfruttare lo smartphone, o qualsiasi dispositivo dotato di NFC, per aprire la vettura senza l’uso della chiave. All’interno troviamo un abitacolo razionale e ben assemblato. Al centro della plancia spicca il display touch screen rotante da 10,1” per gestire l’infotainment, non manca la compatibilità con gli smartphone e la possibilità di usare i comando vocali. Chi guida può fare affidamento sul cruscotto digitale da 5”, semplice e intuitivo, oltre che sui comandi posti sulle razze del volante. Comoda la posizione di guida, ma a sorprendere è sicuramente l’abitabilità. Sfruttando un passo di 2,5 metri all’interno si possono accomodare quattro adulti, oltre a sfruttare un bagagliaio da 308 litri che, reclinando i sedili, arriva fino a 1.037 litri. Sotto al cofano della Dolphin Surf possiamo trovare due motori e altrettanti tagli di batteria che, combinati tra loro, danno vita a tre allestimenti.
Alla base troviamo la Active equipaggiata con un motore da 65 kW (88 Cv) e una batteria da 30 kWh in grado di assicurare un’autonomia di 220 km. La versione intermedia, la Boost, a parità di motore adotta una batteria più capiente da 43,2 kWh garantendo fino a 320 km di percorrenza. Infine la top di gamma è la Comfort dotata di un motore da 115 kW (156 Cv) abbinato al pacco batteria più grande. I tempi di ricarica in corrente continua sono di circa 30 minuti per passare dal 10 all’80%, mentre in alternata oscillano da tre ore e mezza fino a cinque a seconda della capienza della batteria. Scattante nel traffico cittadino romano, la Dolphin Surf sorprende innanzitutto per la sua agilità. Sfruttando la coppia immediata, la piccola di BYD è sempre pronta all’accendersi del semaforo verde. Inoltre, agendo sulle modalità di guida, si può prediligere la durata della batteria addolcendo la risposta dell’acceleratore.
Lasciato il lungo Tevere, dove a sorprendere è l’ottima insonorizzazione a bordo, ci dirigiamo verso Trastevere. La strada irregolare e i sampietrini non mettono in difficoltà la Dolphin Surf che assorbe egregiamente le asperità della superficie. Le curve che salgono verso il granicolo ci fanno apprezzare il buon assetto della BYD, mai cedevole e in grado di infondere la giusta sicurezza al volante. A tal proposito la posizione di guida offre un’ampia visuale sul davanti, mentre per le manovre di parcheggio possiamo sfruttare i sensori e il comodo sistema di telecamere a 360°, dotazione degna di vetture di segmento superiore. Buoni anche i consumi, durante la nostra prova cittadina abbiamo viaggiato sui 13,4 kWh per compiere 100 km.
Già ordinabile, la BYD Dolphin Surf è offerta a partire da 19.490 Euro. Prezzi che salgono a 22.990 Euro per la versione intermedia, fino ad arrivare a 25.990 Euro per la top di gamma.