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Renault, avanti tutta con l’azionariato aperto ai dipendenti. E con il piano Renaulution vendite in crescita
MILANO - Renault è stato un brand pioniere sul fronte dell'elettrificazione e il nuovo Ceo Luca De Meo, con il piano "Renaulution", ha annunciato un'ulteriore spinta (e ingenti investimenti) sul fronte della mobilità pulita. Oggi sono 10 i modelli a batteria in gamma ed è imminente il lancio della Megane a emissioni zero. Entro il 2025 diventeranno 14 le opzioni di veicoli elettrificati ed entro il 2030 il 90% delle Renault in vendita saranno full-electric.
In questo scenario, il B-Suv urbano Captur ha un ruolo importante, anche perché oggi è l'unico modello della Régie ad offrire tutte le opzioni dell'ibrido, che sta diventando una sempre più forte motivazione d'acquisto. Captur (che con la seconda generazione del 2019 ha accentuato la sua spiccata personalità) si declina in un'offerta completa di soluzioni. Tra le motorizzazioni disponibili erano già presenti il benzina TCe 90, il bifuel benzina/Gpl TCe 100 e il benzina con sistema micro-ibrido TCe 140, primo passo nel mondo dell'ibrido (ma senza la possibilità di viaggiare a emissioni zero). C'era anche al vertice della gamma la Plug-in Hybrid E-Tech 160, ricaricabile alla spina.
Adesso è arrivata l'ultima possibile variante, la Captur E-Tech 145 dotata di un sistema full-hybrid. Si viaggia in elettrico solo per 3 km, ma secondo i tecnici francesi grazie alle continue ricariche automatiche (in decelerazione e in frenata) l'80% dei percorsi urbani può essere compiuto a emissioni zero, il consumo medio si abbatte fino al 40%, con 5 litri per 100 km e le emissioni sono limitate a 113 g/km. Perché quest'altra offerta? Semplice, si risparmiano 6mila euro rispetto alle omologhe versioni Plug-in. Ibrido vero, ma più economico. Il listino parte da 25.750 euro (allestimento Zen) e arriva ai 31.300 della top di gamma Initiale Paris. In mezzo ci sono le altre varianti Intens, RS Line e Business, disponibili finanziamenti da 139 euro al mese.
Captur è un modello di successo, venduto dal debutto nel 2013 in oltre 1,5 milioni di unità in Europa, di cui 214.000 in Italia. Nel 2020 nel nostro paese è stato anche il B-Suv più venduto ai privati e leader del segmento tra i plug-in. La variante full-hybrid conserva tutte le già note qualità di agilità e di comfort, con un "plus" di 20 Nm che porta la coppia a 148 Nm. La E-Tech 145 Hybrid è gradevole da guidare, brillante quanto basta, e dispone di diverse modalità dinamiche selezionabili, compresa quella EV che si attiva con un pulsante per viaggiare in puro elettrico finché la batteria non si esaurisce.
Il display di fronte al volante visualizza le fasi di ricarica e quello centrale da 9,3" a centro cruscotto indica in tempo reale (anche) i flussi di energia. Di serie fin dal modello d'ingresso troviamo climattizzatore automatico, accensione automatica dei fari e sensori pioggia. Molte altre le dotazioni disponibili, in base alle versioni o in opzione. Il sistema propusivo abbina al motore benzina 4 cilindri 1.6 due motori elettrici (uno piccolo di supporto alle funzioni di start e l'altro di trazione) per una potenza complessiva di 145 CV. La trasmissione automatica elettroattuata di derivazione sportiva, senza frizione, ha 4 rapporti e offre un buon rendimento, con scalate pronte e modulari senza fastidiose impressioni di "trascinamento".
Captur E-Tech Hybrid 145 consente di ottimizzare le diverse fonti di energia disponibili, quella elettrica e quella termica. Senza la "seccatura" di dover attaccare la spina per la ricarica.